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Tutti i nomi di Babbo Natale in giro per il mondo. E se invece ci fosse una Mamma Natale?

Da Santa Claus a Nonno Gelo passando per San Nicola e i Folletti: gli appellativi rivelati nello studio della piattaforma online per l'apprendimento delle lingue

di EDOARDO MARTINI -
25 dicembre 2022
Babbo Natale sorpreso per tutti gli appellativi a lui assegnati

Babbo Natale sorpreso per tutti gli appellativi a lui assegnati

Che venga chiamato Babbo Natale, Santa Claus o Nonno Gelo poco importa. La figura del vecchietto con la barba, il cappello rosso bordato di candida pelliccia e le renne che porta i regali ai bambini di tutto il mondo, è una delle più famose al mondo. Ma se il posto del mitico personaggio vestito di rosso fosse occupato da Mamma Natale?

E se al posto di Babbo Natale ci fosse Mamma Natale?

Chi ha detto che Babbo Natale non possa essere donna?

Sicuramente lo scambio sarebbe un duro colpo per tutti i bambini che, fino ad un certa età, sono cresciuti con il mito del Babbo più generoso di sempre. Qualcuno però ci ha provato. Terry Hughes, con il suo film Mamma Natale del 1996, è stato il primo a minare i sogni dei bambini sostituendo Babbo Natale con Mamma Natale. Il film narra le vicende della Signora Natale, che a causa di un infortunio di suo marito, dovrà sostituire il coniuge nel compito di distribuire i regali ai bimbi di tutto il mondo a Natale. Poi ha tentato Luisa Staffieri, questa volta con un libro. Intitolato "Mamma Natale ovvero l'importanza di nascere donna", il volume (del 2012) racconta una storia a tema natalizio, con molta ironia ma anche con leggerezza, necessaria in questo caso per affrontare un argomento molto importante, quello della differenza di genere. Chi l’ha detto, in fondo, che Babbo Natale non possa essere sostituito da una donna? Le donne possono svolgere le attività solitamente svolte dagli uomini? Esiste una modalità maschile e una femminile di svolgere le stesse attività? Differenza di genere non vuol dire non poter fare le stesse cose, ma fare le stesse cose in modo diverso? A voi le risposte. Quello che è sicuramente certo è che il libro è un modo per riflettere in maniera divertente sull’importanza di fare ciò che ci piace, indipendentemente dal fatto che sia considerato da femmine o da maschi. Ma naturalmente è anche un libro per vivere la magia del Natale.

