Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Bryce Dallas Howard: “Mi è stato chiesto di dimagrire prima di girare ‘Jurassic World Dominion'”

Bryce Dallas Howard: “Mi è stato chiesto di dimagrire prima di girare ‘Jurassic World Dominion'”

L'attrice racconta che il suo corpo è stato più volte messo in discussione sul set a causa del peso, ma che in questa occasione "Il regista mi ha protetta"

Marianna Grazi
24 Settembre 2022
Bryce Dallas Howard

Bryce Dallas Howard

Share on FacebookShare on Twitter

L’attrice e regista statunitense Bryce Dallas Howard ha rivelato in una recente intervista a Metro che le è stato chiesto di perdere peso prima di girare “Jurassic World Dominion“, la terza uscita nel franchise di “Jurassic World”. Non è la prima volta che il suo aspetto viene messo sotto esame sui vari set di cui ha fatto parte, con il suo peso spesso oggetto di discussione anche tra i dirigenti della produzione in questione. Discussione che si è ripetuta per l’ennesima volta prima delle riprese di “Dominion”. Ma in questo caso l’attrice attribuisce al regista Colin Trevorrow il merito di aver respinto tali (assurde) richieste. Anche perché, a differenza di altri film in cui ai protagonisti viene imposto per motivi legati al progetto cinematografico un certo standard di aspetto (fisico più o meno asciutto, peso, capigliatura ecc.), in questo caso la richiesta non era giustificata da particolari esigenze di produzione.

Bryce Dallas Howard
Bryce Dallas Howard: “Nel terzo film di Jurassic World mi hanno chiesto di nuovo di dimagrire”

Una testimonianza, la sua, che si inserisce nel solco di un argomento che, a Hollywood, è stato tra i più discussi dopo il #metoo: al di là delle molestie, le attrici si sono spesso lamentate di richieste inopportune riguardanti il loro fisico. Vedi ad esempio, qualche tempo fa, le dichiarazioni di Shannon Purser, che aveva lamentato quanto la fabbrica dei sogni non fosse un luogo aperto per gli attori e le attrici in carne. Ma per Dallas Howard, la storia questa volta ha un lieto fine. E ci tiene a ringraziare chi l’ha sempre sostenuta: Chris Pratt e il regista Colin Trevorrow.

La richiesta di mettersi a dieta

“Come dire, vediamo… Diciamo che mi è stato chiesto, per questo terzo film, di non usare la mia ‘corporatura naturale’ sul set”, racconta Bryce a Metro. In “Jurassic World – Il dominio” ritroviamo infatti la 41enne americana nei panni di Claire, dopo che aveva già interpretato il personaggio in “Jurassic World” e “Jurassic World – Il regno distrutto“. Durante le riprese però si è trovata a far fronte a situazioni tipiche nelle quali si trovano spesso le attrici: suggerimenti di diete e paghe inadeguate. “Nel terzo film – aggiunge – c’era un cast con molte presenze femminili. Colin è stato molto protettivo nei miei confronti… perché la questione è venuta fuori di nuovo: ‘Dobbiamo chiedere a Bryce di perdere peso'”. “Il regista ha poi puntualizzato: ‘Ci sono tanti tipi di donne diverse su questo pianeta e ci sono tanti tipi di donne diverse nel nostro film’ – prosegue Howard -. Ho potuto girare tante scene di azione che non sarebbero state possibili se fossi stata a dieta […] Le ho fatte col mio corpo. […]”. “Spero che sia solo un’altra dimostrazione di ciò che è possibile”, ha concluso l’attrice.

La diversità negli stipendi delle star

Bryce Dallas Howard con Chris Pratt

Il lavoro nella produzione di “Jurassic World” è stato una sorta di campo di battaglia costante per lei. Non solo le è stato chiesto di perdere peso per i film, ma ha dovuto anche lottare perché veniva pagata meno del co-protagonista maschile Chris Pratt. Nel 2018 sono emerse notizie secondo cui l’attrice avrebbe guadagnato 8 milioni di dollari contro i 10 di Pratt per “Jurassic World: Fallen Kingdom“, ma il mese scorso la Howard ha dichiarato a Insider di essere stata pagata “molto meno“. “Quando ho iniziato a negoziare per ‘Jurassic‘, era il 2014 ed era un mondo diverso; io ero in grande svantaggio. Purtroppo devi firmare per tre film e quindi gli accordi vengono fissati e non puoi poi cambiarli”. “Quello che posso dire è che io e Chris ne abbiamo discusso – prosegue Howard – e ogni volta che c’è stata l’opportunità di spostare l’ago della bilancia su qualcosa che non era già stato previsto, come un videogioco o una attrazione nei parchi a tema, mi ha sempre letteralmente detto: ‘Voi ragazzi non dovete nemmeno fare nulla. Sarò io a negoziare. Saremo pagati allo stesso modo e tu non dovrai pensarci, Bryce'”.

