Sostituiva le etichette dei prezzi in un supermercato con biglietti di pace. Per questo motivo l’artista russa Alexandra Skochilenko è stata arrestata. Mercoledì 13 aprile un tribunale distrettuale di San Pietroburgo ha messo in carcere, in custodia cautelare, l’artista fino al prossimo 31 maggio, in attesa del processo. Alexandra Skochilenko, in base alla legge della Duma di Stato contro le fake news sull’invasione russa in Ucraina, è accusata di aver diffuso “informazioni consapevolmente false” sul conflitto.
Adesso, l’artista russa rischia fino a 10 anni di carcere per la sua protesta contro la guerra in Ucraina nel negozio di alimentari. In particolare, l’artista è stata accusata di “aver messo biglietti di carta al posto delle etichette dei prezzi, contenenti informazioni consapevolmente false sulle attività delle forze armate russe”. Così si legge nel comunicato diffuso su Telegram dal tribunale distrettuale Vasileostrovsky di San Pietroburgo. I giudici hanno descritto la sua protesta come “odio politico per la Russia“, il che significa che se Alexandra Skochilenko sarà giudicata colpevole, dovrà affrontare una condanna che va da una multa di 3 milioni di rubli a un periodo compreso tra i 5 e i 10 anni di carcere.
Tutto è iniziato lo scorso 31 marzo, quando Alexandra Skochilenko si è recata in un supermercato della catena Perekryostok, la più grande catena di supermercati della Russia gestita da X5 Retail Group, a San Pietroburgo. L’artista ha iniziato a sostituire le etichette dei prezzi dei prodotti con messaggi contro la guerra, in particolare diffondeva informazioni sul bombardamento al teatro di Mariupol e sul numero di civili uccisi nella città assediata dai russi.
Un cliente del supermercato ha notato i bigliettini e ha contattato la polizia. Alexandra Skochilenko è stata quindi identificata grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza. L’artista, dopo essere stata arrestata, non ha negato di essere stata la responsabile di quella forma di protesta ma ha tenuto a sottolineare che non stava diffondendo “informazioni consapevolmente false”.
Alexandra Skochilenko si descrive su Instagram come un’artista e una musicista indipendente. A marzo era già stata multata di 10.000 rubli per aver preso parte a una protesta lo scorso 24 febbraio, il giorno in cui è iniziata la guerra in Ucraina. “Non sostengo la guerra in Ucraina. Sono uscita per strada oggi per dirlo ad alta voce”, scrisse quel giorno su Instagram. L’artista ha quindi realizzato una serie di cartoline con slogan come “La violenza non è mai la via d’uscita” e altre immagini di simboli di pace e altre ancora con la bandiera dell’Ucraina.
Ma Alexandra Skochilenko non è l’unica persona ad aver pensato una simile forma di protesta. Non potendo i russi scendere in piazza per manifestare apertamente contro la guerra in Ucraina, alcuni russi anti-Putin hanno deciso di muoversi diversamente. Martedì 12 aprile, così riporta il Guardian, Andrei Makedonov, un medico di 59 anni, è stato arrestato per aver organizzato una protesta simile a quella di Alexandra Skochilenko in un altro supermercato a San Pietroburgo. Sempre martedì, poi, un’altra residente di San Pietroburgo, Tatiana Popova, è stata multata di 30.000 rubli per aver appeso dei giocattoli con degli slogan “No alla guerra” in un supermercato.