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Home » Attualità » La denuncia di Amal Clooney: “L’Ucraina è oggi un mattatoio nel cuore dell’Europa”

La denuncia di Amal Clooney: “L’Ucraina è oggi un mattatoio nel cuore dell’Europa”

La dichiarazione dell'avvocato dei diritti umani tra i più quotati al mondo e moglie dell'attore americano, Amal Ramzi Alamuddin, arriva durante una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla responsabilità in Ucraina, organizzata da Francia e Albania

Barbara Berti
28 Aprile 2022
Amal Clooney nata Amal Ramzi Alamuddin (44 anni) è un’avvocata, giurista e accademica libanese con cittadinanza britannica, specializzata in diritto internazionale e diritti umani

Amal Clooney nata Amal Ramzi Alamuddin (44 anni) è un’avvocata, giurista e accademica libanese con cittadinanza britannica, specializzata in diritto internazionale e diritti umani

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“L’Ucraina è oggi un mattatoio, proprio nel cuore dell’Europa”. La denuncia è di Amal Clooney, la moglie di George Clooney, avvocato dei diritti umani tra i più quotati al mondo. Le dichiarazioni della giurista libanese con cittadinanza britannica arrivano durante una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla responsabilità in Ucraina, organizzata da Francia e Albania. Al Palazzo di Vetro (del Segretariato delle Nazioni Unite) vari Paesi, organizzazioni internazionali e Ong hanno discusso come garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere delle atrocità in una guerra che, hanno sostenuto in molti, sarà un banco di prova anche per la giustizia internazionale.

Amal Clooney nata Amal Ramzi Alamuddin (44 anni) è un’avvocata, giurista e accademica libanese con cittadinanza britannica, specializzata in diritto internazionale e diritti umani
Amal Clooney nata Amal Ramzi Alamuddin (44 anni) è un’avvocata, giurista e accademica libanese con cittadinanza britannica, specializzata in diritto internazionale e diritti umani

La moglie dell’attore ha detto che si rilevano prove crescenti del crimine di genocidio. “Come siamo arrivati fin qui? Credo che siamo arrivati qui ignorando la giustizia per così tanto tempo, dal Darfur al Myanmar allo Yemen, passando per la Siria”. Secondo la signora Clooney “qualsiasi Paese che professi il rispetto dei diritti umani deve assicurarsi di non diventare un luogo in cui si rifugeranno i criminali di guerra. I responsabili devono essere arrestati ovunque e gli ucraini devono avere accesso ai miliardi di dollari di cui avranno bisogno”. E l’avvocato ha anche elencato una lunga serie di misure pratiche (sequestro dei beni, risarcimenti, accoglienza dei rifugiati, adesione alla Corte penale internazionale) da adottare per garantire che venga fatta giustizia.

“Temo che l’Ucraina finirà da sola a perseguire gli autori di queste atrocità. Non possiamo permettere che ciò accada” ha detto Amal Clooney. La donna, che gestisce la “Clooney Foundation for Justice” con suo marito, ha condannato la guerra di Putin definendola “aggressiva” e “oltraggiosa”. Ha anche sottolineato che i soldati delle truppe russe hanno messo in atto violenze fisiche su donne e ragazze nelle strade, nonché atti di tortura sui civili morti.

Il discorso alle Nazioni Unite

La giurista Amal Clooney ha parlato alle Nazioni Unite in quanto, da fine marzo, si è aggregata alla task force che deve accertare i crimini commessi durante la Guerra in Ucraina. L’avvocato è stata scelta per supervisionare il lavoro legale del gruppo messo insieme dalla procuratrice generale dell’Ucraina: un team di altissimi profili internazionali che (a titolo gratuito) devono accertare se i russi hanno commesso crimini di guerra e contro l’umanità ai danni degli ucraini.
Non è la prima volta che Amal Clooney, appena nominata “Donna dell’Anno” dalla rivista americana “Time”, ha a che fare con l’Ucraina. Negli scorsi anni, infatti, ha difeso anche l’ex Prima Ministra Yulia Tymoshenko, personaggio politico controverso, incarcerata per motivi politici dall’ex premier filorusso Viktor Janukovyc.

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“L’Ucraina è oggi un mattatoio, proprio nel cuore dell’Europa”. La denuncia è di Amal Clooney, la moglie di George Clooney, avvocato dei diritti umani tra i più quotati al mondo. Le dichiarazioni della giurista libanese con cittadinanza britannica arrivano durante una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla responsabilità in Ucraina, organizzata da Francia e Albania. Al Palazzo di Vetro (del Segretariato delle Nazioni Unite) vari Paesi, organizzazioni internazionali e Ong hanno discusso come garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere delle atrocità in una guerra che, hanno sostenuto in molti, sarà un banco di prova anche per la giustizia internazionale.
Amal Clooney nata Amal Ramzi Alamuddin (44 anni) è un’avvocata, giurista e accademica libanese con cittadinanza britannica, specializzata in diritto internazionale e diritti umani
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La moglie dell’attore ha detto che si rilevano prove crescenti del crimine di genocidio. “Come siamo arrivati fin qui? Credo che siamo arrivati qui ignorando la giustizia per così tanto tempo, dal Darfur al Myanmar allo Yemen, passando per la Siria”. Secondo la signora Clooney “qualsiasi Paese che professi il rispetto dei diritti umani deve assicurarsi di non diventare un luogo in cui si rifugeranno i criminali di guerra. I responsabili devono essere arrestati ovunque e gli ucraini devono avere accesso ai miliardi di dollari di cui avranno bisogno”. E l’avvocato ha anche elencato una lunga serie di misure pratiche (sequestro dei beni, risarcimenti, accoglienza dei rifugiati, adesione alla Corte penale internazionale) da adottare per garantire che venga fatta giustizia. “Temo che l’Ucraina finirà da sola a perseguire gli autori di queste atrocità. Non possiamo permettere che ciò accada” ha detto Amal Clooney. La donna, che gestisce la “Clooney Foundation for Justice” con suo marito, ha condannato la guerra di Putin definendola “aggressiva” e “oltraggiosa”. Ha anche sottolineato che i soldati delle truppe russe hanno messo in atto violenze fisiche su donne e ragazze nelle strade, nonché atti di tortura sui civili morti.

Il discorso alle Nazioni Unite

La giurista Amal Clooney ha parlato alle Nazioni Unite in quanto, da fine marzo, si è aggregata alla task force che deve accertare i crimini commessi durante la Guerra in Ucraina. L’avvocato è stata scelta per supervisionare il lavoro legale del gruppo messo insieme dalla procuratrice generale dell’Ucraina: un team di altissimi profili internazionali che (a titolo gratuito) devono accertare se i russi hanno commesso crimini di guerra e contro l’umanità ai danni degli ucraini. Non è la prima volta che Amal Clooney, appena nominata “Donna dell’Anno” dalla rivista americana “Time”, ha a che fare con l’Ucraina. Negli scorsi anni, infatti, ha difeso anche l’ex Prima Ministra Yulia Tymoshenko, personaggio politico controverso, incarcerata per motivi politici dall’ex premier filorusso Viktor Janukovyc.
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