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Il Carnevale di Cento abbatte le barriere: tradotti nella lingua dei segni tutti i contenuti audio

di REMY MORANDI -
16 maggio 2022
Carnevale di Cento lingua dei segni

Carnevale di Cento lingua dei segni

[video width="640" height="352" mp4="https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/05/carnevale-cento-lis.mp4"][/video] Il Carnevale di Cento accende il sorriso, ma proprio a tutti. Dopo due anni di pandemia, la prima domenica del Carnevale è stata un successo, tra balli, canzoni, sfilate, rievocazioni storiche. Uno spettacolo a cui tutti hanno potuto assistere, anche perché al Carnevale di Cento tutti i contenuti audio sono stati tradotti nella Lis, la lingua dei segni. Un forte e chiaro messaggio di inclusione da parte del Carnevale, che ha così deciso di non lasciare indietro nessuno e di permettere a tutti di godersi lo spettacolo (qua il programma completo del Carnevale di Cento).

Al Carnevale di Cento tutti i contenuti audio sono tradotti nella lingua dei segni

Il Comune di Cento, in provincia di Ferrara, lo aveva annunciato: il progetto Aidus si sarebbe occupato di tradurre in linguaggio Lis i contenuti audio degli eventi del Carnevale, direttamente dal palco di piazza Guercino. E così è stato. Aidus, l'Associazione per l'Inclusione di Udenti e Sordi è nata il 18 maggio 2017 a Ferrara con l'obiettivo di abbattere le barriere che limitano l'interazione tra la cultura sorda e quella udente. In questi 5 anni di attività, l'associazione ha organizzato numerosi eventi culturali di inclusione, instaurando collaborazioni con le istituzioni e le altre associazioni del territorio. E adesso, al Carnevale di Cento, Aidus ha dato la possibilità a chi non l'aveva di non restare indietro e di godersi, come tutti, lo spettacolo. Del resto, come fa sapere la stessa Aidus sul sito del comune di Ferrara, "l'Associazione vuole fare in modo che ci siano per tutti le stesse possibilità, distruggendo i preconcetti che chiudono nel loro rispettivo mondo sia i sordi che gli udenti. Si vuole dare valore alla persona nel suo complesso, all'individuo reale che sta dietro all'abilità o alla disabilità, per farne emergere le potenzialità". Quest'anno il Carnevale di Cento si è aperto con l'intrattenimento di un'ospite speciale. Cristina D'Avena, affiancata dal sassofonista Andrea Poltronieri, ha fatto cantare e ballare tutti, dai più grandi ai più piccoli, portando al Carnevale alcuni dei suoi più grandi successi, da "I puffi" a "Mila e Shiro". Anche la cantante ha voluto ringraziare il comune e gli organizzatori per aver deciso di tradurre nella lingua dei segni gli eventi e i contenuti audio della festa: "Grazie al Carnevale che sul palco ha gli interpreti Lis. Mi piacerebbe portarli anche nei miei concerti", ha dichiarato Cristina D'Avena. "È bello tornare alla normalità - ha sottolineato ancora la cantante, secondo quanto riportato da estense.com -. Sono felicissima di essere qui a Cento in mezzo a voi, grazie di cuore. Non c'è niente da fare, la musica è aggregazione, unisce ed è meravigliosa. Io come artista e voi come pubblico abbiamo una gran voglia di cantare, sfogarci e divertirci. Ma ancora c'è qualcosa da fare, perciò ricordiamoci di rispettare le regole".

La cantante Cristina D'Avena dal palco del Carnevale di Cento (Foto / Instagram / Cristina D'Avena)

Era il 2017 quando per la prima volta il Carnevale di Cento divenne completamente fruibile anche alle persone non udenti. In quell'anno l'amministrazione comunale sottolineò quello che poi divenne realtà: "Auspichiamo che questa opportunità possa trasformarsi in una consuetudine, capace di rendere il nostro Carnevale una manifestazione coinvolgente per tutti, senza preclusioni di sorta. Dobbiamo continuare a lavorare, quotidianamente e nell'occasione di questi importanti eventi, per facilitare l'integrazione e la coesione sociale, abbattendo ogni genere di barriera". Dal 2017 ad oggi molto è stato fatto per cercare di abbattere barriere e tanti grandi eventi adesso sono tradotti in lis. Ultimo tra i quali, anche l'Eurovision Song Contest, che non solo ha permesso alla comunità dei sordi di vivere un momento unico, offrendo loro la possibilità di seguire la kermesse musicale, ma su RaiPlay la diretta della finale è stata anche interpretata da performer LIS, capaci di tradurre nei gesti la musica e le sue emozioni. Un grande messaggio di inclusione per dare la possibilità a tutti di godersi lo spettacolo e di divertirsi, senza più barriere di alcun tipo.