Potrebbe interessarti anche

Julie Delpy nel film Tv ’Crime and Punishment’ (1998) diretto da Joseph Sargent (tratto dal romanzo ’Delitto e castigo’ di Fedor Dostoevskij), con Patrick Dempsey e Ben Kingsley
Scienze e culture

Donne da romanzo, le eroine di Dostoevskij: “Adulterio? Atto di ribellione”

27 Marzo 2023
Elvira Vikhareva, 32 anni, oppositrice politica russa, denuncia di essere stata avvelenata
Attualità

Russia, politica anti-Putin avvelenata: chi è Elvira Vikhareva

25 Marzo 2023
Un bambino di 10 anni è stato adottato da una famiglia di Cremona nel 2007 e poi abbandonato  dopo appena 5 giorni
Attualità

Adottato e abbandonato dopo 5 giorni: genitori condannati

25 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
L'attrice e regista statunitense Bryce Dallas Howard ha rivelato in una recente intervista a Metro che le è stato chiesto di perdere peso prima di girare "Jurassic World Dominion", la terza uscita nel franchise di "Jurassic World". Non è la prima volta che il suo aspetto viene messo sotto esame sui vari set di cui ha fatto parte, con il suo peso spesso oggetto di discussione anche tra i dirigenti della produzione in questione. Discussione che si è ripetuta per l'ennesima volta prima delle riprese di "Dominion". Ma in questo caso l'attrice attribuisce al regista Colin Trevorrow il merito di aver respinto tali (assurde) richieste. Anche perché, a differenza di altri film in cui ai protagonisti viene imposto per motivi legati al progetto cinematografico un certo standard di aspetto (fisico più o meno asciutto, peso, capigliatura ecc.), in questo caso la richiesta non era giustificata da particolari esigenze di produzione.
Bryce Dallas Howard
Bryce Dallas Howard: "Nel terzo film di Jurassic World mi hanno chiesto di nuovo di dimagrire"
Una testimonianza, la sua, che si inserisce nel solco di un argomento che, a Hollywood, è stato tra i più discussi dopo il #metoo: al di là delle molestie, le attrici si sono spesso lamentate di richieste inopportune riguardanti il loro fisico. Vedi ad esempio, qualche tempo fa, le dichiarazioni di Shannon Purser, che aveva lamentato quanto la fabbrica dei sogni non fosse un luogo aperto per gli attori e le attrici in carne. Ma per Dallas Howard, la storia questa volta ha un lieto fine. E ci tiene a ringraziare chi l'ha sempre sostenuta: Chris Pratt e il regista Colin Trevorrow.

La richiesta di mettersi a dieta

"Come dire, vediamo... Diciamo che mi è stato chiesto, per questo terzo film, di non usare la mia 'corporatura naturale' sul set", racconta Bryce a Metro. In "Jurassic World - Il dominio" ritroviamo infatti la 41enne americana nei panni di Claire, dopo che aveva già interpretato il personaggio in "Jurassic World" e "Jurassic World - Il regno distrutto". Durante le riprese però si è trovata a far fronte a situazioni tipiche nelle quali si trovano spesso le attrici: suggerimenti di diete e paghe inadeguate. "Nel terzo film - aggiunge - c'era un cast con molte presenze femminili. Colin è stato molto protettivo nei miei confronti... perché la questione è venuta fuori di nuovo: 'Dobbiamo chiedere a Bryce di perdere peso'". "Il regista ha poi puntualizzato: 'Ci sono tanti tipi di donne diverse su questo pianeta e ci sono tanti tipi di donne diverse nel nostro film' - prosegue Howard -. Ho potuto girare tante scene di azione che non sarebbero state possibili se fossi stata a dieta [...] Le ho fatte col mio corpo. [...]". "Spero che sia solo un'altra dimostrazione di ciò che è possibile", ha concluso l'attrice.

La diversità negli stipendi delle star

Bryce Dallas Howard con Chris Pratt
Il lavoro nella produzione di "Jurassic World" è stato una sorta di campo di battaglia costante per lei. Non solo le è stato chiesto di perdere peso per i film, ma ha dovuto anche lottare perché veniva pagata meno del co-protagonista maschile Chris Pratt. Nel 2018 sono emerse notizie secondo cui l'attrice avrebbe guadagnato 8 milioni di dollari contro i 10 di Pratt per "Jurassic World: Fallen Kingdom", ma il mese scorso la Howard ha dichiarato a Insider di essere stata pagata "molto meno". "Quando ho iniziato a negoziare per 'Jurassic', era il 2014 ed era un mondo diverso; io ero in grande svantaggio. Purtroppo devi firmare per tre film e quindi gli accordi vengono fissati e non puoi poi cambiarli". "Quello che posso dire è che io e Chris ne abbiamo discusso - prosegue Howard - e ogni volta che c'è stata l'opportunità di spostare l'ago della bilancia su qualcosa che non era già stato previsto, come un videogioco o una attrazione nei parchi a tema, mi ha sempre letteralmente detto: 'Voi ragazzi non dovete nemmeno fare nulla. Sarò io a negoziare. Saremo pagati allo stesso modo e tu non dovrai pensarci, Bryce'".
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto