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Home » Attualità » Blanco e i consigli contro il cyberbullismo: “Ragazzi, non inviatevi foto private. Essere riservati è figo”

Blanco e i consigli contro il cyberbullismo: “Ragazzi, non inviatevi foto private. Essere riservati è figo”

Il vincitore del Festival di Sanremo 2022 interviene all'evento della Polizia di Stato in occasione del Safer Internet Day: "Gli haters? Tutto quello che facciamo non andrà mai bene a tutti. La vita va avanti"

Remy Morandi
8 Febbraio 2022
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Dopo la vittoria al Festival di Sanremo 2022, Blanco lancia un appello per combattere il cyberbullismo a tutte le ragazze e i ragazzi in Italia: “Non inviatevi foto private, perché è la prima cosa che vi lega le mani”. Così il cantante di 18 anni si rivolge ai 270mila studenti collegati sul canale YouTube della Polizia di Stato per partecipare all’evento Cuoriconnessi, in occasione del Safer Internet Day 2022. Ecco, dunque, i consigli di Blanco su come combattere il cyberbullismo e gli attacchi sui social.

Come combattere il cyberbullismo?

“Spero non lo facciate, ma è una cosa che fanno un po’ tutti e bisogna stare attenti. La cosa di mandare foto private molti la usano poi come oggetto di ricatto e quindi vi dico: è più bello fare l’amore dal vivo, non mandate foto private perché è la cosa che poi vi lega le mani”. Questo è il consiglio di Blanco su come tutelarsi da fenomeni quali il cyberbullismo e gli attacchi degli hacker ai profili social.

Si deve reagire agli haters?

Anche Blanco, come tutti, utilizza molto i social. E infatti ammette: “Li uso molto per la musica, per lavoro, quando devo far uscire un pezzo. Però cerco di usarli solo per quello, non tanto per raccontare la mia sfera privata”. Comunque, anche l’artista sa cosa vuol dire avere visibilità sui social e cosa vuol dire avere a che fare con gli haters: “All’inizio è brutto, qualcuno che ti dà contro non è mai bello”. Però poi, sorridendo, aggiunge: “Bisogna calibrare la cosa: bisogna pensare che alla fine la vita va avanti. Ogni cosa che farai non andrà mai bene a tutti. L’importante è che vada bene a te stesso e penso anzi che questo ti possa dare più personalità, quando arriverà il giorno in cui potrai dire a quella persona: tiè, beccati questo. Quindi quello che vi consiglio è di non dare retta a chi vi viene addosso. Molte volte queste persone lo fanno per motivi di invidia o di rabbia. Quindi lasciate stare”.

Quali sono i rischi del web? E a chi chiedere aiuto?

Anche per l’artista bresciano, classe 2003, “il web è un’arma a doppio taglio: dipende da come lo si usa. È sì un’evoluzione incredibile perché ci fa essere sempre collegati con tutti però usarlo troppo o usarlo in modo sbagliato ti mette in pericolo. Non voglio fare il maestro di vita perché anche io sono un ragazzo, ma ai ragazzi voglio dire di stare attenti, di non chiedere consigli alle persone sbagliate, ma di chiedere sempre consigli agli adulti o alla polizia”. L’artista ammette poi di avvertire come spiacevoli tutte le storie di gossip sul suo conto e sulla sua vita privata, ma sa anche che sta facendo “un lavoro dove mi espongo la mia immagine a livello pubblico, però ci sono alcune cose che mi piace mantenere riservate. Anche a voi ragazzi dico: certe cose è bellissimo tenerle riservate, quindi tenetele riservate. Pensate che brutto se tutti sapessero tutto di voi. Invece se alcune cose di voi le sapete solo voi, è molto, molto più figo”.

Blanco e Mahmood hanno vinto il Festival di Sanremo 2022 con “Brividi”

Safer Internet Day, che cos’è? 

Blanco è dunque così intervenuto all’evento Cuoriconnessi della Polizia di Stato. L’evento era stato organizzato in occasione del Safer Internet Day, la giornata internazionale – che ricorre ogni anno il secondo martedì di febbraio – sulla sensibilizzazione dei rischi che comporta l’utilizzo di Internet. Tra le iniziative del Safer Internet Day rientrano convegni, concorsi a premi e campagne di sensibilizzazione incentrati su temi legati al cyberbullismo, alla pedopornografia e pedofilia online, al sexting ma anche alla dipendenza da videogiochi, soprattutto tra gli utenti più giovani.

Quest’anno la Polizia di Stato ha organizzato con Unieuro l’evento #CuoriConnessi, un progetto con l’intento di sensibilizzare e informare i giovani, gli insegnanti e i genitori su un utilizzo più consapevole e corretto della tecnologia per contrastare ogni forma di distorsione della rete. All’evento hanno partecipato oltre 270mila studenti di 4.000 scuole secondarie di primo e secondo grado. All’evento è stato inoltre presentato il terzo volume “#Cuoriconnessi – il coraggio di alzare lo sguardo”, una raccolta di storie che seppur diverse per dinamiche, culture e territori, sono unite da un comune denominatore: il rapporto dei giovani con la tecnologia e la rete.

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  • Stando alle ultime stime, in Italia vivono almeno 88mila donne vittima di mutilazioni genitali femminili, con tutti i gravi problemi fisici, funzionali, psicologici che ne derivano. In base ai dati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e dall’Unicef, nel mondo ammonterebbero ad almeno 200 milioni donne e ragazze che hanno subito mutilazioni genitali. Nel 2023, circa 4,2 milioni di bambine e ragazze nel mondo sono a rischio di subire queste pratiche.

Attraverso la testimonianza di Ayaan Hirsi Ali, autrice de “L’infedele", proviamo a spiegare con le giuste parole in tutta la sua cruda realtà cosa racchiuda veramente:

“Mi afferrò e mi bloccò la parte superiore del corpo… Altre due donne mi tennero le gambe divaricate. L’uomo che era un cinconcisore tradizionale appartenente al clan dei fabbri, prese un paio di forbici. Con l’altra mano afferrò quel punto misterioso e cominciò a tirare… Sentii il rumore, come un macellaio che rifila il grasso da un pezzo di carne.”

Nella Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili il presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica Sicpre, il professor Francesco Stagno d’Alcontres, dichiara: 

“Spesso l’evento della mutilazione viene rimosso dai ricordi, mentre restano i dolori nei rapporti sessuali, le difficoltà nella minzione e durante il parto. La mutilazione genitale è un evento che modifica il corso della vita e noi lo dobbiamo contrastare sul piano della cultura e affrontare sul piano medico e scientifico”.

L’edizione 2023 del Summit Itinerante contro la mutilazioni genitali femminili, l’evento che si svolge in data odierna a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustininani, sede della Presidenza del Senato della Repubblica, vede il saluto di esponenti del Governo, la testimonianza di una vittima e la partecipazione di importanti personalità, tra cui gli esperti della chirurgia plastica italiana chiamati a raccolta dalla Sicpre.

Letizia Cini ✨

#lucenews #lucelanazione #giornatamutilazionigenitalifemminili #linfedele
  • "Vorrei ringraziare la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere". 👑

Con queste parole di ringraziamento, Queen Bay riscrive la storia dei Grammy Awards. Beyoncé ier sera ha battuto tutti i record: con la 32esima vittoria incassata, è la star più premiata della storia degli Oscar della musica.

Con altri quattro grammofoni d’oro, la star americana, icona mondiale e paladina dei diritti civili e della body positivity, ha così superato il primato del direttore d’orchestra Georg Solti scomparso nel ‘97 e che, fino a stanotte, era rimasto imbattuto per due decenni con 31 vittorie. Queen Bay ha voluto dedicare la vittoria alla comunità Lgbtq+.

#lucenews #lucelanazione #qn #beyoncé #grammyawards2023
  • Stava regalando libri alle ragazze quando è stato arrestato a Kabul, giovedì 3 febbraio. Ismail Mashal, un professore universitario afghano, 37 anni, in aperta critica con il bando posto dai Talebani all’istruzione femminile, andava in giro con un carretto pieno di volumi gratuiti che distribuiva a donne e bambine, quando le forze di sicurezza lo hanno accusato di “azioni provocatorie” dalle autorità che lo hanno portato in carcere. Lo riferisce la Bbc.

Alcuni testimoni hanno riferito che il professore è stato schiaffeggiato, preso a pugni e a calci dalle forze di sicurezza locali durante l’arresto. Tuttavia Abdul Haq Hammad, un funzionario del ministero dell’Informazione e della Cultura talebani, ha dichiarato che il docente è stato trattato bene mentre era in custodia. 

Mashal è salito alla ribalta dopo aver strappato i documenti accademici in diretta tv per protestare contro il divieto dei talebani all’istruzione universitaria e secondaria per le donne. Il video in diretta televisiva è diventato virale. 

Ex giornalista, il 37enne dirigeva un’università privata a Kabul, frequentata da 450 studentesse che seguivano i corsi di giornalismo, ingegneria e informatica, tutte discipline che il ministro dell’Istruzione afghano sosteneva non dovessero essere insegnate alle ragazze in quanto contrarie all’islam e la cultura afghana. Quando a dicembre i Talebani hanno annunciato che alle studentesse universitarie non sarebbe più stato permesso di tornare a studiare fino a nuovo ordine, il professor Mashal ha chiuso definitivamente la sua scuola, affermando che “l’istruzione o si offre a tutti o a nessuno“.

“L’unico potere che ho è la mia penna, anche se mi uccidono, anche se mi fanno a pezzi, non resterò in silenzio“, ha dichiarato il mese scorso il professore. Ha anche affermato che un maggior numero di uomini deve insorgere per protestare contro le restrizioni imposte alle donne. Durante il loro incontro a Kabul, Mahsal, padre di due figli, ha precisato che non temeva di essere arrestato o ucciso. Si è detto invece certo che alla fine i Talebani avrebbero cercato di metterlo a tacere, ma è rimasto convinto che fosse un prezzo onesto da pagare.

#lucenews #kabul
  • ✨"Sento ancora la vertigine". Si intitola così il primo documentario dedicato a Elodie, la bellissima e talentuosa cantante romana, che la prossima settimana sarà in gara al Festival di Sanremo. Affascinante e ironica, sensuale e pungente, ma anche fragile e con i piedi per terra: la 32enne si mostra a 360 gradi e senza filtri in un documento reale di quello che l
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Si deve reagire agli haters?

Anche Blanco, come tutti, utilizza molto i social. E infatti ammette: "Li uso molto per la musica, per lavoro, quando devo far uscire un pezzo. Però cerco di usarli solo per quello, non tanto per raccontare la mia sfera privata". Comunque, anche l'artista sa cosa vuol dire avere visibilità sui social e cosa vuol dire avere a che fare con gli haters: "All'inizio è brutto, qualcuno che ti dà contro non è mai bello". Però poi, sorridendo, aggiunge: "Bisogna calibrare la cosa: bisogna pensare che alla fine la vita va avanti. Ogni cosa che farai non andrà mai bene a tutti. L'importante è che vada bene a te stesso e penso anzi che questo ti possa dare più personalità, quando arriverà il giorno in cui potrai dire a quella persona: tiè, beccati questo. Quindi quello che vi consiglio è di non dare retta a chi vi viene addosso. Molte volte queste persone lo fanno per motivi di invidia o di rabbia. Quindi lasciate stare".

Quali sono i rischi del web? E a chi chiedere aiuto?

Anche per l'artista bresciano, classe 2003, "il web è un'arma a doppio taglio: dipende da come lo si usa. È sì un'evoluzione incredibile perché ci fa essere sempre collegati con tutti però usarlo troppo o usarlo in modo sbagliato ti mette in pericolo. Non voglio fare il maestro di vita perché anche io sono un ragazzo, ma ai ragazzi voglio dire di stare attenti, di non chiedere consigli alle persone sbagliate, ma di chiedere sempre consigli agli adulti o alla polizia". L'artista ammette poi di avvertire come spiacevoli tutte le storie di gossip sul suo conto e sulla sua vita privata, ma sa anche che sta facendo "un lavoro dove mi espongo la mia immagine a livello pubblico, però ci sono alcune cose che mi piace mantenere riservate. Anche a voi ragazzi dico: certe cose è bellissimo tenerle riservate, quindi tenetele riservate. Pensate che brutto se tutti sapessero tutto di voi. Invece se alcune cose di voi le sapete solo voi, è molto, molto più figo".
Blanco e Mahmood hanno vinto il Festival di Sanremo 2022 con "Brividi"

Safer Internet Day, che cos'è? 

Blanco è dunque così intervenuto all'evento Cuoriconnessi della Polizia di Stato. L'evento era stato organizzato in occasione del Safer Internet Day, la giornata internazionale - che ricorre ogni anno il secondo martedì di febbraio - sulla sensibilizzazione dei rischi che comporta l'utilizzo di Internet. Tra le iniziative del Safer Internet Day rientrano convegni, concorsi a premi e campagne di sensibilizzazione incentrati su temi legati al cyberbullismo, alla pedopornografia e pedofilia online, al sexting ma anche alla dipendenza da videogiochi, soprattutto tra gli utenti più giovani. Quest'anno la Polizia di Stato ha organizzato con Unieuro l'evento #CuoriConnessi, un progetto con l'intento di sensibilizzare e informare i giovani, gli insegnanti e i genitori su un utilizzo più consapevole e corretto della tecnologia per contrastare ogni forma di distorsione della rete. All'evento hanno partecipato oltre 270mila studenti di 4.000 scuole secondarie di primo e secondo grado. All'evento è stato inoltre presentato il terzo volume "#Cuoriconnessi - il coraggio di alzare lo sguardo", una raccolta di storie che seppur diverse per dinamiche, culture e territori, sono unite da un comune denominatore: il rapporto dei giovani con la tecnologia e la rete.
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