Roma, 23 novembre 2024 – "Se io non voglio tu non puoi”. E’ lo slogan della nuova campagna contro la violenza di genere di ‘Una, nessuna, centomila’, che impiega tanti volti, maschili e femminili, dello spettacolo. Da Giorgia ad Andrea Delogu, da Fiorella Mannoia a Paola Cortellesi, da Luisa Ranieri a Vittoria Puccini. Ci sono Manuel Agnelli, Amadeus, Piero Pelù, Achille Lauro e tanti altri.
Perché alla frase della donna ‘Se io non voglio, tu non puoi’ corrisponde un ‘Se tu non vuoi, io non posso’ dell’uomo. E’ così che dovrebbe andare, ma troppo spesso non va, in Italia e nel mondo. In tanti casi lui accampa scuse. “Lei era ubriaca”, “lei non mi ha fermato”, “ma stavamo insieme”, “ma lei era in silenzio”, “ma mi ha chiesto lei di salire”. Il video della campagna fa un lungo elenco di pretesti, dei cliché in nome dei quali per un lungo tempo la violenza è stata giustificata, o anche solo tollerata. Allora tanto vale ricordarlo che ‘Se io non voglio, tu non puoi’, in modo che sia legge scalfita.
Per il secondo anno consecutivo i centri antiviolenza D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza) vedono aumentare, per il secondo anno consecutivo, il numero delle donne accolte, con un incremento pari al 14% rispetto al 2023. Dalla rilevazione sul 97% dei centri nei primi 10 mesi dell'anno risulta che 21.842 donne si sono rivolte alle strutture. La proiezione del numero totale di donne su 12 mesi è di 26.210 con un incremento potenziale rispetto al 2023 di 3.125 donne. In termini di media mensile, nel 2024 i centri hanno accolto 2.184 donne, contro le 1.924 del 2023.