Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Bonus psicologo: dopo il mancato rinnovo nella legge di Bilancio entrerà nel Milleproroghe

Bonus psicologo: dopo il mancato rinnovo nella legge di Bilancio entrerà nel Milleproroghe

È il ministro della Salute Roberto Speranza ad annunciarlo, sottolineando però che "il bonus è un segnale, ma attenzione a pensare che così si risolviamo i problemi, perché c'è bisogno di più risorse per l'assistenza territoriale e psicologica con una azione sistemica"

Camilla Prato
14 Febbraio 2022
Share on FacebookShare on Twitter

Il bonus per l’assistenza psicologica sarà inserito nel decreto Milleproroghe. Dopo che nella Legge di Bilancio per il 2022 era saltato l’emendamento di agevolazione fiscale per l’accesso alle terapie (per un costo di 50 milioni di euro), il tema della salute mentale era salito alla ribalta del dibattito pubblico, in particolare legato alle criticità dovute alla pandemia da Covid-19. Col mancato rinnovo del bonus alcune regioni, come la Lombardia e il Lazio, si sono mosse autonomamente (anche se in quest’ultima la Consulta ha bocciato la proposta di un fondo da 2,5 milioni), mentre è partita anche una petizione online per riottenere l’agevolazione. Intanto varie associazioni, e l’ordine degli psicologi, hanno lasciato l’allarme sugli effetti dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni sui minori, mentre sempre in tema di assistenza psicologica è stato attivato un servizio online dedicato a impiegati e aziende.

Il bonus per l’assistenza psicologica sarà inserito nel Milleproroghe

Bonus nel Milleproroghe, Speranza “Un segnale non una soluzione”

Tante piccole misure ad hoc, ma ora arriva la notizia che il bonus ‘mancate’ verrà invece ripristinato: a darne conferma è stato il ministro della Salute Roberto Speranza, il quale ha spiegato che il governo sta affrontando il “grande tema della salute mentale” nell’era della pandemia Covid. “Ci stiamo lavorando – ha assicurato Speranza –. Già nel Milleproroghe daremo un primo segnale che va in questa direzione. Ma attenzione a pensare che col bonus risolviamo i problemi – aggiunge – perché c’è bisogno di più risorse per l’assistenza territoriale e psicologica con una azione sistemica. Il bonus è un segnale“.

Roberto Speranza, ministro della Salute

Un segnale che comunque dimostra che l’esecutivo ha recepito gli stimoli lanciati dalle realtà territoriali e da un’ampia parte della società civile. In attesa dell’intervento ‘dall’alto’, infatti, sempre la regione Lazio, dopo la bocciatura della Consulta alla proposta del governatore Zingaretti, ha stanziato 10,9 milioni di euro per il potenziamento per altri 3 anni di servizi territoriali e il supporto e l’assistenza presso le scuole. Vanno poi nella stessa direzione gli interventi annunciati da Campania, Emilia-Romagna e Lombardia. Filippo Sensi, deputato del PD che ha presentato l’emendamento specifico al Milleproroghe, ha precisato su Twitter che “sono state raggiunte (e superate) le 300mila firme per il bonus psicologo su Change Italia. Ora è una delle 5 petizioni più partecipate di sempre su questa piattaforma. Adesso questa forza, questa spinta deve tradursi nella realizzazione del bonus che sta facendo il suo cammino in commissione nel Milleproroghe. Il governo c’è, la determinazione di tutti i gruppi anche. Siamo a un passo, ora”.

Malesseri psicologici dopo la pandemia per 8 italiani su 10

A causa della pandemia gli italiani colpiti da malessere psicologico sono 8 su 10

“A due anni di distanza dall’inizio dell’emergenza Covid non accenna ad attenuarsi l’impatto della pandemia sulla salute mentale. Un crescente disagio confermato dai dati: secondo il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi in questi anni ben 8 persone su 10 hanno sviluppato problemi di malessere psicologico strutturato e 2 su 10 disturbi mentali in senso stretto e più severi”. È questo il preoccupante dato che i parlamentari del M5s hanno riportato venerdì scorso in commissione Affari sociali della Camera, ribadendo sulla necessità del bonus. In Italia fenomeni di disturbi psicologici più o meno gravi, sono particolarmente evidenti nei bambini e negli adolescenti, che hanno sviluppato soprattutto disturbi cosiddetti ‘della regolazione emotiva’, ovvero autolesionismo e tentativi di suicidio, abuso di sostanze e di alcol (con conseguenti episodi psicotici) disturbi del comportamento alimentare, violenza e bullismo, anche on line.

Come funziona il bonus

Il Milleproroghe sarà oggi in discussione in Parlamento: si parlerà anche dell’emendamento sull’assistenza psicolgica

Il testo dell’emendamento al decreto Milleproroghe dovrebbe essere presentato in Aula oggi, lunedì 14 febbraio: secondo le indiscrezioni l’intervento dovrebbe attestarsi sui 20 milioni di euro, una parte dei quali erogato sotto forma di voucher, mentre l’altra parte andrà a rafforzare la rete dei consultori e delle Asl che sul territorio si occupano di salute mentale. Per quanto riguarda il ‘bonus psicologo’ vero e proprio l’ipotesi è quella di un assegno unico fino a 500 euro, a cui sarà possibile accedere in base all’Isee: i voucher potrebbe essere di 200€ interamente stanziati per i redditi inferiori ai 15mila euro, cifra a scalare invece per quelli fino a 45mila euro, secondo quanto ipotizzato da Sky Tg24. Intanto però quello che è certo è che la battaglia sui fondi non si può considerare conclusa: sono molte le forze politiche che chiedono uno stanziamento superiore.

Potrebbe interessarti anche

Smartwatch antiviolenza, cos'è: il primo consegnato a una donna di Napoli
Attualità

Smartwatch antiviolenza, cos’è: il primo consegnato a una donna di Napoli

19 Marzo 2023
Festival Universitario a Milano il 13 maggio
Lifestyle

Festival Universitario: formazione, tecnologia e sostenibilità

23 Marzo 2023
La pressione sociale e la paura di deludere i genitori sono tra le principali cause del disagio degli studenti universitari
Lifestyle

Università, uno studente su tre mente ai genitori sugli esami dati

20 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Il bonus per l'assistenza psicologica sarà inserito nel decreto Milleproroghe. Dopo che nella Legge di Bilancio per il 2022 era saltato l'emendamento di agevolazione fiscale per l'accesso alle terapie (per un costo di 50 milioni di euro), il tema della salute mentale era salito alla ribalta del dibattito pubblico, in particolare legato alle criticità dovute alla pandemia da Covid-19. Col mancato rinnovo del bonus alcune regioni, come la Lombardia e il Lazio, si sono mosse autonomamente (anche se in quest'ultima la Consulta ha bocciato la proposta di un fondo da 2,5 milioni), mentre è partita anche una petizione online per riottenere l'agevolazione. Intanto varie associazioni, e l'ordine degli psicologi, hanno lasciato l'allarme sugli effetti dell'emergenza sanitaria e delle restrizioni sui minori, mentre sempre in tema di assistenza psicologica è stato attivato un servizio online dedicato a impiegati e aziende.
Il bonus per l'assistenza psicologica sarà inserito nel Milleproroghe

Bonus nel Milleproroghe, Speranza "Un segnale non una soluzione"

Tante piccole misure ad hoc, ma ora arriva la notizia che il bonus 'mancate' verrà invece ripristinato: a darne conferma è stato il ministro della Salute Roberto Speranza, il quale ha spiegato che il governo sta affrontando il "grande tema della salute mentale" nell'era della pandemia Covid. "Ci stiamo lavorando – ha assicurato Speranza –. Già nel Milleproroghe daremo un primo segnale che va in questa direzione. Ma attenzione a pensare che col bonus risolviamo i problemi – aggiunge – perché c'è bisogno di più risorse per l'assistenza territoriale e psicologica con una azione sistemica. Il bonus è un segnale".
Roberto Speranza, ministro della Salute
Un segnale che comunque dimostra che l'esecutivo ha recepito gli stimoli lanciati dalle realtà territoriali e da un'ampia parte della società civile. In attesa dell’intervento 'dall'alto', infatti, sempre la regione Lazio, dopo la bocciatura della Consulta alla proposta del governatore Zingaretti, ha stanziato 10,9 milioni di euro per il potenziamento per altri 3 anni di servizi territoriali e il supporto e l’assistenza presso le scuole. Vanno poi nella stessa direzione gli interventi annunciati da Campania, Emilia-Romagna e Lombardia. Filippo Sensi, deputato del PD che ha presentato l'emendamento specifico al Milleproroghe, ha precisato su Twitter che "sono state raggiunte (e superate) le 300mila firme per il bonus psicologo su Change Italia. Ora è una delle 5 petizioni più partecipate di sempre su questa piattaforma. Adesso questa forza, questa spinta deve tradursi nella realizzazione del bonus che sta facendo il suo cammino in commissione nel Milleproroghe. Il governo c'è, la determinazione di tutti i gruppi anche. Siamo a un passo, ora".

Malesseri psicologici dopo la pandemia per 8 italiani su 10

A causa della pandemia gli italiani colpiti da malessere psicologico sono 8 su 10
"A due anni di distanza dall'inizio dell'emergenza Covid non accenna ad attenuarsi l'impatto della pandemia sulla salute mentale. Un crescente disagio confermato dai dati: secondo il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi in questi anni ben 8 persone su 10 hanno sviluppato problemi di malessere psicologico strutturato e 2 su 10 disturbi mentali in senso stretto e più severi". È questo il preoccupante dato che i parlamentari del M5s hanno riportato venerdì scorso in commissione Affari sociali della Camera, ribadendo sulla necessità del bonus. In Italia fenomeni di disturbi psicologici più o meno gravi, sono particolarmente evidenti nei bambini e negli adolescenti, che hanno sviluppato soprattutto disturbi cosiddetti 'della regolazione emotiva', ovvero autolesionismo e tentativi di suicidio, abuso di sostanze e di alcol (con conseguenti episodi psicotici) disturbi del comportamento alimentare, violenza e bullismo, anche on line.

Come funziona il bonus

Il Milleproroghe sarà oggi in discussione in Parlamento: si parlerà anche dell'emendamento sull'assistenza psicolgica
Il testo dell'emendamento al decreto Milleproroghe dovrebbe essere presentato in Aula oggi, lunedì 14 febbraio: secondo le indiscrezioni l'intervento dovrebbe attestarsi sui 20 milioni di euro, una parte dei quali erogato sotto forma di voucher, mentre l'altra parte andrà a rafforzare la rete dei consultori e delle Asl che sul territorio si occupano di salute mentale. Per quanto riguarda il 'bonus psicologo' vero e proprio l'ipotesi è quella di un assegno unico fino a 500 euro, a cui sarà possibile accedere in base all'Isee: i voucher potrebbe essere di 200€ interamente stanziati per i redditi inferiori ai 15mila euro, cifra a scalare invece per quelli fino a 45mila euro, secondo quanto ipotizzato da Sky Tg24. Intanto però quello che è certo è che la battaglia sui fondi non si può considerare conclusa: sono molte le forze politiche che chiedono uno stanziamento superiore.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto