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Home » Attualità » “Nessun bambino dovrebbe affrontare la fame”: la lettera di Zayn Malik al premier britannico

“Nessun bambino dovrebbe affrontare la fame”: la lettera di Zayn Malik al premier britannico

L'ex One Direction ha chiesto di estendere il pasto gratuito nelle mense scolastiche. Un problema che già aveva affrontato sulla sua pelle

Edoardo Martini
11 Novembre 2022
Zayn Malin, l'ex cantante degli One Direction

Zayn Malin, l'ex cantante degli One Direction

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Un pasto scolastico gratuito per i bambini provenienti da famiglie con difficoltà economiche. È questa la richiesta avanzata nella lettera di Zayn Malik, ex One Direction, a Rishi Sunak, primo ministro del Regno Unito salito in carica dopo le dimissioni di Liz Truss. Il cantante, ambasciatore della Food Foundation e uno dei principali attivisti della campagna Feed the Future, è diventato un testimonial britannico per una maggiore inclusione dei bambini in difficoltà, unendosi al calciatore del Manchester United Marcus Rashford, al cantante Ed Sheeran e allo chef Jamie Olivier.

 

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Un post condiviso da Zayn Malik (@zayn)

“Nessuno bambino dovrebbe subire il trauma della fame e della povertà”

Secondo la Food Foundation, circa 800mila bambini in Inghilterra vivono in condizioni di povertà. “Nessun bambino dovrebbe subire lo stigma e il trauma della fame e della povertà“. Nella sua lettera a Rishi Sunak, in sostanza, Malik chiede che il pasto gratuito alla mensa scolastica venga esteso anche ai giovani di famiglie che percepiscono l’Universal Credit, che consiste in un sussidio mensile a tutti quei cittadini che non hanno uno stipendio sufficiente al loro sostentamento, con figli a carico e spese ingenti legate alla casa. Spesso viene considerato un omologo del reddito di cittadinanza italiano, ma secondo molti economisti si tratta di due tipologie differenti di sussidio.

Questa la lettera di Zayn Malik al premier britannico:

“Le scrivo per condividere la mia preoccupazione per le difficoltà che i bambini stanno vivendo a causa della crisi del costo della vita e per chiedere il suo aiuto per garantire che nessun bambino che vive in povertà perda un pasto caldo e nutriente a scuola, soprattutto perché potrebbe essere l’unico pasto caldo che ricevono in tutto il giorno. Siamo tutti consapevoli che le difficoltà che le famiglie devono affrontare in questo momento siano profondamente gravi. Quattro milioni di bambini vivono in nuclei familiari che hanno sperimentato la povertà alimentare nel settembre 2022. Inoltre, 800.000 bambini in Inghilterra perdono un pasto scolastico gratuito anche se vivono in povertà. Questi bambini soffrono di mancanza di concentrazione, alcuni addirittura sono costretti a rubare il cibo dalle mense, perché sono tanto affamati ma non possono permettersi di comprare il pranzo.”

E ancora:

“La mia speranza è che, scrivendo questa lettera, possiamo tutti garantire che nessun bambino debba mai più sperimentare questa fame e questo stigma poiché la mia esperienza non è l’unica; è una lotta che molti bambini in Inghilterra stanno purtroppo affrontando in questo momento. Secondo me, estendere l’attuale soglia e dare pasti scolastici gratuiti ai bambini delle famiglie con Credito Universale sarebbe il modo migliore per raggiungere coloro che ne hanno più bisogno.
Come Primo Ministro, ha il potere di cambiare tutto questo. Per favore, agisca in buona coscienza e si impegni il 17 novembre a dare a tutti i bambini che vivono in povertà un pasto scolastico gratuito. I bambini che soffrono la fame non dovrebbero dipendere da una questione politica o da un’ideologia”.

Un messaggio che parla anche al bambino Malik che, come spesso ha confessato, ha vissuto in condizioni di indigenza con la sua famiglia a Bradford, facendo affidamento esclusivamente sui pasti scolastici gratuiti. La lettera è stata commentata anche dalla direttrice esecutiva della Food Foundation, Anna Taylor: “Le sue stesse esperienze da bambino combaciano con molti giovani in Gran Bretagna oggi le cui voci rimangono inascoltate”.

Il riferimento al 17 novembre nella lettera di Zayn Malik al premier britannico riguarda la data in cui il governo renderà pubblica la nuova Legge Finanziaria, inizialmente fissata al 31 ottobre ma rinviata su volontà del ministro dell’Economia Jeremy Hunt.

Il premier britannico Rishi Sunak

Chi ha il diritto ai pasti scolastici gratuiti in Inghilterra?

Circa 1,9 milioni di bambini in Inghilterra hanno diritto ai pasti scolastici gratuiti, il 22,5% di tutti gli alunni secondo il governo. Tutti gli alunni della scuola materna hanno accesso a questo diritto, ma i bambini dal terzo anno di età in poi devono vivere in una famiglia con un reddito annuale, al netto delle imposte e senza pagamenti di assistenza, non superiore a 7.400 sterline. In Irlanda del Nord, la soglia è di 14.000 sterline mentre la Scozia e il Galles si sono recentemente impegnati a offrire pasti scolastici gratuiti a tutti gli alunni della scuola primaria.

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  • Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice, ha vissuto in Ungheria, in Germania e negli Stati Uniti, prima di raggiungere Milano e lì restare. Il suo romanzo “La guerra di H”, un romanzo fortemente ispirato a fatti realmente accaduti.

L’autrice indaga in maniera del tutto nuova e appassionante un momento drammatico, decisivo della storia del nostro continente: la Seconda guerra mondiale. A raccontare l’ascesa e la disfatta del Nazismo è stavolta la voce di un bambino tedesco, che riporta con semplicità e veracità le molte sofferenze patite dal suo popolo durante il conflitto scatenato da Hitler, focalizzando l’attenzione del lettore sul drammatico paradigma che accomuna chiunque si trovi a vivere sulla propria pelle una guerra: la sofferenza. Pagine toccanti, le sue, tanto più intense perché impregnate di fatti reali, emozioni provate e sentite dai protagonisti e condivise da quanti, tuttora, si trovano coinvolti in un conflitto armato. La memoria collettiva è uno strumento potente per non commettere gli stessi errori. 

"Imparai poco alla volta – scrive il piccolo Heinrich Stein, protagonista del romanzo – che nel nostro strano Paese la verità aveva più volti con infinite sfumature”.

👉Perché una storia così e perché ora?
“Ho incontrato il protagonista di questa mia storia molto tempo fa, addirittura negli anni ’50, ossia in un’epoca che portava ancora gli strascichi della guerra. Diventammo amici, parlammo di Hitler e della miseria della Germania. Poco per volta, via via che ci incontravamo, lui aggiungeva ricordi, dettagli, confessioni. Per anni ho portato dentro di me la testimonianza di questa storia che si arricchiva sempre più di dettagli. Molte volte avrei voluto scriverla, magari a quattro mani con il mio amico, ma lui non se la sentiva. Io stessa esitavo ad affrontare questa storia che racconta una famiglia tedesca in forte sofferenza in una Germania ferita e umiliata. La gente ha etichettato tutto il popolo tedesco durante il nazismo come crudele per antonomasia. Non si pensa mai a quanto la gente comune abbia sofferto, alla fame e al freddo che anche il popolo tedesco ha patito”.

✍ Caterina Ceccuti

#lucenews #giornodellamemoria #27gennaio
  • È dalla sua camera con vista affacciata sull’Arno che Ornella Vanoni accetta di raccontare un po’ di sé ai lettori di Luce!, in attesa di esibirsi, sabato 28 gennaio sul palco della Tuscany Hall di Firenze, dov’è in programma una nuova tappa della nuova tournée Le Donne e la Musica. Un ritorno atteso per Ornella Vanoni, che in questo tour è accompagnata da un quintetto di sole donne.

Innanzitutto come sta, signora Vanoni?
“Stanca, sono partita due mesi dopo l’intervento al femore che mi sono rotto cadendo per una buca proprio davanti a casa mia. Ma l’incidente non mi ha impedito di intraprendere un progetto inaspettato che, sin da subito, mi è stato molto a cuore. Non ho perso la volontà di andare avanti. Anche se il tempo per prepararlo e provare è stato pochissimo. E poi sono molto dispiaciuta“.

Per cosa?
“La morte dell’orso Juan Carrito, travolto e ucciso da un’auto cercava bacche e miele: la mia carissima amica Dacia (Maraini, ndr) l’altro giorno ha scritto una cosa molto bella dedicata a lui. Dovrò scrollarmi di dosso la malinconia e ricaricarmi in vista del concerto“.

Con lei sul palco ci sarà una jazz band al femminile con Sade Mangiaracina al pianoforte, Eleonora Strino alla chitarra, Federica Michisanti al contrabbasso, Laura Klain alla batteria e Leila Shirvani. Perché questa scelta?
“Perché sono tutte bravissime, professioniste davvero eccezionali. Non è una decisione presa sulla spinta di tematiche legate al genere o alle quote rosa, ma nata grazie a Paolo Fresu, amico e trombettista fantastico del quale sono innamorata da sempre. Tempo fa, durante una chiacchierata, Paolo mi raccontò che al festival jazz di Berchidda erano andate in scena tante musiciste bravissime. E allora ho pensato: ’Se sono così brave perché non fare un gruppo di donne? Certo, non l’ha fatto mai nessuno. Bene, ora lo faccio io“.

Il fatto che siano tutte donne è un valore aggiunto?
“In realtà per me conta il talento, ma sono felice della scelta: è bellissimo sentire suonare queste artiste, vederle sul palco intorno a me mi emoziona“.

L
  • Devanshi Sanghvi è una bambina di otto anni che sarebbe potuta crescere e studiare per gestire l’attività di diamanti multimilionaria appartenente alla sua facoltosissima famiglia, con un patrimonio stimato di 60 milioni di dollari.

Ma la piccola ha scelto di farsi suora, vivendo così una vita spartana, vestita con sari bianchi, a piedi nudi e andando di porta in porta a chiedere l’elemosina. Si è unita ai “diksha” alla presenza di anziani monaci giainisti. La bimba è arrivata alla cerimonia ingioiellata e vestita di sete pregiate. Sulla sua testa poggiava una corona tempestata di diamanti. Dopo la cerimonia, a cui hanno partecipato migliaia di persone, è rimasta in piedi con altre suore, vestita con un sari bianco che le copriva anche la testa rasata. Nelle fotografie, la si vede con in mano una scopa che ora dovrà usare per spazzare via gli insetti dal suo cammino per evitare di calpestarli accidentalmente.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #india #DevanshiSanghvi
  • Settanta giorni trascorsi in un mondo completamente bianco, la capitana dell’esercito britannico Harpreet Chandi, che già lo scorso anno si era distinta per un’impresa tra i ghiacci, è una fisioterapista che lavora in un’unità di riabilitazione regionale nel Buckinghamshire, fornendo supporto a soldati e ufficiali feriti. 

Ha dimostrato che i record sono fatti per essere battuti e, soprattutto, i limiti personali superabili grazie alla forza di volontà e alla preparazione. E ora è diventata una vera leggenda vivente, battendo il record del mondo femminile per la più lunga spedizione polare – sola e senza assistenza – della storia.

Il 9 gennaio scorso, 57esimo giorno del viaggio che era cominciato lo scorso 14 novembre, la 34enne inglese ha raggiunto il centro del Polo Sud dopo aver percorso circa 1100 chilometri. Quando è arrivata a destinazione nel bel mezzo della calotta polare era felice, pura e semplice gioia di aver raggiunto l’agognato traguardo: “Il Polo Sud è davvero un posto incredibile dove stare. Non mi sono fermata molto a lungo perché ho ancora un lungo viaggio da fare. È stato davvero difficile arrivare qui, sciando tra le 13 e le 15 ore al giorno con una media di 5 ore di sonno”.

Di Irene Carlotta Cicora ✍

#lucenews #lucelanazione #polosud #HarpreetChandi #polarpreet
Un pasto scolastico gratuito per i bambini provenienti da famiglie con difficoltà economiche. È questa la richiesta avanzata nella lettera di Zayn Malik, ex One Direction, a Rishi Sunak, primo ministro del Regno Unito salito in carica dopo le dimissioni di Liz Truss. Il cantante, ambasciatore della Food Foundation e uno dei principali attivisti della campagna Feed the Future, è diventato un testimonial britannico per una maggiore inclusione dei bambini in difficoltà, unendosi al calciatore del Manchester United Marcus Rashford, al cantante Ed Sheeran e allo chef Jamie Olivier.
 
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Un post condiviso da Zayn Malik (@zayn)

"Nessuno bambino dovrebbe subire il trauma della fame e della povertà"

Secondo la Food Foundation, circa 800mila bambini in Inghilterra vivono in condizioni di povertà. "Nessun bambino dovrebbe subire lo stigma e il trauma della fame e della povertà". Nella sua lettera a Rishi Sunak, in sostanza, Malik chiede che il pasto gratuito alla mensa scolastica venga esteso anche ai giovani di famiglie che percepiscono l’Universal Credit, che consiste in un sussidio mensile a tutti quei cittadini che non hanno uno stipendio sufficiente al loro sostentamento, con figli a carico e spese ingenti legate alla casa. Spesso viene considerato un omologo del reddito di cittadinanza italiano, ma secondo molti economisti si tratta di due tipologie differenti di sussidio. Questa la lettera di Zayn Malik al premier britannico:
"Le scrivo per condividere la mia preoccupazione per le difficoltà che i bambini stanno vivendo a causa della crisi del costo della vita e per chiedere il suo aiuto per garantire che nessun bambino che vive in povertà perda un pasto caldo e nutriente a scuola, soprattutto perché potrebbe essere l’unico pasto caldo che ricevono in tutto il giorno. Siamo tutti consapevoli che le difficoltà che le famiglie devono affrontare in questo momento siano profondamente gravi. Quattro milioni di bambini vivono in nuclei familiari che hanno sperimentato la povertà alimentare nel settembre 2022. Inoltre, 800.000 bambini in Inghilterra perdono un pasto scolastico gratuito anche se vivono in povertà. Questi bambini soffrono di mancanza di concentrazione, alcuni addirittura sono costretti a rubare il cibo dalle mense, perché sono tanto affamati ma non possono permettersi di comprare il pranzo."
E ancora:
"La mia speranza è che, scrivendo questa lettera, possiamo tutti garantire che nessun bambino debba mai più sperimentare questa fame e questo stigma poiché la mia esperienza non è l’unica; è una lotta che molti bambini in Inghilterra stanno purtroppo affrontando in questo momento. Secondo me, estendere l’attuale soglia e dare pasti scolastici gratuiti ai bambini delle famiglie con Credito Universale sarebbe il modo migliore per raggiungere coloro che ne hanno più bisogno. Come Primo Ministro, ha il potere di cambiare tutto questo. Per favore, agisca in buona coscienza e si impegni il 17 novembre a dare a tutti i bambini che vivono in povertà un pasto scolastico gratuito. I bambini che soffrono la fame non dovrebbero dipendere da una questione politica o da un’ideologia”.
Un messaggio che parla anche al bambino Malik che, come spesso ha confessato, ha vissuto in condizioni di indigenza con la sua famiglia a Bradford, facendo affidamento esclusivamente sui pasti scolastici gratuiti. La lettera è stata commentata anche dalla direttrice esecutiva della Food Foundation, Anna Taylor: "Le sue stesse esperienze da bambino combaciano con molti giovani in Gran Bretagna oggi le cui voci rimangono inascoltate". Il riferimento al 17 novembre nella lettera di Zayn Malik al premier britannico riguarda la data in cui il governo renderà pubblica la nuova Legge Finanziaria, inizialmente fissata al 31 ottobre ma rinviata su volontà del ministro dell’Economia Jeremy Hunt.
Il premier britannico Rishi Sunak

Chi ha il diritto ai pasti scolastici gratuiti in Inghilterra?

Circa 1,9 milioni di bambini in Inghilterra hanno diritto ai pasti scolastici gratuiti, il 22,5% di tutti gli alunni secondo il governo. Tutti gli alunni della scuola materna hanno accesso a questo diritto, ma i bambini dal terzo anno di età in poi devono vivere in una famiglia con un reddito annuale, al netto delle imposte e senza pagamenti di assistenza, non superiore a 7.400 sterline. In Irlanda del Nord, la soglia è di 14.000 sterline mentre la Scozia e il Galles si sono recentemente impegnati a offrire pasti scolastici gratuiti a tutti gli alunni della scuola primaria.

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