Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » CasaOz: 15 anni insieme ai bambini con disabilità raccontati in un fumetto

CasaOz: 15 anni insieme ai bambini con disabilità raccontati in un fumetto

E' uscito il 27 giugno, il fumetto "La quotidianità che cura" per festeggiare i 15 anni di attività dell'associazione. L'obiettivo è quello di raccontare in modo pop e inclusivo il valore della cura e dello stare insieme

Nicolò Guelfi
30 Giugno 2022
Fumetto

Fumetto

Share on FacebookShare on Twitter

La disabilità e la vita oltre di essa raccontata tra le tavole e le nuvolette di un fumetto. CasaOz è una onlus, con sede a Torino in corso Moncalieri, fondata da Enrica Baricco che ha dato vita al progetto con l’intento di offrire accoglienza e tutela a tutti i bambini e le bambine affetti da disabilità e alle loro famiglie.

Enrica Baricco, fondatrice di CasaOz ha dato vita al progetto con l’intento di offrire accoglienza e tutela a tutti i bambini e le bambine affetti da disabilità

La quotidianità che cura: il fumetto che esprime il valore dello stare insieme

Il fumetto, presentato lunedì 27 giugno per festeggiare i 15 anni di attività dell’associazione, s’intitola “La quotidianità che cura” e vede due autori di spicco: la storia e i dialoghi sono del regista torinese Marco Ponti, mentre i disegni sono della giovane disegnatrice Teresa Cherubini. Attraverso parole e matite, i due hanno saputo restituire la storia dell’associazione ma hanno fatto ancora di più: hanno raccontato in modo pop e inclusivo il valore della cura e dello stare insieme.

Nelle vignette, pagina dopo pagina, il colore dominante è il verde, caratteristico di CasaOz. I protagonisti sono i bambini e ragazzi che vivono tutti i giorni questo luogo, fatto di oggetti, gesti e momento che lo rendono unico: un divano dove chiacchierare e rilassarsi, un campo da calcetto per divertirsi, i libri da leggere e tanta musica.

“In questi anni abbiamo provato a raccontarci in tanti modi – spiega Enrica Baricco –. Con le nostre voci, con le foto, con il nostro sito e con i social. Per i nostri quindici anni abbiamo deciso di costruire un fumetto e di narrare attraverso le vignette la quotidianità che cura di CasaOz”.

Convivere con una malattia o una condizione è una situazione difficile e invalidante per chi ne soffre e per persone intorno, ma realtà come CasaOz dimostrano come l’handicap non rappresenti la totalità della persona, ma solo una delle sue tante caratteristiche. Inoltre, dentro un ambiente sicuro e accogliente, anche ragazzi svantaggiati possono crescere insieme, rapportandosi con gli altri, giocando, ma anche sviluppando la propria persona.

Teresa Cherubini, figlia di Jovanotti e fumettista a soli 23 anni

“E’ un luogo dove si sta bene”: l’entusiasmo del regista

Marco Ponti, già affermato regista con pellicole come “Santa Maradona” e “Passione Sinistra”, è amico dell’associazione da molti anni: “CasaOz nasce come un’idea che a tutti sembrava folle, e proprio per questo ha avuto in sé la forza di diventare qualcosa di grande, di bello che può fare la differenza nella vita di molte persone. Quando una persona che non conosce questa realtà mi chiede di descriverla io rispondo sempre: ‘È un luogo dove si sta bene’. La mia piccola goccia nell’oceano sono queste pagine, impreziosite dai disegni di Teresa. Una piccola goccia, sì, ma che meraviglia essere in questo oceano!”

Teresa Cherubini è una giovane fumettista di soli 23 anni, figlia del cantautore Jovanotti. Si è da poco laureata alla School of visual arts di New York e dimostra grande passione e talento nel disegno. Il fumetto è stato realizzato a distanza mentre lei si trovava negli Usa ed era impossibilitata a visitare la sede a causa del Covid. Ha dovuto lavorare basandosi sui racconti, le foto, i video, ma soprattutto sulla propria immaginazione. Il tema centrale con cui ha dovuto confrontarsi è quello della malattia, argomento ben noto alla giovane disegnatrice: a soli 21 anni le era stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico da cui poi fortunatamente è riuscita a guarire: “Quello che è importante capire è che la disabilità non deve essere una limitazione e non può essere tutto nella vita di una persona”.

Sul tema è intervenuto anche il regista: “La malattia è una realtà, non è straordinaria. Bisogna concepirla come ordinaria. In questo periodo sto lavorando a un film con Gianluca Vialli e lui mi ha spiegato cosa vuol dire per lui questo concetto: la malattia è come un passeggero sgradevole che sale sul nostro treno. Non ci piace, ma dovremo fare con lui almeno un pezzo di strada insieme”.

Il fumetto sarà presto reso disponibile in vari formati. La speranza è quella di poter leggere sempre più pagine che raccontino realtà come quella di CasaOz.

Potrebbe interessarti anche

Romina Francesca Power è nata a Los Angeles il 2 ottobre 1951
Attualità

Romina Power, appello social: “Salviamo il mare”

23 Marzo 2023
Ellie Goulding (Instagram)
Spettacolo

Musica contro l’isolamento. Ellie Goulding: “Il palco il mio posto sicuro”

21 Marzo 2023
Una madre con bambino in carcere. Oggi sono 23 in Italia, con 26 bambini
Attualità

Detenute madri: sono 23 con 26 bambini al seguito. Le straniere il doppio delle italiane

24 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
La disabilità e la vita oltre di essa raccontata tra le tavole e le nuvolette di un fumetto. CasaOz è una onlus, con sede a Torino in corso Moncalieri, fondata da Enrica Baricco che ha dato vita al progetto con l’intento di offrire accoglienza e tutela a tutti i bambini e le bambine affetti da disabilità e alle loro famiglie.
Enrica Baricco, fondatrice di CasaOz ha dato vita al progetto con l’intento di offrire accoglienza e tutela a tutti i bambini e le bambine affetti da disabilità

La quotidianità che cura: il fumetto che esprime il valore dello stare insieme

Il fumetto, presentato lunedì 27 giugno per festeggiare i 15 anni di attività dell’associazione, s’intitola “La quotidianità che cura” e vede due autori di spicco: la storia e i dialoghi sono del regista torinese Marco Ponti, mentre i disegni sono della giovane disegnatrice Teresa Cherubini. Attraverso parole e matite, i due hanno saputo restituire la storia dell’associazione ma hanno fatto ancora di più: hanno raccontato in modo pop e inclusivo il valore della cura e dello stare insieme. Nelle vignette, pagina dopo pagina, il colore dominante è il verde, caratteristico di CasaOz. I protagonisti sono i bambini e ragazzi che vivono tutti i giorni questo luogo, fatto di oggetti, gesti e momento che lo rendono unico: un divano dove chiacchierare e rilassarsi, un campo da calcetto per divertirsi, i libri da leggere e tanta musica. “In questi anni abbiamo provato a raccontarci in tanti modi – spiega Enrica Baricco –. Con le nostre voci, con le foto, con il nostro sito e con i social. Per i nostri quindici anni abbiamo deciso di costruire un fumetto e di narrare attraverso le vignette la quotidianità che cura di CasaOz”. Convivere con una malattia o una condizione è una situazione difficile e invalidante per chi ne soffre e per persone intorno, ma realtà come CasaOz dimostrano come l’handicap non rappresenti la totalità della persona, ma solo una delle sue tante caratteristiche. Inoltre, dentro un ambiente sicuro e accogliente, anche ragazzi svantaggiati possono crescere insieme, rapportandosi con gli altri, giocando, ma anche sviluppando la propria persona.
Teresa Cherubini, figlia di Jovanotti e fumettista a soli 23 anni

"E' un luogo dove si sta bene": l'entusiasmo del regista

Marco Ponti, già affermato regista con pellicole come “Santa Maradona” e “Passione Sinistra”, è amico dell’associazione da molti anni: “CasaOz nasce come un’idea che a tutti sembrava folle, e proprio per questo ha avuto in sé la forza di diventare qualcosa di grande, di bello che può fare la differenza nella vita di molte persone. Quando una persona che non conosce questa realtà mi chiede di descriverla io rispondo sempre: ‘È un luogo dove si sta bene’. La mia piccola goccia nell’oceano sono queste pagine, impreziosite dai disegni di Teresa. Una piccola goccia, sì, ma che meraviglia essere in questo oceano!” Teresa Cherubini è una giovane fumettista di soli 23 anni, figlia del cantautore Jovanotti. Si è da poco laureata alla School of visual arts di New York e dimostra grande passione e talento nel disegno. Il fumetto è stato realizzato a distanza mentre lei si trovava negli Usa ed era impossibilitata a visitare la sede a causa del Covid. Ha dovuto lavorare basandosi sui racconti, le foto, i video, ma soprattutto sulla propria immaginazione. Il tema centrale con cui ha dovuto confrontarsi è quello della malattia, argomento ben noto alla giovane disegnatrice: a soli 21 anni le era stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico da cui poi fortunatamente è riuscita a guarire: “Quello che è importante capire è che la disabilità non deve essere una limitazione e non può essere tutto nella vita di una persona”. Sul tema è intervenuto anche il regista: “La malattia è una realtà, non è straordinaria. Bisogna concepirla come ordinaria. In questo periodo sto lavorando a un film con Gianluca Vialli e lui mi ha spiegato cosa vuol dire per lui questo concetto: la malattia è come un passeggero sgradevole che sale sul nostro treno. Non ci piace, ma dovremo fare con lui almeno un pezzo di strada insieme”. Il fumetto sarà presto reso disponibile in vari formati. La speranza è quella di poter leggere sempre più pagine che raccontino realtà come quella di CasaOz.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto