Da due mesi a Gaza non entrano cibo, acqua, medicine. E i bambini della Striscia sono allo stremo

Unicef denuncia l'aumento della malnutrizione, il diffondersi delle malattie e la difficoltà di accedere persino all'acqua. "Niente può giustificare tutto questo”

di CLARA LA TORRACA
4 maggio 2025
Da due mesi non entrano aiuti umanitari, malnutrizione e malattie stanno colpendo tutti, specie i più piccoli

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A due mesi dall’inizio del blocco che impedisce agli aiuti umanitari di raggiungere Gaza, la situazione dei bambini della Striscia è sempre più drammatica: la malnutrizione è in aumento e dall’inizio dell’anno più di 9mila bambini sono stati ricoverati per il trattamento della malnutrizione acuta; intanto le malattie si stanno diffondendo e più del 75% delle famiglie ha segnalato difficoltà sempre maggiori nel reperire acqua.

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A denunciare la drammaticità del contesto attuale è UNICEF, che ha diffuso un comunicato in cui mette in luce la quotidianità con cui combattono le famiglie di Gaza dopo oltre 18 mesi di guerra, a cui si è aggiunto il blocco degli aiuti, all’inizio di marzo 2025.

Il blocco degli aiuti umanitari

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Il blocco è stato imposto da Israele a seguito del fallimento delle negoziazioni con Hamas, intraprese per tentare di estendere il cessate il fuoco. Dal 2 marzo, Israele ha interrotto completamente l'ingresso di beni essenziali come cibo, acqua, medicinali e carburante attraverso i valichi principali di Kerem Shalom e Rafah. Questa misura è stata giustificata dal governo di Netanyahu come una pressione sulla milizia islamista palestinese affinché accettasse nuove condizioni per il cessate il fuoco.

La drammatica quotidianità nella Striscia di Gaza

Le organizzazioni internazionali come l’UNICEF, l’ONU e la Croce Rossa denunciano da mesi una situazione umanitaria catastrofica. Tra i più colpiti dal blocco, ci sono sicuramente i bambini: "Per due mesi i bambini della Striscia di Gaza hanno affrontato bombardamenti incessanti e sono stati privati di beni essenziali, servizi e cure salvavita. Ogni giorno che passa il blocco degli aiuti li mette di fronte al rischio crescente di fame, di malattie e di morte: niente può giustificare tutto questo”, ha dichiarato la Direttrice generale dell'UNICEF, Catherine Russell.

Gaza, Oms: almeno 10 bambini morti per fame negli ultimi giorni
Bimbi in coda per ricevere una razione di cibo

Le famiglie palestinesi della Striscia di Gaza vivono una quotidianità in cui raggiungere cibo e acqua è una sfida. Nell'ultimo mese, secondo l’organizzazione internazionale, oltre il 75% delle famiglie ha segnalato un peggioramento dell’accesso all’acqua: non hanno abbastanza acqua da bere, non sono in grado di lavarsi le mani quando necessario e spesso sono costretti a scegliere tra fare la doccia, pulire e cucinare. Le condizioni di salute di molti bambini sono in peggioramento per diversi fattori: i vaccini stanno rapidamente esaurendo e le malattie si stanno diffondendo tra la popolazione, colpendo soprattutto i più piccoli. Anche la malnutrizione è in aumento: dall'inizio dell'anno, più di 9.000 bambini sono stati ricoverati per il trattamento della malnutrizione acuta. Altre centinaia di bambini che hanno un disperato bisogno di cure, non possono accedervi a causa dell'insicurezza e dello sfollamento.

Cosa dice il diritto internazionale

Secondo il diritto internazionale, le autorità devono garantire che la popolazione sotto il loro controllo sia trattata in modo umano, compresa la garanzia di standard igienici e di salute pubblica. Inoltre, tutte le parti coinvolte in un conflitto devono consentire e facilitare il passaggio rapido e senza ostacoli dell'assistenza umanitaria. Al momento, nella Striscia di Gaza, questo non sta avvenendo.