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Home » Attualità » Blue Origin, con Jeff Bezos la persona più anziana e quella più giovane mai andate nello spazio

Blue Origin, con Jeff Bezos la persona più anziana e quella più giovane mai andate nello spazio

Dopo la rinuncia al primo volo del miliardario anonimo vincitore del biglietto, ad accompagnare il patron di Amazon, suo fratello e l'ex aviatrice 83enne Wally Funk in orbita sarà Oliver Daemen. Partenza martedì 20 luglio

Marianna Grazi
17 Luglio 2021
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Cosa ci fanno un’ex pioniera dell’aviazione 83enne e un 18enne olandese insiema a Jeff Bezos? Non è l’inizio di una barzelletta ma – insieme al fratello dell’imprenditore americano – queste persone compongono l’equipaggio del razzo New Shepard, che il prossimo 20 luglio partirà per un volo in orbita di circa 11 minuti.

Con una nota ufficiale di Blue Origin infatti è stato reso noto il nome dell’ultimo componente della missione del fondatore e patron di Amazon. Sarà Oliver Daemen, la persona più giovane mai salita nello spazio. Un secondo primato, dopo quello di Wally Funk, l’ex aviatrice e insegnante di volo che, a 61 anni di distanza dalla prima missione a cui fu costretta a rinunciare, corona il suo sogno di essere, almeno per un giorno, un’astronauta. Lei invece sarà la più anziana a volare tra le stelle.

Il padre del ragazzo, Joes Daemen, Ceo e fondatore di Somerset Capital Partners, ha partecipato all’asta “e si era assicurato un posto sul secondo volo. Lo abbiamo spostato sul primo volo che è diventato disponibile”. Ma invece di partire lui stesso ha deciso di cedere il biglietto al figlio, da sempre appassionato di aviazione. Diplomato nel 2020, Oliver si è preso un anno sabatico studiando privatamente per ottenere il brevetto da pilota aereo, prima di iniziare a settembre il primo anno di fisica all’Università di Utrecht, nei Paesi Bassi.

Un’occasione da non perdere dopo che il misterioso vincitore del biglietto da 28 milioni di dollari per un posto sulla navicella spaziale ha annunciato che, per “impegni concomitanti”, non avrebbe potuto partecipare al primo volo. Ma, come ha assicurato la società, partirà successivamente. Il volo è previsto per martedì 20 luglio e partirà dal sito di lancio nelle zone rurali del Texas occidentale. Si tratterà di un breve giro di nell’orbita terrestre a circa 100 chilometri di altitudine e rientro in occasione del 52esimo anniversario dello sbarco sulla luna.

La navicella spaziale è costituita dal razzo New Shepard, in cima al quale si trova una capsula con sei posti a bordo. A circa quattro minuti dal lancio il razzo porterà i passeggeri alla massima distanza, permettendo loro di provare la microgravità, cioè la fluttuazione per assenza di peso. Successivamente la capsula si staccherà e atterrerà con l’aiuto dei paracadute.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Cosa ci fanno un'ex pioniera dell'aviazione 83enne e un 18enne olandese insiema a Jeff Bezos? Non è l'inizio di una barzelletta ma - insieme al fratello dell'imprenditore americano - queste persone compongono l'equipaggio del razzo New Shepard, che il prossimo 20 luglio partirà per un volo in orbita di circa 11 minuti. Con una nota ufficiale di Blue Origin infatti è stato reso noto il nome dell'ultimo componente della missione del fondatore e patron di Amazon. Sarà Oliver Daemen, la persona più giovane mai salita nello spazio. Un secondo primato, dopo quello di Wally Funk, l'ex aviatrice e insegnante di volo che, a 61 anni di distanza dalla prima missione a cui fu costretta a rinunciare, corona il suo sogno di essere, almeno per un giorno, un'astronauta. Lei invece sarà la più anziana a volare tra le stelle. Il padre del ragazzo, Joes Daemen, Ceo e fondatore di Somerset Capital Partners, ha partecipato all'asta "e si era assicurato un posto sul secondo volo. Lo abbiamo spostato sul primo volo che è diventato disponibile". Ma invece di partire lui stesso ha deciso di cedere il biglietto al figlio, da sempre appassionato di aviazione. Diplomato nel 2020, Oliver si è preso un anno sabatico studiando privatamente per ottenere il brevetto da pilota aereo, prima di iniziare a settembre il primo anno di fisica all’Università di Utrecht, nei Paesi Bassi. Un'occasione da non perdere dopo che il misterioso vincitore del biglietto da 28 milioni di dollari per un posto sulla navicella spaziale ha annunciato che, per "impegni concomitanti", non avrebbe potuto partecipare al primo volo. Ma, come ha assicurato la società, partirà successivamente. Il volo è previsto per martedì 20 luglio e partirà dal sito di lancio nelle zone rurali del Texas occidentale. Si tratterà di un breve giro di nell’orbita terrestre a circa 100 chilometri di altitudine e rientro in occasione del 52esimo anniversario dello sbarco sulla luna. La navicella spaziale è costituita dal razzo New Shepard, in cima al quale si trova una capsula con sei posti a bordo. A circa quattro minuti dal lancio il razzo porterà i passeggeri alla massima distanza, permettendo loro di provare la microgravità, cioè la fluttuazione per assenza di peso. Successivamente la capsula si staccherà e atterrerà con l’aiuto dei paracadute.
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