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Home » Attualità » Arabia Saudita, raid nei negozi per sequestrare i giocattoli arcobaleno. “Sollecitano l’omosessualità”

Arabia Saudita, raid nei negozi per sequestrare i giocattoli arcobaleno. “Sollecitano l’omosessualità”

Il ministero del Commercio saudita ha specificato che i loro dipendenti hanno confiscato "prodotti che contengono simboli e segni che invitano alla deviazione e contraddicono il buon senso"

Edoardo Martini
16 Giugno 2022
Funzionario del ministero del Commercio arabo

Funzionario del ministero del Commercio arabo

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Non si ferma la repressione della comunità Lgbtq+ in Medio Oriente. In Arabia Saudita le autorità hanno sequestrato diversi giocattoli e abbigliamenti di colore arcobaleno dai negozi di Ryad. Fiocchi, gonne, cappelli, magliette e astucci sono le cose principali che sono state tolte dagli punti vendita della capitale saudita e si tratterebbe principalmente di oggetti per bambini. Lo ha denunciato un servizio del canale di notizie statale Al Ekhbariy andato in onda ieri, 15 giugno.

Nei vari negozi arabi sono stati sequestrati tutti i tipi di giocattoli che sollecitano l’omosessualità

“Contraddicono la fede islamica e promuovono l’omosessualità”: la giustifica dei funzionari del ministero del Commercio

A ritirare gli articoli sono stati i funzionari del ministero del Commercio, uno dei quali ha spiegato che gli oggetti arcobaleno “contraddicono la fede islamica, la morale pubblica e promuovono l’omosessualità prendendo di mira le giovani generazioni.” 

Il ministero del Commercio ha twittato separatamente che i suoi team stavano confiscando “prodotti che contengono simboli e segni che invitano alla deviazione e contraddicono il buon senso”. A dicembre, le autorità del vicino Qatar avevano annunciato di aver sequestrato dai negozi pop-it color arcobaleno e altri giocattoli perché recavano “slogan contrari ai valori islamici“.

 

Funzionario del ministero del Commercio mentre si appresta a sequestrare il giocattolo in questione

L’omosessualità vista come un tabù

In Arabia Saudita l’omosessualità è un tabù e – secondo quanto interpretato dal governo del Paese – la legge islamica punisce con la morte e la fustigazione i rapporti tra persone dello stesso sesso. Sebbene il regime musulmano sunnita dell’Arabia Saudita non abbia leggi sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, compreso il sesso omosessuale, sono severamente vietati.

Nel Paese per gli uomini è illegale anche ‘comportarsi come donne‘ e viceversa o indossare abiti femminili e viceversa, ed è vietato svolgere attività online che ledano “l’ordine pubblico, i valori religiosi, la morale pubblica e la privacy“.  Ad aprile le autorità saudite avevano chiesto alla Disney di tagliare i ‘riferimenti Lgbt’ dal film Marvel Doctor Strange nel multiverso della follia, ma l’azienda non accolse la richiesta e il film non venne proiettato nelle sale saudite.

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Nei vari negozi arabi sono stati sequestrati tutti i tipi di giocattoli che sollecitano l'omosessualità

"Contraddicono la fede islamica e promuovono l’omosessualità": la giustifica dei funzionari del ministero del Commercio

A ritirare gli articoli sono stati i funzionari del ministero del Commercio, uno dei quali ha spiegato che gli oggetti arcobaleno "contraddicono la fede islamica, la morale pubblica e promuovono l’omosessualità prendendo di mira le giovani generazioni."  Il ministero del Commercio ha twittato separatamente che i suoi team stavano confiscando "prodotti che contengono simboli e segni che invitano alla deviazione e contraddicono il buon senso". A dicembre, le autorità del vicino Qatar avevano annunciato di aver sequestrato dai negozi pop-it color arcobaleno e altri giocattoli perché recavano "slogan contrari ai valori islamici".  
Funzionario del ministero del Commercio mentre si appresta a sequestrare il giocattolo in questione

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In Arabia Saudita l’omosessualità è un tabù e – secondo quanto interpretato dal governo del Paese – la legge islamica punisce con la morte e la fustigazione i rapporti tra persone dello stesso sesso. Sebbene il regime musulmano sunnita dell'Arabia Saudita non abbia leggi sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere, i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, compreso il sesso omosessuale, sono severamente vietati. Nel Paese per gli uomini è illegale anche 'comportarsi come donne' e viceversa o indossare abiti femminili e viceversa, ed è vietato svolgere attività online che ledano "l'ordine pubblico, i valori religiosi, la morale pubblica e la privacy".  Ad aprile le autorità saudite avevano chiesto alla Disney di tagliare i 'riferimenti Lgbt' dal film Marvel Doctor Strange nel multiverso della follia, ma l’azienda non accolse la richiesta e il film non venne proiettato nelle sale saudite.
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