Non deve essere per niente facile avere 16 anni e gli occhi del mondo puntati addosso. Questa è la vita degli atleti, soprattutto durante i primi anni di carriera. Gettati in pasto all’opinione pubblica nel pieno dell’adolescenza, non tutti hanno la sicurezza in sé stessi per essere imperturbabili ai commenti e alle critiche. A maggior ragione se sei una ragazza a cui a soli sei anni è stata diagnosticata l’alopecia, la malattia autoimmune che provoca la caduta dei capelli, la stessa di cui soffre Jada Pinkett e che ha portato al pugno di Will Smith a Chris Rock. Leah Hayes, nuotatrice americana, però, dall’alto dei suoi sedici anni,
Fin da giovanissima i suoi allenatori raccontano di una ragazza speciale, sia in vasca che fuori. Una determinazione e una sicurezza fuori dal comune che gli hanno permesso di mettersi in mostra già dalle primissime gare: a 10 anni segna il record nazionale nei 200 stile libero e a 12 anni finisce in copertina su Sport Illustrated Kid come “SportKid of the Year”.
La nativa di Aurora, in Illinois, in questi giorni ha fatto parlare di sé dai mondiali di Budapest, dove ha lanciato un bellissimo messaggio: oltre a gareggiare senza cuffia, come ha sempre fatto, Leah ha deciso di presentarsi