Tutti i nomi di Babbo Natale nel mondo. Fonte: Preply

I nomi di Babbo Natale in ogni angolo del mondo

Per il momento però lasciamo il compito di distribuzione dei regali al classico Babbo Natale. Ma in che mondo si chiama questa simpatica figura nel resto del mondo? La risposta ce la dà piattaforma online per l'apprendimento delle lingue, Preply, che ha identificato come i diversi paesi si riferiscono a Babbo Natale a seconda della loro lingua. Partiamo dalla classica figura del babbo. Babbo Natale è il nome italiano più utilizzato per questo personaggio e molte lingue e paesi in tutto il mondo hanno adottato lo stesso soprannome. In francese si traduce in Père Noël, nome utilizzato in Francia e in altri paesi francofoni come il Camerun e il Marocco. Anche il nome spagnolo Papá Noel si traduce direttamente come Babbo Natale ed è usato in Spagna e in gran parte del Sud America (ad esempio Argentina, Colombia, Paraguay, ecc.). Altro nome popolare è Nonno Gelo. Questo nome ha origine da una figura leggendaria della mitologia slava ed è comune nell’Europa sud-orientale, utilizzato da paesi come Croazia (Đed Mraz), Macedonia e Russia (Дед Мороз – Ded Moroz), Serbia (Деда Мраз – Deda Mraz) e Bielorussia (Дзед Мароз – Dzied Maroz). Il personaggio di Ded Moroz è accompagnato da sua nipote Снегурочка (Snegurochka, in russo “Fanciulla delle Nevi”), che lo rende l’unica versione di Babbo Natale ad avere un’aiutante donna! L'altro appellativo è quello di San Nicola. Questo santo è il patrono che divenne noto per i suoi atti di carità e per la generosa abitudine di fare regali. Si dice anche che abbia influenzato il personaggio moderno di Babbo Natale. Molti paesi europei usano una qualche forma di San Nicola per parlare di Babbo Natale, tra cui il Lussemburgo (Kleeschen), la Slovenia (Miklavž), l'Ungheria (Mikulás), la Svizzera (Samichlaus), l'Austria (St Nikolaus / Nikolo), la Repubblica Ceca (Svatý Mikuláš), la Polonia (Święty Mikołaj) e l'Ucraina Святий Миколай (Svyatyy Mykolay). Il nome "Santa Claus" invece, deriva dall’olandese Sinterklaas, originario dell’America e diventato popolare nel XIX secolo. Sinterklaas deriva da San Nicola e la sua festività cade il 5 dicembre nei Paesi Bassi e in Belgio, Sinterklaasavond (“serata di Sinterklaas”), durante la quale i regali vengono tradizionalmente scambiati. Oggi, per descrivere l’iconico personaggio natalizio, molti paesi in tutto il mondo usano Santa Claus (o la rispettiva variante di questo nome). Paesi di lingua inglese come Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito usano comunemente questo nome, insieme al più tradizionale Babbo Natale. Altri paesi che utilizzano Santa Claus includono: El Salvador (Santa), Cuba (Santa Cló), Porto Rico, Venezuela (Santa Clós), Filippine (Santa Klaus), Messico (Santo Clós), Thailandia ซานตาคลอส (Sāntākhlxs̄), Giappone サンタクロース (Santakurōsu) e Corea del Sud  산타 할아버지 (Santa hal-abeoji, let. ‘nonno Santa’).

I Folletti del Nord Europa

In Islanda i bambini hanno gli jólasveinar, personaggi tipici del folklore natalizio islandese: si tratta di 13 creature simili a folletti o a piccoli orchi vestiti secondo la tradizione contadina

Passiamo adesso ai paesi del Nord Europa. I paesi del Nord Europa hanno la loro mitologia e le loro tradizioni natalizie originarie dall’antica festa pagana di Yule, storicamente celebrata dai popoli germanici che un tempo occupavano l’Europa centrale e la Scandinavia. Per parlare del Natale e delle sue tradizioni correlate, parole simili a Yule sono ancora usate nelle lingue scandinave, così come in finlandese ed estone. In Finlandia, ad esempio, la figura di Babbo Natale si chiama joulupukki. Questo si traduce letteralmente in "Capra Yule" e si basa su antiche tradizioni pagane, ma al giorno d’oggi il termine è usato anche quando si parla del moderno Babbo Natale. Anche la Norvegia e la Svezia hanno i propri nomi per Babbo Natale, basati sul folklore nordico. Il nome norvegese Julenissen e il nome svedese Jultomte significano letteralmente "Folletto Yule" o "Gnomo Yule", ma sono usati ancora oggi per parlare della figura di Babbo Natale. I nomi Jõuluvana (usato in Estonia) e Julemanden (usato in Danimarca) invece significano approssimativamente "Vecchio Yule" e "L’Uomo Yule", che sono non molto diversi  dalla rappresentazione italiana di Babbo Natale. E se un Babbo Natale non vi basta il consiglio è di trasferirvi in Islanda dove ce ne sono ben tredici: i Jólasveinar o "Ragazzi Yule". La leggenda narra che i Jólasveinar visitino i bambini uno alla volta nelle tredici notti che precedono il giorno di Natale, lasciando un regalo per coloro che si comportano bene.