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Home » Attualità » Incinta dal 2004, Britni Church ha 12 figli: “Penso di aver finito, ma mai dire mai”

Incinta dal 2004, Britni Church ha 12 figli: “Penso di aver finito, ma mai dire mai”

La 33enne dell'Arkansas ha portato avanti quasi 17 anni di gravidanze, da quando era poco più che adolescente all'ultima nel 2021, tra cui una trigemellare

Marianna Grazi
30 Luglio 2022
britni church

Britni Church, 33 anni, è mamma di 12 figli

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Britni Church ha bisogno di un riposino. Dopo 12 figli, 10 gravidanze (una trigemellare), quasi 17 anni trascorsi incinta, ora di dice: “Penso di aver finito con il dodicesimo, ma mai dire mai“. Insomma il riposo è necessario, ma non è detto che la cicogna non torni a bussare in casa della 33enne americana. La mamma dell’Arkansas ha dato alla luce il suo primo figlio a 16 anni, nel 2004, e da allora ha portato avanti gravidanze ogni anno, esclusi il 2013, il 2017 e il 2022.

I dodici figli di Britni
I dodici figli di Britni Church al diploma della più grande, Crizman Shaye, 17 anni (@our_large_family_life)

Mamma di 12 figli “Penso di aver finito, ma mai dire mai”

“Penso di aver finito“, ha detto a Today Parents con una risata. Però ha anche aggiunto che suo marito Chris, 30 anni, sarebbe felice di averne altri. A soli 15 anni, nel 2004, Britni è rimasta incinta per la prima volta di Crizman, la primogenita, che oggi ha 17 anni. Con l’allora fidanzatino e con altri compagni, nei sette anni successivi, concepì altri cinque bambini: Jordan, 16 anni, Caleb, 14, Jace, 13, Cadence, 12, e Jesalyn, 10 anni. In seguito ha conosciuto Chris, il suo attuale marito; oggi vivono in Kansas e negli anni sono diventati genitori di altri sei figli: Silas, 7 anni, Christopher Jr. 5 anni, tre gemelli di 3 anni, Oliver, Asher e Abel, e Rowyn, 1 anno.

 

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Un post condiviso da Britni Church (@our_large_family_life)

Sui social tanta curiosità e qualche critica

Nelle sue pagine social, ad esempio su quella Instagram “Our large family life” (La nostra affollata vita familiare) Britni racconta la vita quotidiana alle prese con i suoi bambini e ragazzi, dai più grandi alle prese con diploma alla piccolina, che ha recentemente festeggiato il primo anno di vita. “C’è sempre rumore. Qualcuno urla sempre – racconta –. Ma per noi è normale. In qualche modo riesco a soffocarlo”. Dal canale TikTok, dove ha oltre due milioni di followers, rivela ad esempio di non ricordare “Più com’è la vita senza il pancione, ma non c’è niente di più bello. Rifarei tutto altre cento volte, perché la mia famiglia è la cosa più bella che ho”. La 33enne sostiene che, in generale, c’è un interesse quasi morboso per le famiglie numerose. “Molte persone pensano che siamo a carico dell’assistenza sociale, ma non è così”. “Ricevo molte domande del tipo: ‘Siete cattolici? Siete religiosi?‘. Sono pentecostale (una forma di cristianesimo, ndr), ma questo non ha nulla a che fare con il motivo per cui ho così tanti figli”.

@ourlargefamilylife Reply to @skittlefritzers1289 here’s a little of my story #ourlargefamilylife #12kids ♬ original sound – Britni Church

Tra le domande curiose e i complimenti, sulle pagine social non manca però anche qualche commento negativo: alcuni utenti hanno infatti duramente criticato la scelta della donna di volere una famiglia numerosa. alcuni l’hanno addirittura accusata di non poter essere una buona madre a causa dell’elevato numero di bambini a cui badare, e di essere sicuramente sotto controllo di assistenti sociali. Per questo, in uno degli ultimi video la donna, visibilmente toccata sul vivo, si è sfogata: “Non è così, la nostra è una famiglia anomala, grandissima, ma felice. Facciamo molti sforzi, ma sia io che Chris abbiamo alle spalle genitori e parenti che ci aiutano. Non siamo mai soli e vogliamo solo dire che si può essere felici anche in tanti: la nostra missione è diffondere gioia e positività”.

I parti naturali e il cesareo

Britni incinta
Una sorridente Britni incinta dei tre gemelli

Church racconta che alcuni utenti sul web le hanno chiesto dei suoi parti e di come sta andando “là sotto”. Nove dei 12 figli di Britni e Chris sono nati con parto naturale, mentre per i tre gemelli è stato necessario un cesareo. Ma ha aggiunto anche che sarebbe perfettamente in grado di portare avanti un’altra gravidanza sana. La donna ha accettato il fatto che sarà sempre indietro con il bucato e le pulizie: trova cracker Goldfish e tagliatelle ovunque, ma ciò che conta è che ogni bambino si senta speciale e amato. “Siamo più felici quando siamo tutti insieme – ha concluso –. Abbiamo un grande scivolo d’acqua e facciamo grigliate e ci sediamo intorno al fuoco. La vita è bella“.

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  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Britni Church ha bisogno di un riposino. Dopo 12 figli, 10 gravidanze (una trigemellare), quasi 17 anni trascorsi incinta, ora di dice: "Penso di aver finito con il dodicesimo, ma mai dire mai". Insomma il riposo è necessario, ma non è detto che la cicogna non torni a bussare in casa della 33enne americana. La mamma dell'Arkansas ha dato alla luce il suo primo figlio a 16 anni, nel 2004, e da allora ha portato avanti gravidanze ogni anno, esclusi il 2013, il 2017 e il 2022.
I dodici figli di Britni
I dodici figli di Britni Church al diploma della più grande, Crizman Shaye, 17 anni (@our_large_family_life)

Mamma di 12 figli "Penso di aver finito, ma mai dire mai"

"Penso di aver finito", ha detto a Today Parents con una risata. Però ha anche aggiunto che suo marito Chris, 30 anni, sarebbe felice di averne altri. A soli 15 anni, nel 2004, Britni è rimasta incinta per la prima volta di Crizman, la primogenita, che oggi ha 17 anni. Con l'allora fidanzatino e con altri compagni, nei sette anni successivi, concepì altri cinque bambini: Jordan, 16 anni, Caleb, 14, Jace, 13, Cadence, 12, e Jesalyn, 10 anni. In seguito ha conosciuto Chris, il suo attuale marito; oggi vivono in Kansas e negli anni sono diventati genitori di altri sei figli: Silas, 7 anni, Christopher Jr. 5 anni, tre gemelli di 3 anni, Oliver, Asher e Abel, e Rowyn, 1 anno.
 
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Nelle sue pagine social, ad esempio su quella Instagram "Our large family life" (La nostra affollata vita familiare) Britni racconta la vita quotidiana alle prese con i suoi bambini e ragazzi, dai più grandi alle prese con diploma alla piccolina, che ha recentemente festeggiato il primo anno di vita. "C'è sempre rumore. Qualcuno urla sempre – racconta –. Ma per noi è normale. In qualche modo riesco a soffocarlo". Dal canale TikTok, dove ha oltre due milioni di followers, rivela ad esempio di non ricordare "Più com’è la vita senza il pancione, ma non c’è niente di più bello. Rifarei tutto altre cento volte, perché la mia famiglia è la cosa più bella che ho". La 33enne sostiene che, in generale, c'è un interesse quasi morboso per le famiglie numerose. "Molte persone pensano che siamo a carico dell'assistenza sociale, ma non è così". "Ricevo molte domande del tipo: 'Siete cattolici? Siete religiosi?'. Sono pentecostale (una forma di cristianesimo, ndr), ma questo non ha nulla a che fare con il motivo per cui ho così tanti figli".
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Tra le domande curiose e i complimenti, sulle pagine social non manca però anche qualche commento negativo: alcuni utenti hanno infatti duramente criticato la scelta della donna di volere una famiglia numerosa. alcuni l'hanno addirittura accusata di non poter essere una buona madre a causa dell'elevato numero di bambini a cui badare, e di essere sicuramente sotto controllo di assistenti sociali. Per questo, in uno degli ultimi video la donna, visibilmente toccata sul vivo, si è sfogata: "Non è così, la nostra è una famiglia anomala, grandissima, ma felice. Facciamo molti sforzi, ma sia io che Chris abbiamo alle spalle genitori e parenti che ci aiutano. Non siamo mai soli e vogliamo solo dire che si può essere felici anche in tanti: la nostra missione è diffondere gioia e positività".

I parti naturali e il cesareo

Britni incinta
Una sorridente Britni incinta dei tre gemelli
Church racconta che alcuni utenti sul web le hanno chiesto dei suoi parti e di come sta andando "là sotto". Nove dei 12 figli di Britni e Chris sono nati con parto naturale, mentre per i tre gemelli è stato necessario un cesareo. Ma ha aggiunto anche che sarebbe perfettamente in grado di portare avanti un'altra gravidanza sana. La donna ha accettato il fatto che sarà sempre indietro con il bucato e le pulizie: trova cracker Goldfish e tagliatelle ovunque, ma ciò che conta è che ogni bambino si senta speciale e amato. "Siamo più felici quando siamo tutti insieme – ha concluso –. Abbiamo un grande scivolo d'acqua e facciamo grigliate e ci sediamo intorno al fuoco. La vita è bella".
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