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Recessione e divisioni, le elezioni in Angola tengono l’Africa con il fiato sospeso

Un angolano su due vive in povertà e oltre il 50% degli “under 25” è disoccupato. Il voto del 24 agosto nel martoriato paese africano incide sulla geopolitica e sugli equilibri economici del continente

di DOMENICO GUARINO -
22 agosto 2022
angola

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A 20 anni dalla fine della della guerra civile, terminata nel 2002, il 24 agosto si svolgeranno in Angola le quinte elezioni democratiche. A sfidarsi il presidente uscente e candidato dell’MPLA (Popular Movement for the Liberation of Angola) João Lourenço, alla ricerca di un secondo mandato, e Adalberto da Costa Júnior dell’UNITA (National Union for the Total Independence of Angola).

Le elezioni dopo José Eduardo dos Santos

Il voto in Angola è molto più di una questione nazionale. Sul tavolo ci sono importanti equilibri economici e geopolitici del continente

Il voto in Angola è molto più di una questione nazionale. Sul tavolo ci sono importanti equilibri economici e geopolitici del continente

Le elezioni, che arrivano settimane dopo la morte dell’ex presidente José Eduardo dos Santos che ha governato il paese per 38 anni, sono date per molto incerte da tutti gli osservatori politici, e si svolgono in un clima difficile. L’ultimo anno e mezzo infatti è stato segnato da una crisi dei diritti umani senza precedenti e dalla siccità che ha colpito la regione meridionale del paese, riducendo alla fame milioni di persone e costringendo tante altre a rifugiarsi nella vicina Namibia. Nel gennaio 2021, nella città mineraria di Cafundo, le forze dell’ordine hanno ucciso molte persone che manifestavano contro l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità. Il numero esatto delle vittime non è mai stato reso noto, ma sono numerosi i corpi ritrovati nelle foreste o sono emersi dalle acque del fiume Cuango. Il 30 maggio 2021, in occasione di una protesta dilagata nel sud del Paese contro l’assenza di misure per contrastare la carestia e per la mancanza di lavoro, erano stati arrestati numerosi manifestanti Un clima di tensione che si trascina dal 2020, quando, durante il periodo più acuto della pandemia da Covid-19, le forze di sicurezza avevano ucciso almeno sette giovani manifestanti che stavano protestando contro le restrizioni sanitarie che impedivano di procurarsi di che vivere.

La recessione

Recessione e divisioni, le elezioni in Angola tengono l’Africa con il fiato sospeso

Recessione e divisioni, le elezioni in Angola tengono l’Africa con il fiato sospeso

A preoccupare in particolare modo la situazione economica. Tra il 2014 e il 2020, il Paese ha vissuto un periodo di recessione a causa della caduta dei prezzi e della produzione di petrolio, dalla cui esportazione l’Angola dipende. Nonostante nel 2021 il Pil abbia ripreso lentamente a crescere, l’insoddisfazione e la rabbia popolare sono diffusi. Il presidente Lourenço, cui tutti riconoscono in particolare i successi nella lotta contro la corruzione, ha promesso investimenti, posti di lavoro e un nuovo polo commerciale. Mentre in politica estera, comunque vada, è probabile che per l’Angola si raffredderanno in qualche modo le relazioni bilaterali con Stati Uniti e l’Ue, visto che è stato uno dei 17 paesi africani che si sono astenuti al voto dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del marzo 2022 di condanna dell’invasione russa dell’Ucraina. Si prevede che l’MPLA, nonostante la sua quota di voti sia diminuita negli ultimi anni, otterrà la maggioranza dei voti necessaria per mantenere il potere.

Sarà incluso il voto per la diaspora angolana

In questa tornata elettorale candidato del partito o della coalizione vincente diventa presidente

In questa tornata elettorale candidato del partito o della coalizione vincente diventa presidente

Alle elezioni generali (si vota infatti anche per l’Assemblea nazionale che è composta da 220 seggi, i cui membri durano in carica 5 anni) Il per la prima volta sarà incluso il voto per la diaspora angolana. Le prime elezioni democratiche si sono svolte in Angola nel 1992, a seguito della firma degli Accordi di Pace di Bicesse. In quel processo sono andati al ballottaggio circa 4,8 milioni di angolani. In questa tornata elettorale candidato del partito o della coalizione vincente diventa presidente. Il presidente dura in carica 5 anni, ed è eleggibile per un secondo mandato consecutivo o discontinuo. Il presidente è sia capo di Stato che capo del governo. Il voto in Angola è molto più di una questione nazionale, scrive il sito interris.it: "Sul tavolo ci sono importanti equilibri economici e geopolitici del continente. Tra sanguinose divisioni, fame, disparità e persecuzioni religiose. La turbolenta nazione dell’Africa australe è un sistema di potere bloccato da mezzo secolo. Province ribelli e risorse petrolifere impediscono di spegnere i riflettori internazionali sull’Angola. Un angolano su due vive in povertà. E oltre il 50% degli “under 25” è disoccupato".