Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » “Tu devi stare zitto perché sei un ebreo di m…” Dodicenne preso a sputi da due ragazzine

“Tu devi stare zitto perché sei un ebreo di m…” Dodicenne preso a sputi da due ragazzine

Insulti antisemiti e ingiurie alla vigilia della "Giornatao della memoria" a Venturina, in provincia di Livorno: l’adolescente era con un amico. Il padre presenta denuncia ai carabinieri: "Un fatto gravissimo"

Maila Papi
25 Gennaio 2022
Un'iconica immagine tratta da “Schindler’s list“, capolavoro di Steven Spielberg

Un'iconica immagine tratta da “Schindler’s list“, capolavoro di Steven Spielberg

Share on FacebookShare on Twitter

«Sei un ebreo di m…». È una coltellata al cuore. E’ peggio di un pugno, di uno schiaffo. È una frase urlata da due ragazzine quindicenni a un ragazzo di dodici, ebreo, al parco dell’Altobelli di Venturina.

Un'iconica immagine tratta da “Schindler’s list“, capolavoro di Steven Spielberg
Un’iconica immagine tratta da “Schindler’s list“, capolavoro di Steven Spielberg

È accaduto domenica pomeriggio, alla vigilia della settimana durante la quale si celebra la Giornata della Memoria. A due passi da dove è avvenuto l’episodio, bambini delle elementari stanno studiando il “Diario” di Anna Frank.

Il fatto

Sono le 18. Il dodicenne esce di casa e si dirige al parco per incontrare un suo compagno di classe. Quando arriva, l’amico è in compagnia di altri ragazzi, fra questi due ragazze quindicenni che frequentano le superiori a Piombino. Il dodicenne, che frequenta la seconda media Carducci a Venturina Terme, saluta il gruppo. A quel punto una ragazza gli dice di non parlare, perché la sua voce le dà noia. Il ragazzino le risponde di no e subito dopo accade ciò che sinceramente nessuno si sarebbe mai aspettato.

La testimonianza

“Le due quindicenni iniziano a insultarlo, ‘ebreo di m..., devi morire nel forno‘. Poi iniziano a sputargli contro, a dargli calci, botte sulla testa – ci racconta il padre del ragazzino ancora sconvolto –  . All’episodio grave si aggiunge un altro aspetto altrettanto grave, cioè il fatto che nessuno dei presenti abbia difeso mio figlio. Sono scioccato, così come lo è mio figlio. Non abbiamo dormito, non riesco a darmi una spiegazione a questo gesto. Non riesco nemmeno a parlarne, mi viene da piangere. Sinceramente non mi era mai accaduto niente di simile”.

La denuncia

E’ stata presentata questa mattina la denuncia ai carabinieri, per ingiurie e lesioni, da parte del padre del ragazzo di 12 anni che è stato aggredito e insultato da due 15enni nel parco Altobello di Venturina, nel comune di Campiglia Marittima (Livorno) perché di famiglia ebraica. La vicenda è accaduta nel pomeriggio di domenica 23 gennaio: il dodicenne, che frequenta la seconda media ‘Carducci’ a Venturina Terme, sarebbe stato insultato dalle due ragazzine con frasi antisemite come “ ebreo di m…., devi morire nel forno” e poi sarebbe stato preso di mira con sputi, calci e botte sulla testa. “Tu devi stare zitto perché sei un ebreo”, hanno aggiunto le 15enni. Il ragazzo, una volta rientrato a casa, ha raccontato tutto al padre, il quale a sua volta ha informato la sindaca di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati.

I precedenti

Il padre racconta di altri episodi, certo meno gravi, ma comunque da condannare, che erano accaduti anni fa quando il ragazzo frequentava la scuola elementare.
“Avevo trovato sui messaggi che si scambiavano con i ragazzi un disegno con una svastica e un paio di scarpe con scritto dal 39 al 42. In quell’occasione avevo informato i genitori, avevo fatto presente la gravità del gesto. Ma questa volta non mi fermo. Ho già parlato con la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati, con la dirigente scolastica Maria Elena Frongillo, ho informato la Comunità ebraica di Firenze che informerà quella di Livorno. E oggi farò la denuncia alle forze dell’ordine. Non ci si può voltare da un’altra parte, questi episodi vanno condannati e denunciati. Non si può scherzare con una cosa così tragica. Forse anche i genitori devono comprendere cosa è stato fatto da queste due ragazzine”.

