Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » A “Summer of Soul” l’Oscar per il miglior documentario: il riscatto della Black Woodstock

A “Summer of Soul” l’Oscar per il miglior documentario: il riscatto della Black Woodstock

Il lungometraggio, diretto dal batterista dei Roots Ahmir "Questlove" Thompson, porta alla luce un evento rimasto celato per mezzo secolo, l'Harlem Cultural Festival, prima e più grande affermazione di massa del Black Pride

Marianna Grazi
28 Marzo 2022
miglior documentario oscar

Il film Summer of Soul si aggiudica la statuetta come miglior documentario agli Oscar

Share on FacebookShare on Twitter

Summer of Soul (…Or, When the Revolution Could Not Be Televised) ha vinto l’Oscar come miglior film documentario. Meno ‘prestigioso’ degli altri premi, solo per la minor notorietà rispetto a “miglior film” e così via, quest’anno ad aggiudicarsi la statuetta è stata la pellicola che racconta  l’annata 1969 dell’Harlem Cultural Festival. A ritirare il premio, nei panni di regista del film, lo storico batterista dei Roots Ahmir “Questlove” Thompson che, sul palco del Dolby Theatre allestito per la cerimonia della 94esima edizione degli Academy Awards è stato preso dalla commozione. Il musicista ha dedicato alle comunità razializzate: “Nel 2022, questa non è solo una storia del 1969 sulle persone emarginate di Harlem” ha detto.

Ahmir "Questlove" Thompson
Ahmir “Questlove” Thompson con la statuetta del miglior documentario per il suo “Summer of Soul”

Summer of Soul: il festival ’emarginato’

Proiettato in anteprima al ‘Taormina Film Fest’ e disponibile da fine luglio 2021 nel catalogo Star su Disney+ Summer of Soul (…Or, When the Revolution Could Not Be Televised), l’appassionante e coinvolgente lungometraggio riesce ad abbattere il muro del silenzio, mostrando un pezzo di storia rimasto celato per mezzo secolo. In parte film musicale e in parte analisi storica, ripercorre le tappe dell’Harlem Cultural Festival, che per sei settimane, durante l’estate del 1969, fu ripreso dalle telecamere al Mount Morris Park (ora Marcus Garvey Park, ndr). Nonostante l’attenzione mediatica l’evento fu però ‘surclassato’ da un festival poco distante (appena 160 km più a sud), che si svolse nello stesso periodo. Stiamo parlando, come è facile intuire, di Woodstock. “Queste riprese non furono mai viste dal pubblico e vennero dimenticate. Qualche cosa di assurdo”, ha spiegato Questlove. Che nel suo prodotto, da esperto musicista, mixa alla perfezione le esibizioni dal vivo inedite di artisti come Stevie Wonder, Nina Simone, Sly & the Family Stone, B.B. King, con la storia e la cultura tipicamente nere. “Sono venuto a scoprire che Jimi Hendrix aveva cercato di entrare nella scaletta del festival – svela il regista -. Ma non riuscì. È un peccato, perché Jimi stava effettivamente vivendo un periodo di trasformazione della sua vita. Voleva tornare alle sue radici blues. Così decise di fare un sacco di concerti notturni dopo il festival, esibendosi con Freddie King per tre settimane ad Harlem”.

La prima affermazione del Black Pride

Ahmir “Questlove” Thompson è certo che il festival sarebbe stato anche ben ricordato, se non si fosse trattato di un evento principalmente nero. Nella pellicola va infatti a sviscerare tutti i dettagli di quella manifestazione, che fu, a tutti gli effetti, la prima e più grande affermazione di massa del Black Pride: “Quell’anno, quel 1969, è diventato un simbolo perché ha rappresentato un cambio di percezione per i neri, per come si identificavano, per come si vedevano – sottolinea il musicista e regista -. Prima di allora, chiamare qualcuno ‘africano’ era visto solo come un insulto. Questo aspetto rimase anche gli anni dopo purtroppo, ma è innegabile che quell’evento, con la forza di quella musica, rese più orgogliosi di quello che si era, fieri della propria appartenenza”. Non a caso l’Harlem Cultural Festival fu definito all’epoca il Black Woodstock. Un racconto per immagini sulla storia, il contesto, le emozioni delle persone presenti, le paure e gli amori liberi che contraddistinsero la rovente estate del ‘69.

Un film che unisce le generazioni

“Il docufilm è un lavoro che può essere compreso su vasta scala, da almeno quattro generazioni che possono capire di che cosa parla. Se sei di quella generazione, se eri lì in quel periodo, allora sai cosa stava succedendo. C’è poi una generazione successiva che potrebbe avere familiarità con alcuni degli artisti di allora. E poi ce ne è stata un’altra che ha familiarizzato con gli artisti attraverso i campionamenti e il linguaggio dell’hip hop. E poi l’ultima, come i Millennials e la Gen Z: quest’ultime sta vivendo molti avvenimenti che ricordano quegli anni. Questo in qualche modo ci unisce tutti“, ha concluso un commosso Questlove ritirando la statuetta. Il batterista era al suo esordio dietro la macchina da presa, ma non è il primo premio che si è aggiudicato per il suo prodotto. A Summer of Soul era stato infatti già assegnato il Grand Jury Prize e l’Audience Award quando venne presentato lo scorso anno e più di recente ha vinto anche il premio come Best Documentary agli Independent Spirit Awards 2022, ed è finito in nomination nella categoria Best Music Film agli ultimi Grammy Awards.

Potrebbe interessarti anche

Alcune baby tartarughe giganti delle Seychelles
Scienze e culture

Seychelles, nate 17 baby tartarughe giganti

29 Marzo 2023
Il Progetto Airone per gli orfani di femminicidio e le famiglie affidatarie
Lifestyle

Progetto Airone, nuove opportunità per gli orfani di femminicidio

29 Marzo 2023
Una scena della popolare sit-com "Friends"
Spettacolo

Friends, Jennifer Aniston: “I giovani la giudicano una serie offensiva”

31 Marzo 2023

Instagram

  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Summer of Soul (...Or, When the Revolution Could Not Be Televised) ha vinto l'Oscar come miglior film documentario. Meno 'prestigioso' degli altri premi, solo per la minor notorietà rispetto a "miglior film" e così via, quest'anno ad aggiudicarsi la statuetta è stata la pellicola che racconta  l'annata 1969 dell'Harlem Cultural Festival. A ritirare il premio, nei panni di regista del film, lo storico batterista dei Roots Ahmir "Questlove" Thompson che, sul palco del Dolby Theatre allestito per la cerimonia della 94esima edizione degli Academy Awards è stato preso dalla commozione. Il musicista ha dedicato alle comunità razializzate: "Nel 2022, questa non è solo una storia del 1969 sulle persone emarginate di Harlem" ha detto.
Ahmir "Questlove" Thompson
Ahmir "Questlove" Thompson con la statuetta del miglior documentario per il suo "Summer of Soul"

Summer of Soul: il festival 'emarginato'

Proiettato in anteprima al 'Taormina Film Fest' e disponibile da fine luglio 2021 nel catalogo Star su Disney+ Summer of Soul (...Or, When the Revolution Could Not Be Televised), l'appassionante e coinvolgente lungometraggio riesce ad abbattere il muro del silenzio, mostrando un pezzo di storia rimasto celato per mezzo secolo. In parte film musicale e in parte analisi storica, ripercorre le tappe dell'Harlem Cultural Festival, che per sei settimane, durante l'estate del 1969, fu ripreso dalle telecamere al Mount Morris Park (ora Marcus Garvey Park, ndr). Nonostante l'attenzione mediatica l'evento fu però 'surclassato' da un festival poco distante (appena 160 km più a sud), che si svolse nello stesso periodo. Stiamo parlando, come è facile intuire, di Woodstock. “Queste riprese non furono mai viste dal pubblico e vennero dimenticate. Qualche cosa di assurdo", ha spiegato Questlove. Che nel suo prodotto, da esperto musicista, mixa alla perfezione le esibizioni dal vivo inedite di artisti come Stevie Wonder, Nina Simone, Sly & the Family Stone, B.B. King, con la storia e la cultura tipicamente nere. "Sono venuto a scoprire che Jimi Hendrix aveva cercato di entrare nella scaletta del festival - svela il regista -. Ma non riuscì. È un peccato, perché Jimi stava effettivamente vivendo un periodo di trasformazione della sua vita. Voleva tornare alle sue radici blues. Così decise di fare un sacco di concerti notturni dopo il festival, esibendosi con Freddie King per tre settimane ad Harlem".

La prima affermazione del Black Pride

Ahmir "Questlove" Thompson è certo che il festival sarebbe stato anche ben ricordato, se non si fosse trattato di un evento principalmente nero. Nella pellicola va infatti a sviscerare tutti i dettagli di quella manifestazione, che fu, a tutti gli effetti, la prima e più grande affermazione di massa del Black Pride: "Quell’anno, quel 1969, è diventato un simbolo perché ha rappresentato un cambio di percezione per i neri, per come si identificavano, per come si vedevano – sottolinea il musicista e regista -. Prima di allora, chiamare qualcuno ‘africano’ era visto solo come un insulto. Questo aspetto rimase anche gli anni dopo purtroppo, ma è innegabile che quell’evento, con la forza di quella musica, rese più orgogliosi di quello che si era, fieri della propria appartenenza". Non a caso l’Harlem Cultural Festival fu definito all’epoca il Black Woodstock. Un racconto per immagini sulla storia, il contesto, le emozioni delle persone presenti, le paure e gli amori liberi che contraddistinsero la rovente estate del ‘69.

Un film che unisce le generazioni

"Il docufilm è un lavoro che può essere compreso su vasta scala, da almeno quattro generazioni che possono capire di che cosa parla. Se sei di quella generazione, se eri lì in quel periodo, allora sai cosa stava succedendo. C'è poi una generazione successiva che potrebbe avere familiarità con alcuni degli artisti di allora. E poi ce ne è stata un’altra che ha familiarizzato con gli artisti attraverso i campionamenti e il linguaggio dell'hip hop. E poi l'ultima, come i Millennials e la Gen Z: quest’ultime sta vivendo molti avvenimenti che ricordano quegli anni. Questo in qualche modo ci unisce tutti", ha concluso un commosso Questlove ritirando la statuetta. Il batterista era al suo esordio dietro la macchina da presa, ma non è il primo premio che si è aggiudicato per il suo prodotto. A Summer of Soul era stato infatti già assegnato il Grand Jury Prize e l'Audience Award quando venne presentato lo scorso anno e più di recente ha vinto anche il premio come Best Documentary agli Independent Spirit Awards 2022, ed è finito in nomination nella categoria Best Music Film agli ultimi Grammy Awards.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto