Alessandro Baricco si è sottoposto ad un secondo trapianto di midollo per la leucemia. La malattia, annunciata a inizio 2022 ma risalente al 2021, si è ripresentata e ha costretto lo scrittore 65enne ad un nuovo intervento.
“Lo soooo. Non si usano i social così, ma bisogna avere pazienza con me, ultimamente ho avuto tempi complicati – annuncia dai suoi profili -. Ho di nuovo una notizia da dare”.
Baricco: “Ho subito un secondo trapianto”
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“Due giorni fa sono stato dimesso dall’Ospedale San Raffaele di Milano dove nel reparto del Prof. Ciceri ho sostenuto un secondo trapianto del midollo (la malattia si era rifatta viva, ho dovuto farlo). Dicono i medici (l’equipe del Dott. Peccatori, tutti serenamente bravissimi) che è andata bene e che le mie condizioni sono buone”.
“Quel che so io è che sono stati 41 giorni duri – continua l’autore di “oceano Mare” – ma ora è tutto fantastico. Ce l’ho fatta anche perché la mia compagna Gloria è una donna incredibile, la mia famiglia è fatta di gente tostissima e i miei amici non mi hanno mai lasciato solo. Oh, come vi ringrazio tutti quanti.
Adesso mi rimetto in piedi guardando alberi secolari, che, come mi hanno insegnato Coccia e Mancuso, sanno vivere meglio di noi. La mia agenda dice che tornerò in pubblico il 29 ottobre 2023 al Teatro alla Scala dove farò la voce recitante in un concerto delle mitiche sorelle Labèque (che gioia, amiche mie). Nel frattempo, tutto mi meraviglierà. Un grande abbraccio”, conclude nel post.
La scoperta della leucemia e l’annuncio social
Anche a gennaio dello scorso anno lo scrittore torinese, drammaturgo, sceneggiatore, autore televisivo e fondatore della Scuola Holden, dedicata alla formazione di giovani professionisti dello storytelling e arti performative, aveva annunciato sempre dalle piattaforme social la sua malattia: “Ehm, c’è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente. Non è un granché vi avverto.
Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica. Quando hai una malattia del genere – raccontava – la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni”.
L’intellettuale si era quindi sottoposto all’operazione con le staminali donate dalla sorella Enrica, “donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura”, aveva commentato lui stesso nel post. Baricco non si era quindi abbattuto di fronte al terribile male, dimostrando un animo saldo e ben presente a se stesso: “la vedo bene”, diceva.
Nel settembre del 2022, al suo ritorno sul palco al Festivaletteratura di Mantova, erano stati tanti e interminabili gli applausi per Alessandro Baricco che incontrava nuovamente il pubblico in Italia, dopo la prima operazione. “Giro una parte degli applausi ai miei medici” disse in quell’occasione.
E anche in questo caso sono tanti i fan che lo sostengono sotto il post, con commenti del tipo: “Non saprei spiegarle l’importanza che il suo lavoro ha avuto e ha ancora oggi per me. Posso solo esprimerle tutta la mia gioia per la forza che traspare dalle sue parole e augurarle una convalescenza serena, nella speranza di ascoltarla di nuovo presto dal vivo” o “I tuoi libri e le tue trasmissioni mi hanno cambiato la vita. Un abbraccio pieno di gratitudine”.
Cos’è la leucemia mielomonocitica cronica
La leucemia mielomonocitica cronica, che ha colpito ben due volte lo scrittore, è una malattia che si sviluppa nel midollo osseo ed è caratterizzata dall’aumento di una specifica popolazione di globuli bianchi, i monociti.
Di solito si presenta in età avanzata, in una forma displatica, ovvero in cui prevalgono anemia e neutropenia, oppure in forma proliferativa, ovvero con un elevato numero di globuli bianchi. L’unico trattamento per curare la malattia è il trapianto allogenico di cellule staminali. Secondo gli esperti, la cura potrebbe essere rischiosa nel paziente, in particolare nel caso in cui abbia un’età molto avanzata.
Per Baricco, invece, l’intervento come visto è stato possibile già due volte, scongiurando che debbano essercene altre.