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Bambino autistico deriso dalle maestre, l'ingiustizia per Luca di dover cambiare scuola

di REMY MORANDI -
21 aprile 2022
Bambino autistico deriso dalle maestre a scuola

Bambino autistico deriso dalle maestre a scuola

È giusto che un bimbo di 6 anni sia costretto a cambiare scuola perché le insegnanti lo prendono in giro? È quello che Luca, il bambino autistico deriso dalle maestre a Roma, sarà costretto a fare: andare in un nuovo istituto scolastico. Lo ha annunciato, dopo aver accolto la decisione della mamma Lucia, il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso con un post su Facebook: "Oggi (mercoledì 20 aprile, ndr) ho ricevuto la mamma di Luca e le ho garantito il massimo impegno da parte del Ministero dell'Istruzione e mio personale affinché suo figlio possa andare in una nuova scuola il più presto possibile", ha scritto il sottosegretario sui social.

Luca, il bambino autistico deriso dalle maestre, è stato costretto a cambiare scuola (Foto di repertorio)

Luca, il bambino autistico deriso, e la necessità di tornare a scuola

La madre del bambino di 6 anni, dopo aver scoperto lo scorso 25 marzo che il figlio veniva preso di mira su una chat di WhatsApp dalle sue insegnanti che addirittura esultarono quando Luca prese il Covid, aveva già detto di aver paura a riportare il piccolo in quella scuola, ma aveva anche sottolineato che "Luca ha bisogno di andare a scuola". Ed è vero. Per questa vicenda, infatti, il bimbo non è più andato a scuola dallo scorso mese, e questa situazione, come ha dichiarato ancora la madre Lucia, era diventata insostenibile per lui: "Luca sta peggiorando, è sempre più nervoso. A prescindere dalla mia presenza, ha bisogno di frequentare i suoi pari". Per questo inizialmente la mamma di Luca si era appellata alle istituzioni affinché fosse trovata al più presto "una scuola che lo possa accogliere con amore". E per questo ora la mamma ha deciso di mandarlo in un altro istituto, nel quale Luca entrerà - così riporta Repubblica la prossima settimana. "Purtroppo - spiega la madre Lucia - i tempi di allontanamento delle docenti sarebbero stati probabilmente biblici" e "lui, senza andare a scuola, stava regredendo".

Perché le maestre della scuola non sono state allontanate?

La decisione di Lucia, di mandare suo figlio in un'altra scuola, era inevitabile. Luca non poteva più stare a casa, un bambino di 6 anni deve stare in aula insieme ai suoi compagnetti. E per questo la scelta di Lucia è difficilmente biasimabile. Ma quello su cui si dovrebbe riflettere è: perché un bimbo di 6 anni è costretto a riniziare una nuova vita scolastica, a rifarsi nuovi amichetti, a ripartire da capo, dopo tutto quello che ha passato? Perché è Luca a doversi allontanare dalla sua scuola e non quelle maestre che lo hanno deriso? Nei loro confronti, come ha fatto sapere ancora il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso, è scattata "un'inchiesta della magistratura e contestualmente anche un'inchiesta interna del ministero dell'Istruzione", affidata quest'ultima all'Ufficio scolastico regionale. Una decina di giorni fa, poi, la mamma di Luca ha presentato una denuncia ai carabinieri di Roma. Tanto è stato fatto, eppure è Luca a doversi allontanare dalla sua scuola. È giusto?

La decisione della mamma di fargli cambiare scuola

La madre di Luca ha fatto sapere che suo figlio cambierà scuola nell'incontro di mercoledì 20 aprile al ministero dell'Istruzione con il sottosegretario Sasso e il direttore generale dell'ufficio scolastico della Regione Lazio Rocco Pinneri. A quell'incontro c'era anche 'La battaglia di Andrea', l'associazione che si occupa delle tutele delle persone disabili e che per prima ha denunciato quanto accaduto al piccolo Luca. Al termine dell'incontro, la madre di Luca ha dichiarato: "Il primo passo è fatto, mio figlio non poteva rimanere né in quella classe con quelle maestre né in quell'istituto dove finora non sono mai state considerate le mie contestazioni". Ha espresso soddisfazione al termine dell'incontro anche Asia Maraucci, presidente dell'associazione 'La battaglia di Andrea': "Siamo felici di questo primissimo risultato e sottolineo primissimo perché adesso la magistratura e gli ispettori del ministero dell'Istruzione dovranno fare il resto. Per noi oggi, in primissima battuta, era fondamentale che il piccolo Luca ritornasse a scuola, e ci siamo riusciti".

Luca, la vicenda del bambino autistico deriso dalle maestre a Roma

La vicenda di Luca, il bambino autistico deriso dalla maestre, è salita alla ribalta nei primi giorni di aprile. L'associazione 'La battaglia di Andrea' denunciò che in una scuola primaria a Roma un bimbo di 6 anni era stato preso in giro dalle maestre in una chat di gruppo su WhatsApp creata apposta per parlar male di lui. Contro il piccolo erano stati scritti insulti, offese e messaggi pesanti da alcune insegnanti di ruolo e di sostegno del bimbo di 6 anni. Le insegnanti esultarono e gioirono - ha denunciato l'associazione - quando Luca fu costretto a rimanere a casa dopo essere stato contagiato dal Covid-19. Fu Lucia, la mamma del bambino, dopo essere stata informata da un'operatrice educativa per l'autonomia della scuola, a rivolgersi all'associazione 'La battaglia di Andrea' per denunciare l'accaduto. Quando vide per la prima volta quei messaggi la mamma di Luca disse all'associazione di essere rimasta sotto shock: "Mi fece leggere questi messaggi, rimasi sconvolta e incredula. Mi sono recata subito a scuola per chiedere informazioni, ma l'insegnante di sostegno si è rifiutata di rispondermi".