La risposta del comune di Campiglia

Il post sul profilo Facebook del Comune di Campiglia Marittima (Livorno)
Il post sul profilo Facebook del Comune di Campiglia Marittima (Livorno)

Il fatto, secondo quanto riportato sulla pagina Facebook del Comune di Campiglia è accaduto domenica pomeriggio al parco Altobelli. A raccontare la vicenda alla sindaca Alberta Ticciati,  è stato il padre del bambino dopo aver contattato il Comune.  “Una situazione incredibile, da pelle d’oca, sembra di essere ripiombati nei tempi più bui della storia del nostro paese – dice la sindaco Ticciati – L’amministrazione comunale non intende sottacere o banalizzare quanto accaduto che è di una gravità inaudita. Abbiamo invitato la famiglia a fare i propri passi. Mi confronterò tra oggi e domani con le forze dell’ordine e la scuola e faremo il possibile perché la cosa non venga archiviata e banalizzata. Il fatto che nel 2022 succeda una cosa tale in una realtà come la nostra è di una gravità massima che va indagata, approfondita, compresa, e fortemente stigmatizzata”. “L’Amministrazione comunale – si legge a conclusione del post – esprime la più profonda solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia. Tutta la nostra comunità è con loro. Contro la violenza, contro la discriminazione, contro l’orrore che questi atti suscitano. Stop all’antisemitismo”

Le reazioni

“Una frase che non avremmo mai voluto sentire, a poche ore i dalla Giornata della Memoria che ricorda lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei nei campi nazisti. Quella pronunciata a Venturina nei confronti di un ragazzino appena dodicenne ‘reo’ di essere ‘ebreo’ preoccupa per due motivi. Il primo è che accade nella Toscana, terra di accoglienza e di civiltà, dove, grazie all’impegno delle associazioni e delle istituzioni, la memoria viene curata e preservata con tantissime iniziative, non solo nella giornata del 27″.  Sono le parole dell’onorevole Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione istruzione

“E poi perché a rendersi protagonista del gesto sono due giovanissime, segno che questo linguaggio viene usato e tollerato in molti luoghi prosegue – . E’ ora di dire certamente basta! Non vogliamo criminalizzare le ragazzine, esse stesse giovanissime, sia chiaro. Loro con tutta probabilità non sono nemmeno consapevoli dell’offesa fatta. A loro modo penso siano delle vittime, come la persona che hanno offeso violentemente e vigliaccamente. Serve un lavoro sempre più approfondito sugli adulti, sulle famiglie, perché solo con la cultura della memoria e del rispetto queste situazioni non si verificheranno più”.

Potrebbe interessarti anche

Paola Egonu
Sport

Paola Egonu e gli attacchi razzisti: “Un figlio mio? Vivrebbe lo schifo che ho vissuto io”

4 Febbraio 2023
Carnevale Venezia nel metaverso (Ufficio stampa comune Venezia)
Attualità

Venezia, le maschere più iconiche del Carnevale sbarcano per la prima volta nel Metaverso

2 Febbraio 2023
La campagna informativa dell'associazione Coscioni sul biotestamento
Lifestyle

Testamento biologico, poche Dat depositate. L’associazione Coscioni lancia una campagna informativa

3 Febbraio 2023

Instagram

  • Stando alle ultime stime, in Italia vivono almeno 88mila donne vittima di mutilazioni genitali femminili, con tutti i gravi problemi fisici, funzionali, psicologici che ne derivano. In base ai dati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e dall’Unicef, nel mondo ammonterebbero ad almeno 200 milioni donne e ragazze che hanno subito mutilazioni genitali. Nel 2023, circa 4,2 milioni di bambine e ragazze nel mondo sono a rischio di subire queste pratiche.

Attraverso la testimonianza di Ayaan Hirsi Ali, autrice de “L’infedele", proviamo a spiegare con le giuste parole in tutta la sua cruda realtà cosa racchiuda veramente:

“Mi afferrò e mi bloccò la parte superiore del corpo… Altre due donne mi tennero le gambe divaricate. L’uomo che era un cinconcisore tradizionale appartenente al clan dei fabbri, prese un paio di forbici. Con l’altra mano afferrò quel punto misterioso e cominciò a tirare… Sentii il rumore, come un macellaio che rifila il grasso da un pezzo di carne.”

Nella Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili il presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica Sicpre, il professor Francesco Stagno d’Alcontres, dichiara: 

“Spesso l’evento della mutilazione viene rimosso dai ricordi, mentre restano i dolori nei rapporti sessuali, le difficoltà nella minzione e durante il parto. La mutilazione genitale è un evento che modifica il corso della vita e noi lo dobbiamo contrastare sul piano della cultura e affrontare sul piano medico e scientifico”.

L’edizione 2023 del Summit Itinerante contro la mutilazioni genitali femminili, l’evento che si svolge in data odierna a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustininani, sede della Presidenza del Senato della Repubblica, vede il saluto di esponenti del Governo, la testimonianza di una vittima e la partecipazione di importanti personalità, tra cui gli esperti della chirurgia plastica italiana chiamati a raccolta dalla Sicpre.

Letizia Cini ✨

#lucenews #lucelanazione #giornatamutilazionigenitalifemminili #linfedele
  • "Vorrei ringraziare la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere". 👑

Con queste parole di ringraziamento, Queen Bay riscrive la storia dei Grammy Awards. Beyoncé ier sera ha battuto tutti i record: con la 32esima vittoria incassata, è la star più premiata della storia degli Oscar della musica.

Con altri quattro grammofoni d’oro, la star americana, icona mondiale e paladina dei diritti civili e della body positivity, ha così superato il primato del direttore d’orchestra Georg Solti scomparso nel ‘97 e che, fino a stanotte, era rimasto imbattuto per due decenni con 31 vittorie. Queen Bay ha voluto dedicare la vittoria alla comunità Lgbtq+.

#lucenews #lucelanazione #qn #beyoncé #grammyawards2023
  • Stava regalando libri alle ragazze quando è stato arrestato a Kabul, giovedì 3 febbraio. Ismail Mashal, un professore universitario afghano, 37 anni, in aperta critica con il bando posto dai Talebani all’istruzione femminile, andava in giro con un carretto pieno di volumi gratuiti che distribuiva a donne e bambine, quando le forze di sicurezza lo hanno accusato di “azioni provocatorie” dalle autorità che lo hanno portato in carcere. Lo riferisce la Bbc.

Alcuni testimoni hanno riferito che il professore è stato schiaffeggiato, preso a pugni e a calci dalle forze di sicurezza locali durante l’arresto. Tuttavia Abdul Haq Hammad, un funzionario del ministero dell’Informazione e della Cultura talebani, ha dichiarato che il docente è stato trattato bene mentre era in custodia. 

Mashal è salito alla ribalta dopo aver strappato i documenti accademici in diretta tv per protestare contro il divieto dei talebani all’istruzione universitaria e secondaria per le donne. Il video in diretta televisiva è diventato virale. 

Ex giornalista, il 37enne dirigeva un’università privata a Kabul, frequentata da 450 studentesse che seguivano i corsi di giornalismo, ingegneria e informatica, tutte discipline che il ministro dell’Istruzione afghano sosteneva non dovessero essere insegnate alle ragazze in quanto contrarie all’islam e la cultura afghana. Quando a dicembre i Talebani hanno annunciato che alle studentesse universitarie non sarebbe più stato permesso di tornare a studiare fino a nuovo ordine, il professor Mashal ha chiuso definitivamente la sua scuola, affermando che “l’istruzione o si offre a tutti o a nessuno“.

“L’unico potere che ho è la mia penna, anche se mi uccidono, anche se mi fanno a pezzi, non resterò in silenzio“, ha dichiarato il mese scorso il professore. Ha anche affermato che un maggior numero di uomini deve insorgere per protestare contro le restrizioni imposte alle donne. Durante il loro incontro a Kabul, Mahsal, padre di due figli, ha precisato che non temeva di essere arrestato o ucciso. Si è detto invece certo che alla fine i Talebani avrebbero cercato di metterlo a tacere, ma è rimasto convinto che fosse un prezzo onesto da pagare.

#lucenews #kabul
  • ✨"Sento ancora la vertigine". Si intitola così il primo documentario dedicato a Elodie, la bellissima e talentuosa cantante romana, che la prossima settimana sarà in gara al Festival di Sanremo. Affascinante e ironica, sensuale e pungente, ma anche fragile e con i piedi per terra: la 32enne si mostra a 360 gradi e senza filtri in un documento reale di quello che l
«Sei un ebreo di m...». È una coltellata al cuore. E’ peggio di un pugno, di uno schiaffo. È una frase urlata da due ragazzine quindicenni a un ragazzo di dodici, ebreo, al parco dell’Altobelli di Venturina.
Un'iconica immagine tratta da “Schindler’s list“, capolavoro di Steven Spielberg
Un'iconica immagine tratta da “Schindler’s list“, capolavoro di Steven Spielberg
È accaduto domenica pomeriggio, alla vigilia della settimana durante la quale si celebra la Giornata della Memoria. A due passi da dove è avvenuto l’episodio, bambini delle elementari stanno studiando il "Diario" di Anna Frank.

Il fatto

Sono le 18. Il dodicenne esce di casa e si dirige al parco per incontrare un suo compagno di classe. Quando arriva, l’amico è in compagnia di altri ragazzi, fra questi due ragazze quindicenni che frequentano le superiori a Piombino. Il dodicenne, che frequenta la seconda media Carducci a Venturina Terme, saluta il gruppo. A quel punto una ragazza gli dice di non parlare, perché la sua voce le dà noia. Il ragazzino le risponde di no e subito dopo accade ciò che sinceramente nessuno si sarebbe mai aspettato.

La testimonianza

"Le due quindicenni iniziano a insultarlo, 'ebreo di m..., devi morire nel forno'. Poi iniziano a sputargli contro, a dargli calci, botte sulla testa – ci racconta il padre del ragazzino ancora sconvolto –  . All’episodio grave si aggiunge un altro aspetto altrettanto grave, cioè il fatto che nessuno dei presenti abbia difeso mio figlio. Sono scioccato, così come lo è mio figlio. Non abbiamo dormito, non riesco a darmi una spiegazione a questo gesto. Non riesco nemmeno a parlarne, mi viene da piangere. Sinceramente non mi era mai accaduto niente di simile".

La denuncia

E’ stata presentata questa mattina la denuncia ai carabinieri, per ingiurie e lesioni, da parte del padre del ragazzo di 12 anni che è stato aggredito e insultato da due 15enni nel parco Altobello di Venturina, nel comune di Campiglia Marittima (Livorno) perché di famiglia ebraica. La vicenda è accaduta nel pomeriggio di domenica 23 gennaio: il dodicenne, che frequenta la seconda media ‘Carducci’ a Venturina Terme, sarebbe stato insultato dalle due ragazzine con frasi antisemite come “ ebreo di m...., devi morire nel forno” e poi sarebbe stato preso di mira con sputi, calci e botte sulla testa. “Tu devi stare zitto perché sei un ebreo”, hanno aggiunto le 15enni. Il ragazzo, una volta rientrato a casa, ha raccontato tutto al padre, il quale a sua volta ha informato la sindaca di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati.

I precedenti

Il padre racconta di altri episodi, certo meno gravi, ma comunque da condannare, che erano accaduti anni fa quando il ragazzo frequentava la scuola elementare. "Avevo trovato sui messaggi che si scambiavano con i ragazzi un disegno con una svastica e un paio di scarpe con scritto dal 39 al 42. In quell’occasione avevo informato i genitori, avevo fatto presente la gravità del gesto. Ma questa volta non mi fermo. Ho già parlato con la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati, con la dirigente scolastica Maria Elena Frongillo, ho informato la Comunità ebraica di Firenze che informerà quella di Livorno. E oggi farò la denuncia alle forze dell’ordine. Non ci si può voltare da un’altra parte, questi episodi vanno condannati e denunciati. Non si può scherzare con una cosa così tragica. Forse anche i genitori devono comprendere cosa è stato fatto da queste due ragazzine".

La risposta del comune di Campiglia

Il post sul profilo Facebook del Comune di Campiglia Marittima (Livorno)
Il post sul profilo Facebook del Comune di Campiglia Marittima (Livorno)
Il fatto, secondo quanto riportato sulla pagina Facebook del Comune di Campiglia è accaduto domenica pomeriggio al parco Altobelli. A raccontare la vicenda alla sindaca Alberta Ticciati,  è stato il padre del bambino dopo aver contattato il Comune.  "Una situazione incredibile, da pelle d’oca, sembra di essere ripiombati nei tempi più bui della storia del nostro paese - dice la sindaco Ticciati - L’amministrazione comunale non intende sottacere o banalizzare quanto accaduto che è di una gravità inaudita. Abbiamo invitato la famiglia a fare i propri passi. Mi confronterò tra oggi e domani con le forze dell’ordine e la scuola e faremo il possibile perché la cosa non venga archiviata e banalizzata. Il fatto che nel 2022 succeda una cosa tale in una realtà come la nostra è di una gravità massima che va indagata, approfondita, compresa, e fortemente stigmatizzata". "L’Amministrazione comunale - si legge a conclusione del post - esprime la più profonda solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia. Tutta la nostra comunità è con loro. Contro la violenza, contro la discriminazione, contro l’orrore che questi atti suscitano. Stop all’antisemitismo"

Le reazioni

"Una frase che non avremmo mai voluto sentire, a poche ore i dalla Giornata della Memoria che ricorda lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei nei campi nazisti. Quella pronunciata a Venturina nei confronti di un ragazzino appena dodicenne ‘reo’ di essere ‘ebreo’ preoccupa per due motivi. Il primo è che accade nella Toscana, terra di accoglienza e di civiltà, dove, grazie all’impegno delle associazioni e delle istituzioni, la memoria viene curata e preservata con tantissime iniziative, non solo nella giornata del 27".  Sono le parole dell’onorevole Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione istruzione "E poi perché a rendersi protagonista del gesto sono due giovanissime, segno che questo linguaggio viene usato e tollerato in molti luoghi prosegue - . E’ ora di dire certamente basta! Non vogliamo criminalizzare le ragazzine, esse stesse giovanissime, sia chiaro. Loro con tutta probabilità non sono nemmeno consapevoli dell’offesa fatta. A loro modo penso siano delle vittime, come la persona che hanno offeso violentemente e vigliaccamente. Serve un lavoro sempre più approfondito sugli adulti, sulle famiglie, perché solo con la cultura della memoria e del rispetto queste situazioni non si verificheranno più".
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto