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Alice Pignagnoli di nuovo mamma, ma la Lucchese non vuole più pagare: "Ferita come donna e atleta"

Portiere 34enne di Reggio Emilia, la donna due anni fa si era vista invece rinnovare il contratto al settimo mese di gravidanza dal Cesena Calcio

di MARIANNA GRAZI -
22 dicembre 2022
pignagnoli

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Vi ricordate la storia di Alice Pignagnoli? Ne avevamo parlato un anno fa, quando la 34enne di Reggio Emilia giocava come portiere nel Cesena Calcio, e la sua vicenda era salita agli onori della cronaca proprio per merito della società, che nell'estate 2020 aveva deciso di dare un forte segnale di cambiamento rinnovandole il contratto al settimo mese di gravidanza. Cambiamento perché proprio l'esperienza a lieto fine della Pignagnoli si poneva invece in controtendenza rispetto alle storie di Lara Lugli o di Carli Ellen Lloyd, due sportive - pallavoliste nello specifico - che invece si erano viste citare per danni, o licenziare, o insultare per il solo fatto di essere rimaste incinta. Ma le cose sono cambiate anche per Alice. E non in meglio. "Per una donna dovrebbe essere normale sognare di fare la calciatrice e avere una famiglia. Sono incredula". Una normalità che manca, un vuoto normativo che continua a riempirsi di casi più o meno noti. Perché una donna, nel nostro Paese, deve ancora fare una scelta, non è libera di essere una sportiva e una mamma.

Alice Pignagnoli con la piccola Eva, che oggi ha 2 anni

"Mi sono sentita ferita come donna, madre e atleta. E anche molto sola, incapace, un giocattolo vecchio da gettare". La ragazza, infatti, ha cambiato squadra, passando alla Lucchese, Serie C di calcio. "A metà ottobre ho scoperto di essere incinta per la seconda volta", ha raccontato la 34enne a Quotidiano Nazionale. Lo comunica ai dirigenti della società, nella persona del manager Mario Santoro, ma la risposta che riceve la lascia spiazzata: "Mi sono sentita dire che gli impegni presi in estate vanno rispettati: non era più loro intenzione pagarmi ciò che mi spetta. Dopo quanto successo due anni fa col Cesena, non me lo sarei mai aspettato". Parole piene di delusione, che Alice porta nel cuore gonfio di rabbia e dolore per il trattamento ricevuto. Da parte della dirigenza, mentre invece il portiere, che con il marito Luca e la piccola Eva vive a Reggio Emilia, rivolge parole di gratitudine e affetto ad allenatore e compagne. "È la società che mi ha deluso. Fino a ieri mattina non mi erano nemmeno state pagate le prime tre mensilità di questa stagione. Poi è uscita la notizia, ed ecco arrivati i soldi". Non senza un 'sollecito' da parte dell'avvocato di Pignagnoli, che vista la situazione ha deciso di non lasciar correre e di chiedere invece di vedersi riconosciuti gli emolumenti spettanti. Il club toscano ha però deciso di non replicare alla presa di posizione della calciatrice, ma fa saper che la 34enne è ncora regolarmente sotto contratto con le rossonere, contratto che rimarrà in vigore fino al momento della scadenza, il 30 giugno. Questo perché, proprio dopo la decisione presa dal Cesena nel 2020, è stata abolita la norma che prevedeva l’interruzione del contratto quando l’atleta resta incinta. Insomma Alice Pignagnoli alla Lucchese è ancora considerata una giocatrice a tutti gli effetti, sebbene la sua gravidanza non le permetta compiere quella "prestazione sportiva" richiesta dalla squadra. Ma cosa succederà dopo la scadenza? "A giugno partorirò e dal 1° luglio sarò svincolata - conclude la giovane -. Chissà se ci sarà una società che avrà la forza di offrirmi un contratto…".