Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » La grinta di Beatrice Tassone: “Anche io voglio un posto nella società”

La grinta di Beatrice Tassone: “Anche io voglio un posto nella società”

Cologno Monzese. Ha 18 anni, è albina, ipovedente e autistica, ed è stata assunta da Coop Lombardia per il team PizzAut. "Rinuncio all’indennità: la disabilità non è sempre e solo un ostacolo"

Barbara Calderola
13 Marzo 2023
Beatrice Tassone

Beatrice Tassone, 18 anni, albina, autistica e ipovedente

Share on FacebookShare on Twitter

“Questa è la vicenda di un’adolescente che sfata tutti i i luoghi comuni sulla sua generazione” dice il direttore del personale di Coop Lombardia, Luca Rizzardi. La ragazza a cui fa riferimento è albina, autistica, ha 18 anni e non ha mai smesso di lottare per il sogno più grande: l’autonomia. Nonostante sia ipovedente Beatrice Tassone, studentessa di Cologno Monzese, hinterland milanese, disegna con un tratto che lascia di stucco, ha realizzato un fumetto che racconta la sua storia e oggi rinuncia alla pensione per lavorare. Prima autistica a entrare nel marchio della grande distribuzione, è stata infatti assunta da Coop e andrà in distaccamento a PizzAut, la pizzeria fondata a Cassina de’ Pecchi da Nico Acampora per dare una chance a tanti ragazzi come lei.

La catena di supermercati è sponsor del progetto di inclusione sin dall’inizio. “L’investimento su Beatrice ha un valore che si aggiunge alla collaborazione con il ristorante che va avanti da anni”, spiega Rizzardi. Per la mamma di Tassone, Tiziana, “è il traguardo che speravo per mia figlia da quando è nata. Era cieca e ora ha recuperato il tanto che basta per permetterle di coltivare i suoi talenti. E adesso potrà mettersi in gioco come tutti gli altri“.

Beatrice Tassone
Beatrice lavorerà a PizzAut

Un’altra vittoria sul pregiudizio, Beatrice?
“Decisamente. Non è facile essere speciali. Io poi sono ‘combo’, convivo con due diversità: la battaglia è stata doppia in tutti i sensi, da sempre”.

Come è nata l’idea del manga sull’autismo?
“Proprio per raccontare il nostro mondo agli altri, al di là delle dicerie. Abbiamo un modo di vivere la realtà diverso. Volevo metterlo alla portata di tutti. La disabilità non è sempre e solo un ostacolo”.

Sta studiando ristorazione all’Aut Academy?
“Sto facendo il corso per essere all’altezza del compito. Adoro il lavoro di sala, credo sia la mia strada come l’altra passione che ho scoperto fra i banchi: la ‘latte-art’, i cappuccini con il disegno”.

Presto sarà indipendente.
“Sì ed è l’obiettivo più importante. Lo farò grazie a una delle mie passioni, il Giappone dei manga, e anche questo dice molto. Bisogna credere in se stessi, non è retorica”.

Beatrice Tassone
Beatrice Tassone ha realizzato un manga sull’autismo e a settembre andrà in Giappone

Mamma Tiziana è sempre al suo fianco.
“Sì. Senza di lei non ce l’avrei fatta. Mi ha aiutata a gettare un ponte verso il mondo”.

E ora rinuncia all’assegno di accompagnamento per guadagnarsi lo stipendio.
“Volevo la mia opportunità. Il lavoro non è solo una busta paga a fine mese, è dignità. È la possibilità di realizzarsi. Anch’io voglio far la mia parte e avere un posto nella società. Desidero rendermi utile più di ogni altra cosa”.

A settembre volerà nel Sol Levante?
“Sì, finalmente. Vedrò il Giappone, un paese che adoro e che mi ha aperto le porte di questa nuova vita”.

Potrebbe interessarti anche

Gianina Marin mette a paragone con un post su Instagram com'è oggi e com'era ai tempi della malattia
Sport

Gianina Marin: “Ero anoressica, ora vado a Miss Universo”

23 Marzo 2023
Attivista russo in piazza con un cartello "Abbracciatemi se siete contro la guerra" (La Stampa)
Lifestyle

Russia, “abbracciatemi se siete contro la guerra”

21 Marzo 2023
Bologna, il laboratorio sartoriale "Gomito a Gomito (Foto di Alessandro Ruggeri)
Lifestyle

Joy, detenuta a Bologna: dopo 4 anni può riascoltare la voce del fratello

24 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
"Questa è la vicenda di un'adolescente che sfata tutti i i luoghi comuni sulla sua generazione" dice il direttore del personale di Coop Lombardia, Luca Rizzardi. La ragazza a cui fa riferimento è albina, autistica, ha 18 anni e non ha mai smesso di lottare per il sogno più grande: l’autonomia. Nonostante sia ipovedente Beatrice Tassone, studentessa di Cologno Monzese, hinterland milanese, disegna con un tratto che lascia di stucco, ha realizzato un fumetto che racconta la sua storia e oggi rinuncia alla pensione per lavorare. Prima autistica a entrare nel marchio della grande distribuzione, è stata infatti assunta da Coop e andrà in distaccamento a PizzAut, la pizzeria fondata a Cassina de’ Pecchi da Nico Acampora per dare una chance a tanti ragazzi come lei. La catena di supermercati è sponsor del progetto di inclusione sin dall’inizio. "L’investimento su Beatrice ha un valore che si aggiunge alla collaborazione con il ristorante che va avanti da anni", spiega Rizzardi. Per la mamma di Tassone, Tiziana, "è il traguardo che speravo per mia figlia da quando è nata. Era cieca e ora ha recuperato il tanto che basta per permetterle di coltivare i suoi talenti. E adesso potrà mettersi in gioco come tutti gli altri".
Beatrice Tassone
Beatrice lavorerà a PizzAut
Un'altra vittoria sul pregiudizio, Beatrice? "Decisamente. Non è facile essere speciali. Io poi sono ‘combo’, convivo con due diversità: la battaglia è stata doppia in tutti i sensi, da sempre". Come è nata l’idea del manga sull’autismo? "Proprio per raccontare il nostro mondo agli altri, al di là delle dicerie. Abbiamo un modo di vivere la realtà diverso. Volevo metterlo alla portata di tutti. La disabilità non è sempre e solo un ostacolo". Sta studiando ristorazione all'Aut Academy? "Sto facendo il corso per essere all’altezza del compito. Adoro il lavoro di sala, credo sia la mia strada come l’altra passione che ho scoperto fra i banchi: la ‘latte-art’, i cappuccini con il disegno". Presto sarà indipendente. "Sì ed è l’obiettivo più importante. Lo farò grazie a una delle mie passioni, il Giappone dei manga, e anche questo dice molto. Bisogna credere in se stessi, non è retorica".
Beatrice Tassone
Beatrice Tassone ha realizzato un manga sull'autismo e a settembre andrà in Giappone
Mamma Tiziana è sempre al suo fianco. "Sì. Senza di lei non ce l’avrei fatta. Mi ha aiutata a gettare un ponte verso il mondo". E ora rinuncia all'assegno di accompagnamento per guadagnarsi lo stipendio. "Volevo la mia opportunità. Il lavoro non è solo una busta paga a fine mese, è dignità. È la possibilità di realizzarsi. Anch’io voglio far la mia parte e avere un posto nella società. Desidero rendermi utile più di ogni altra cosa". A settembre volerà nel Sol Levante? "Sì, finalmente. Vedrò il Giappone, un paese che adoro e che mi ha aperto le porte di questa nuova vita".
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto