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La storia di Broady, il terranova che ha salvato la vita alla padrona da un tumore al seno

di EDOARDO MARTINI -
30 agosto 2022
Cane Terranova

Cane Terranova

Una storia che ha dell'incredibile quella che lega la 45enne Lucy Giles e il suo cane Broady, un terranova di 70 chili che le ha salvato la vita scoprendo per primo il tumore al seno della padrona.

Lucy Giles sorridente insieme al suo cane Broady. Fonte: Amoreaquattrozampe

Le accortezze del cane che hanno salvato la vita a Lucy

Brody, già appartenente per natura alla nobile razza degli esemplari dediti al salvataggio, è stato accolto nella famiglia di Lucy nel luglio dello scorso anno, dopo che la famiglia precedente non era stata in grado di prendersi cura di lui. Ad attirare l’attenzione della donna, da poco abituata alla compagnia anche di altri animali e di due cani in casa oltre Brody, fu un’insistente abitudine sviluppata nel corso delle prime settimane dal suo arrivo dall’affettuoso quattro zampe. Brody tendeva ad adagiarsi la maggior parte del tempo contro la parte destra del corpo di Lucy, specialmente nei momenti dediti al relax quotidiano. "A settembre Broady ha iniziato ad annusare e strofinare il naso sulla mia ascella destra. Capitava per lo più quando ero seduta, quindi guardavo la TV o per riposarmi e sempre nello stesso punto alla mia destra. All'inizio, ho pensato che fosse lui a volere un po' attenzioni, ma mi sembrava strano che fosse attratto sol dal mio lato destro. Una mattina mi stavo lavando sotto la doccia e ho deciso di toccare bene sotto il seno ed esaminarmi ed è allora che ho sentito un nodulo proprio lì sotto l'ascella", ha raccontato la donna.

Il cane Broady ha salvato la vita alla sua padrona scoprendole per primo un tumore al seno. Fonte: Amoreaquattrozampe

"Lui è entrato nelle nostre vite per una ragione"

In seguito ad alcuni mirati controlli presso una struttura ospedaliera a Oxford, Lucy ha scoperto di avere un tumore al seno e che dunque le accortezze di Brody non erano mai state soltanto fini a se stesse. "Il medico ha detto subito che avevo un cancro al seno HER2-positivo e che c'erano anche cellule tumorali residue nei miei linfonodi. La notizia mi ha colpito duramente perché era lo stesso giorno in cui mia nonna era morta di cancro all'intestino l'anno prima e io ero con lei quando è morta" ha continuato ancora Giles che è stata poi sottoposta a sei cicli di chemioterapia seguiti da una lumpectomia con radioterapia. Ora a mesi di distanza sta ancora affrontando la chemioterapia e non sono giorni facili: "La chemio mi fa sentire male con ulcere alla bocca e alcune emorragie dal naso, ma ho una brillante rete di supporto di familiari e amici che mi vengono a trovare insieme a Broady. Lui forse è entrato nelle nostre vite per una ragione". Oltre a questa esperienza in particolare alcune recenti ricerche sul campo medico, e non solo in Inghilterra, avrebbero confermato la capacità innata dei cani di riuscire a fiutare l’insorgere di una malattia, come in questo caso il cancro, a partire dall’odore del sangue umano o dallo stesso respiro.