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Bimbo morto per soffocamento, l'esperta: "Fondamentale una rete di supporto attorno a chi accudisce"

L'ostetrica Alessandro Bellasio sul caso di Roma: "L’American Academy of Pediatrics raccomanda per il sonno del neonato un ambiente sicuro, al fine di ridurre i pericoli"

23 gennaio 2023
Donne e l’esperienza del parto: il 60% dichiara di aver subito violenza ostetrica

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“È fortemente raccomandato, nei primi giorni, mettere il neonato in culla subito dopo l’allattamento”. Così Alessandra Bellasio, ostetrica e divulgatrice sanitaria su UniMamma.it, interviene sul tragico evento di morte neonatale per soffocamento avvenuto a Roma. Nei giorni scorsi, infatti, una trentenne, a tre giorni dal parto, si è addormentata mentre allattava e il figlio è morto soffocato tra le sue braccia. Il fatto è accaduto nel reparto di ginecologia dell’ospedale Pertini di Roma. Ed è stata proprio un’infermiera a notare il corpicino del neonato inerme ancora stretto alla madre che si sarebbe addormentata subito dopo averlo allattato.
Alessandra Bellasio, ostetrica, consulente professionale in allattamento certificata IBCLC, insegnante di manovre di disostruzione pediatrica

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“L’American Academy of Pediatrics, a questo proposito, raccomanda per il sonno del neonato un ambiente sicuro, al fine di ridurre i pericoli” spiega l’ostetrica di UniMamma.it. Nello specifico, attraverso le raccomandazioni del 2022, consiglia: il coricamento in posizione supina, l'uso di una superficie di riposo solida e non inclinata, la condivisione della stanza ma non del letto, di evitare il surriscaldamento e l’utilizzo di lenzuola morbide che potrebbero ostruire le vie respiratorie. “È dunque consigliabile, idealmente per i primi sei mesi, che i neonati dormano nella stanza dei genitori, vicino al loro letto, ma su una superficie separata e adeguata all’età e alle dimensioni del piccolo” prosegue l’esperta. E puntualizza: “Bisogna considerare che l’ente americano si è espresso come rispettoso della necessità o della scelta genitoriale di condividere il letto con il bambino, tuttavia, sulla base dei dati disponibili, non raccomanda questa pratica in nessuna circostanza”. Come nella situazione verificatasi a Roma, la condivisione del letto può avvenire involontariamente se i genitori si addormentano mentre alimentano il bambino, o in momenti di particolare stanchezza. “Soprattutto nei bambini di età inferiore a quattro mesi è, dunque, fondamentale che i genitori siano particolarmente vigili per evitare colpi di sonno” dice ancora Bellasio che a questo proposito ribadisce l’importanza fondamentale “di una rete di supporto attorno a chi accudisce un neonato, dal momento che, in una fase così delicata, la stanchezza può prendere il sopravvento in ogni momento”.
Tragedia a Roma: neomamma si addormenta mentre allatta (Ansa)

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Infatti, sul caso di Roma è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo con la richiesta di esame autoptico sul corpicino. Al momento il procedimento è contro ignoti ma gli inquirenti vogliono verificare se ci siano state carenze nell'assistenza della madre che nell'inchiesta si è qualificata come parte offesa. La polizia ha sequestrato la cartella clinica e il personale in servizio è stato identificato. In un’intervista al “Messaggero” il padre del bimbo accusa: “Abbiamo letto sul web i commenti di tante donne che hanno lamentato di essere state lasciate sole dopo aver partorito al Pertini. Tutte stremate dal parto. E tutte impossibilitate a prendersi cura come si dovrebbe di un neonato”. Secondo la versione rilasciata dall’uomo, la donna avrebbe trascorso 17 ore di travaglio prima di partorire. E subito dopo il parto le avrebbero portato il piccolino per l’allattamento. “E hanno anche preteso che gli cambiasse il pannolino da sola. Ma lei non si reggeva in piedi” dice ancora l’uomo. La donna avrebbe chiesto di portare il piccolo al nido per qualche ora per riposare un po’. Ma la risposta era sempre “no, non si può”.