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Home » 8 marzo » Monica Perna, l’insegnante d’inglese vince il Mea Business Awards

Monica Perna, l’insegnante d’inglese vince il Mea Business Awards

L'italiana che vive a Dubai è stata riconosciuta come miglior English Coach grazie al suo ruolo nella divulgazione del Globish

Maurizio Costanzo
8 Marzo 2023
L’accademia digitale AUGE di Monica Perna riconosciuta come la migliore al mondo per l’insegnamento del Globish

L’accademia digitale AUGE di Monica Perna riconosciuta come la migliore al mondo per l’insegnamento del Globish

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È donna ed è italiana la vincitrice dei Mea Business Awards per la categoria Best English Language Coaching Provider – Uae. Un nuovo importante riconoscimento per Monica Perna: era stata già inserita tra le 50 imprenditrici italiane che la World Entrepreneurs Day 2022 GammaDonna (associazione che da vent’anni lavora per ridurre il gender gap in campo socio economico) ha definito le più innovative del 2022. Ora la sua accademia digitale Auge è stata riconosciuta come la migliore al mondo per l’insegnamento del Globish.

Monica Perna, English Coach italiana che rappresenta l’eccellenza del suo paese all’estero, nello specifico negli Emirati Arabi Uniti
Monica Perna, English Coach italiana che rappresenta l’eccellenza del suo paese all’estero, nello specifico negli Emirati Arabi Uniti

Chi è Monica Perna

Monica Perna è una giovane donna dalle origini brianzole, English Coach che rappresenta l’eccellenza dell’Italia all’estero, nello specifico negli Emirati Arabi Uniti. È qui che la Perna ha fondato Auge International Consulting, l’impresa digitale che in soli tre anni è divenuta leader nel settore dell’e-learning registrando in tempi record circa 14mila iscritti ed oltre 1 milione di utenti attivi. Ed è proprio nel suo quartier generale a Dubai che a Monica è stato consegnato il prestigioso premio proveniente direttamente dal Regno Unito. Aspetto non indifferente, visto che Monica è stata riconosciuta dai Mea Business Awards come miglior English Coach, grazie al suo ruolo nella divulgazione del Globish, la variante di inglese più parlata al mondo individuata da Jean Paul Nerrière e di cui la Perna, proprio da quest’ultimo, è stata nominata ufficiale rappresentante.

Mea Business Awards, un premio al talento e ai risultati

Considerati uno dei più ambiti riconoscimenti internazionali, i Mea Business Awards premiano il talento e i risultati di aziende e imprenditori residenti nella zona denominata Mea, ovvero Middle East and Africa. Un elevato numero di casi di successo, le eccellenti tempistiche con cui gli studenti hanno ottenuto risultati concreti, nonché le ore di contenuto prodotte negli ultimi 12 mesi per la Community di Auge (con oltre 950 ore di contenuti inediti realizzate solo nel 2022), sono stati i criteri che hanno permesso a Monica Perna di essere premiata insieme alla sua azienda.

Monica Perna
Monica Perna

Il metodo Auge: imparare l’inglese con soli 1500 vocaboli

Il metodo Auge è un innovativo modello didattico, esperienziale ed immersivo. Un metodo che è oggi riconosciuto dai Mea Business Awards come il migliore in assoluto per l’insegnamento del Globish. L’idea della giovane imprenditrice digitale è stata e continua a essere vincente. Il conseguimento del premio rende Monica, insieme ad Auge, un modello internazionale per l’apprendimento del Global English, ovvero l’inglese più parlato al mondo grazie all’uso di soli 1500 vocaboli. Che il suo sia il miglior metodo al mondo per imparare il Globish una volta per tutte, oltra ai Mea Business Awards, lo stabiliscono oltre un milione di utenti da ogni continente che fanno parte della community online di Auge e che quotidianamente recensiscono positivamente i programmi di insegnamento creati dall’English Coach.

Modello di imprenditoria femminile d’eccellenza nel mondo

“Dico sempre ai miei studenti – spiega Monica- che per diventare capaci di esprimere se stessi in inglese il lavoro da attuare è giornaliero. Solo così l’inglese diventerà un’abitudine e i risultati raccolti concreti e duraturi nel tempo. E questo è quello che ho fatto io per prima su me stessa nel ruolo di Globish Coach & Mentor nella creazione del Metodo Auge. Non c’è stato un solo giorno negli ultimi tre anni che io non abbia lavorato per rendere il Metodo Auge il migliore, e la perseveranza paga sempre. Questo premio è dedicato a tutti i miei studenti che ogni giorno mi permettono di guidarli in questo bellissimo viaggio, un compito che affronto con la serietà e la responsabilità che merita”. Come affermava il grande Anton Cechov: “Il talento è l’audacia, lo spirito libero, le idee ampie”, tutte qualità che fanno oggi di Monica Perna un’eccellenza italiana nel mondo, nel panorama dell’imprenditoria femminile, e del Metodo Auge un modello di successo internazionale Made in Italy.

Monica Perna con il premio
Monica Perna con il premio

Dall’Italia a Dubai: un Paese per donne top manager

Oggi Monica vive in un Paese che lei vede molto più aperto, rispetto all’Italia, ad accogliere figure femminili a capo di grosse aziende. “Dubai – spiega – è una città dove ci sono tantissime donne di successo ai vertici di aziende nel settore immobiliare, della moda, ma anche dell’automobilismo. So che in Italia è abbastanza nota Supercar Blondie, una content creator che vive qui a Dubai dove è diventata famosa per le auto, ambito collegato solitamente al mondo maschile. È vero che dal punto di vista burocratico la presenza maschile qui ha un valore patriarcale rilevante, ma le donne sono delle figure di riferimento molto rispettate. Lo sceicco di Dubai Mohammed bin Rashid Al Maktum ha scritto molti libri in cui racconta il ruolo di sua madre nella sua carriera e quanto suo padre la ascoltasse”.

Auge, un’azienda a prevalenza femminile (l’83%)

È a Dubai che Monica Perna ha fondato Auge International Consulting, un’azienda i cui numeri parlano chiaro e forte in termini di prevalenza femminile. Con un team di circa 30 dipendenti di cui l’83% composto da donne, di nazionalità italiana, americana ed asiatica, e circa 13.436 studenti iscritti di cui l’83,5% sono studentesse, l’Accademia diretta dalla Perna costituisce una best practice negli Eau anche per il fatto che tre donne sono state accolte dopo aver dichiarato, in fase di colloquio, di essere incinte. Un contesto in cui Auge International Consulting consente, dunque, alle sue collaboratrici di lavorare connettendosi da diverse parti del mondo, lasciando loro la libertà di lavorare online secondo un criterio di gestione del tempo che tiene conto delle esigenze della vita personale di ciascuna. In quanto pioniera nel settore dell’E-Learning, nel quale ha introdotto metodologie di didattica originali e all’avanguardia, l’imprenditrice italiana viene quindi considerata anche un modello per datori di lavoro negli Eau improntato al rispetto verso le donne, che è in fortissimo aumento.

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  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
È donna ed è italiana la vincitrice dei Mea Business Awards per la categoria Best English Language Coaching Provider – Uae. Un nuovo importante riconoscimento per Monica Perna: era stata già inserita tra le 50 imprenditrici italiane che la World Entrepreneurs Day 2022 GammaDonna (associazione che da vent'anni lavora per ridurre il gender gap in campo socio economico) ha definito le più innovative del 2022. Ora la sua accademia digitale Auge è stata riconosciuta come la migliore al mondo per l’insegnamento del Globish.
Monica Perna, English Coach italiana che rappresenta l’eccellenza del suo paese all’estero, nello specifico negli Emirati Arabi Uniti
Monica Perna, English Coach italiana che rappresenta l’eccellenza del suo paese all’estero, nello specifico negli Emirati Arabi Uniti

Chi è Monica Perna

Monica Perna è una giovane donna dalle origini brianzole, English Coach che rappresenta l’eccellenza dell’Italia all’estero, nello specifico negli Emirati Arabi Uniti. È qui che la Perna ha fondato Auge International Consulting, l’impresa digitale che in soli tre anni è divenuta leader nel settore dell’e-learning registrando in tempi record circa 14mila iscritti ed oltre 1 milione di utenti attivi. Ed è proprio nel suo quartier generale a Dubai che a Monica è stato consegnato il prestigioso premio proveniente direttamente dal Regno Unito. Aspetto non indifferente, visto che Monica è stata riconosciuta dai Mea Business Awards come miglior English Coach, grazie al suo ruolo nella divulgazione del Globish, la variante di inglese più parlata al mondo individuata da Jean Paul Nerrière e di cui la Perna, proprio da quest’ultimo, è stata nominata ufficiale rappresentante.

Mea Business Awards, un premio al talento e ai risultati

Considerati uno dei più ambiti riconoscimenti internazionali, i Mea Business Awards premiano il talento e i risultati di aziende e imprenditori residenti nella zona denominata Mea, ovvero Middle East and Africa. Un elevato numero di casi di successo, le eccellenti tempistiche con cui gli studenti hanno ottenuto risultati concreti, nonché le ore di contenuto prodotte negli ultimi 12 mesi per la Community di Auge (con oltre 950 ore di contenuti inediti realizzate solo nel 2022), sono stati i criteri che hanno permesso a Monica Perna di essere premiata insieme alla sua azienda.
Monica Perna
Monica Perna

Il metodo Auge: imparare l’inglese con soli 1500 vocaboli

Il metodo Auge è un innovativo modello didattico, esperienziale ed immersivo. Un metodo che è oggi riconosciuto dai Mea Business Awards come il migliore in assoluto per l’insegnamento del Globish. L’idea della giovane imprenditrice digitale è stata e continua a essere vincente. Il conseguimento del premio rende Monica, insieme ad Auge, un modello internazionale per l’apprendimento del Global English, ovvero l’inglese più parlato al mondo grazie all’uso di soli 1500 vocaboli. Che il suo sia il miglior metodo al mondo per imparare il Globish una volta per tutte, oltra ai Mea Business Awards, lo stabiliscono oltre un milione di utenti da ogni continente che fanno parte della community online di Auge e che quotidianamente recensiscono positivamente i programmi di insegnamento creati dall’English Coach.

Modello di imprenditoria femminile d’eccellenza nel mondo

“Dico sempre ai miei studenti – spiega Monica- che per diventare capaci di esprimere se stessi in inglese il lavoro da attuare è giornaliero. Solo così l’inglese diventerà un’abitudine e i risultati raccolti concreti e duraturi nel tempo. E questo è quello che ho fatto io per prima su me stessa nel ruolo di Globish Coach & Mentor nella creazione del Metodo Auge. Non c’è stato un solo giorno negli ultimi tre anni che io non abbia lavorato per rendere il Metodo Auge il migliore, e la perseveranza paga sempre. Questo premio è dedicato a tutti i miei studenti che ogni giorno mi permettono di guidarli in questo bellissimo viaggio, un compito che affronto con la serietà e la responsabilità che merita”. Come affermava il grande Anton Cechov: “Il talento è l’audacia, lo spirito libero, le idee ampie”, tutte qualità che fanno oggi di Monica Perna un’eccellenza italiana nel mondo, nel panorama dell’imprenditoria femminile, e del Metodo Auge un modello di successo internazionale Made in Italy.
Monica Perna con il premio
Monica Perna con il premio

Dall’Italia a Dubai: un Paese per donne top manager

Oggi Monica vive in un Paese che lei vede molto più aperto, rispetto all'Italia, ad accogliere figure femminili a capo di grosse aziende. "Dubai - spiega - è una città dove ci sono tantissime donne di successo ai vertici di aziende nel settore immobiliare, della moda, ma anche dell'automobilismo. So che in Italia è abbastanza nota Supercar Blondie, una content creator che vive qui a Dubai dove è diventata famosa per le auto, ambito collegato solitamente al mondo maschile. È vero che dal punto di vista burocratico la presenza maschile qui ha un valore patriarcale rilevante, ma le donne sono delle figure di riferimento molto rispettate. Lo sceicco di Dubai Mohammed bin Rashid Al Maktum ha scritto molti libri in cui racconta il ruolo di sua madre nella sua carriera e quanto suo padre la ascoltasse".

Auge, un’azienda a prevalenza femminile (l'83%)

È a Dubai che Monica Perna ha fondato Auge International Consulting, un'azienda i cui numeri parlano chiaro e forte in termini di prevalenza femminile. Con un team di circa 30 dipendenti di cui l'83% composto da donne, di nazionalità italiana, americana ed asiatica, e circa 13.436 studenti iscritti di cui l'83,5% sono studentesse, l'Accademia diretta dalla Perna costituisce una best practice negli Eau anche per il fatto che tre donne sono state accolte dopo aver dichiarato, in fase di colloquio, di essere incinte. Un contesto in cui Auge International Consulting consente, dunque, alle sue collaboratrici di lavorare connettendosi da diverse parti del mondo, lasciando loro la libertà di lavorare online secondo un criterio di gestione del tempo che tiene conto delle esigenze della vita personale di ciascuna. In quanto pioniera nel settore dell'E-Learning, nel quale ha introdotto metodologie di didattica originali e all'avanguardia, l'imprenditrice italiana viene quindi considerata anche un modello per datori di lavoro negli Eau improntato al rispetto verso le donne, che è in fortissimo aumento.
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