Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Bambina down, figlia di Luca Trapanese, offesa in spiaggia a Napoli: "Alba è malata e anche brutta"

di REMY MORANDI -
24 maggio 2022
Luca Trapanese e la piccola Alba lanciano un appello per salvare un ragazzo con la sindrome di Down bloccato a Kiev

Luca Trapanese e la piccola Alba lanciano un appello per salvare un ragazzo con la sindrome di Down bloccato a Kiev

Quello che è successo a Luca Trapanese e alla sua Alba è qualcosa di terribile. La piccola figlia dell'assessore al Welfare e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, una bambina down di 5 anni, ha ricevuto delle offese tremende in una spiaggia vicino Formia, nel Lazio. Una donna che era presente al mare avrebbe definito la piccola "malata e anche brutta". La denuncia è stata fatta sui social dallo stesso Luca Trapanese.

Luca Trapanese e la sua piccola Alba

Luca Trapanese ha raccontato quanto accaduto con un post su Instagram. "Qualche giorno fa ero al mare con Alba. Giocavamo alle giostre in spiaggia. Si è avvicinato un bimbo e senza minimi termini mi ha detto che secondo la sua mamma Alba è malata e anche brutta". Il padre è "rimasto di pietra" di fronte a quelle parole. "Non sapevo nemmeno cosa rispondere", dice ancora nel post su Instagram. "Mia figlia non è malata - è evidentemente costretto a spiegare Luca Trapanese - e la sua disabilità non la invalida dall'essere una bambina felice, oltre ad essere oggettivamente bella". "Quel bimbo, grazie alla sua mamma - prosegue Luca nel post su Instagram - rappresenta una parte della società ostile alla diversità, indifferente al dolore, incentrato sul raggiungimento di una perfezione che non esiste". Per Luca Trapanese "bisognerebbe iniziare a costruire una società nella quale i figli non vengano visti come una priorità o augurare che siano i primi e i migliori. Bisognerebbe iniziare a ragionare - prosegue il papà di Alba - sul bene comune, partire dall'idea che sono TUTTI figli nostri, nonostante le diversità, e che ognuno di loro ha diritto alla FELICITA' e non al primato di 'migliore'. Bisognerebbe costruire una società incentrata sull'idea del 'villaggio' dove le ricchezze, le gioie, i problemi, le difficoltà si condividono e i figli diventano di un'intera Comunità". "Certo è che posso rendere Alba la bambina più abile del mondo, le posso garantire le migliori terapiste, posso cercare per lei la scuola più preparata, ma se non sarà accolta dalla società come una persona e non come una handicappata il mio lavoro è stato del tutto inutile", conclude Luca Trapanese.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Luca Trapanese (@trapaluca)

Dopo l'episodio della spiaggia, fortunatamente, Luca Trapanese riceve un messaggio che lo rincuora. "Lunedì pomeriggio - scrive ancora il papà di Alba nel post su Instagram - mi arriva una foto di Alba con Arturo, un suo compagno di classe con questo messaggio: 'Grazie a te e ad Alba... lei riesce a sfiorargli le mani... e il cuore". Luca Trapanese, che fa parte del comitato scientifico di Luce!, ci ha raccontato in un'intervista le difficoltà di una società che fa di tutto per allontanare i bambini come Alba: "Nell'ipocrisia della nostra società io sono stato l'eroe - ha raccontato Luca Trapanese a Luce! - che ha salvato la bambina handicappata che nessuno voleva. Ma allora tutti i genitori sono eroi, perché io sono un genitore come qualsiasi altro. La difficoltà più grande che sto incontrando è quella di far capire alla gente che siamo una famiglia come tutte le altre. Viviamo una quotidianità fatta di nonni, zii, preoccupazioni, ansie e gioie esattamente come qualsiasi altra famiglia. Alla base di ogni famiglia c’è l’amore e io amo mia figlia e lei si sente amata ed accolta".