Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Amazzonia, deforestazione record: a gennaio disboscata un'area grande quanto Firenze, Milano e Bologna

di REMY MORANDI -
15 febbraio 2022
Foresta amazzonica

Foresta amazzonica

Nuovo triste record per il polmone verde del mondo. Nel solo mese di gennaio 2022 la foresta amazzonica ha perso 430 chilometri quadrati di superficie. Una deforestazione enorme, come se Milano (181,8 km²), Firenze (102,4 km²) e Bologna (102,4 km²) fossero scomparse tutte insieme. A lanciare l'allarme è l'agenzia di ricerca spaziale governativa del Brasile, Inpe, che sottolinea come nel mese di gennaio 2022 la superficie disboscata in Amazzonia sia aumentata del +418%  rispetto allo stesso mese del 2021.

L'allarme di Greenpeace: "In tre anni deforestazione aumentata del 52%"

Gli osservatori dell'Inpe osservano "con preoccupazione" i dati sulla deforestazione in Amazzonia e sostengono che la situazione sia in continuo peggioramento a partire dal 2019, quando Jair Bolsonaro è diventato presidente del Brasile. Anche Greenpeace punta il dito contro Bolsonaro e denuncia: "Il 2022 è appena iniziato e già desta preoccupazione: tra gennaio e dicembre 2021, secondo i dati dell'Inpe, sono stati registrati 8.219 chilometri quadrati di aree disboscate. È il terzo anno consecutivo - accusa Greenpeace - che la deforestazione in Amazzonia supera gli 8.000 km², cosa che non si verificava in nessun governo prima di Bolsonaro". E questa distruzione, prosegue l'organizzazione, "non solo non è combattuta dal governo" ma verrebbe alimentata per dare "priorità al profitto e all'economia della distruzione", sottolinea Greenpeace. Sta di fatto che per l'organizzazione ambientalista in tre anni, da quando Bolsonaro è presidente, la deforestazione è cresciuta del 52,9% rispetto al triennio precedente. E questo avrebbe causato un aumento delle emissioni pari al 10% in più.

La risposta del governo: "La deforestazione sta diminuendo"

A queste accuse il ministero dell'Ambiente brasiliano rispose che fare confronti sui singoli mesi è fuorviante e che tra agosto 2021 e gennaio 2022 la deforestazione era invece diminuita leggermente rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. "Il governo federale - commentò il ministero brasiliano all'agenzia stampa Reuters - sta agendo con più forza nel 2022 per combattere i crimini ambientali".

La Foresta Amazzonica è la più grande foresta pluviale della Terra

Perché la foresta amazzonica viene distrutta? Le ragioni della deforestazione

A novembre del 2021 durante la Cop26 è stato firmato (anche dal Brasile) un patto globale per fermare la deforestazione entro il 2030. Eppure, dai dati diffusi dall'Inpe non sembra che la situazione stia migliorando. Ma perché la foresta amazzonica viene distrutta? Perché gli alberi vengono continuamente abbattuti? Le ragioni della deforestazione in Amazzonia sono per lo più di carattere economico: uno dei principali motivi è il fatto che la distruzione di alberi permette di creare o espandere nuovi terreni destinati alle coltivazioni o al pascolo. Sentito dall'agenzia Reuters, il ricercatore dell'Università federale di Minas Gerais, Britaldo Soares Filho, ha poi sottolineato che la deforestazione dipenderebbe dall'aumento della domanda mondiale "della carne bovina" e "della soia". Anche Greenpeace sostiene questa tesi: anche per l'organizzazione ambientalista, la produzione di carne e le coltivazioni di soia sarebbero tra i principali motivi del disboscamento della foresta amazzonica. In particolare, spiega Greenpeace, "l'allevamento di bestiame è cresciuto dell'87% nel comune di Porto Velho negli ultimi nove anni e il territorio dedicato alla produzione di soia in Rondônia è triplicato nell'ultimo decennio, passando da 111mila ettari a 400mila ettari nel 2020". Inoltre, secondo un'indagine della rivista ambientalista Mongabay, l'aumento della deforestazione in Amazzonia sarebbe stato causato anche dai prestiti e le sovvenzioni che il governo brasiliano avrebbe garantito a diversi agricoltori nel Paese. Con questi prestiti, concessi dalla Banca nazionale per lo sviluppo economico e sociale (Bndes), il governo voleva spingere gli agricoltori ad acquistare trattori e altri strumenti tecnici per favorire l'agricoltura e gli allevamenti, anche in Amazzonia. Infine, tra le cause della deforestazione non si può non menzionare l'estrazione illegale delle risorse minerarie. Secondo Greenpeace queste attività si estendono su un'area di oltre 121 km² nella foresta amazzonica, in aumento del 20% rispetto al 2021. Fu lo stesso presidente del Brasile Bolsonaro a sostenere le attività minerarie in Amazzonia, per aiutare la popolazione a combattere la povertà.