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Home » Attualità » Cash & Rocket, quando la solidarietà femminile corre su strada per cambiare il mondo

Cash & Rocket, quando la solidarietà femminile corre su strada per cambiare il mondo

Il tour solidale che riunisce 80 donne di tutto il mondo è partito da Barcellona, passa da Milano e si conclude a Firenze

Maurizio Costanzo
11 Giugno 2022
Cash & Rocket, quando la solidarietà femminile corre su strada per cambiare il mondo

Cash & Rocket, quando la solidarietà femminile corre su strada per cambiare il mondo

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Cash & Rocket, quando la solidarietà femminile corre su strada per cambiare il mondo; il tour solidale che riunisce 80 donne di tutto il mondo è partito da Barcellona, passa da Milano e si conclude a Firenze. Equipaggi tutti al femminile corrono su 40 auto ibride ed elettriche per raccogliere fondi a favore di Sumbandila, Croce Rossa e Helen Bamber Foundation. Tra le partecipanti la bellissima Ashley Graham, e poi Michelle Williams e le attrici Patricia Arquette ed Emma Thompson, modelle, imprenditrici, olimpioniche e influencer

L’iniziativa

Quando le donne si uniscono sono capaci di fare la differenza. Lo sapeva bene Oscar Wilde che disse: “Date alle donne occasioni adeguate, e loro saranno capaci di tutto”. Ne è la riprova Cash & Rocket, l’organizzazione fondata da Julie Brangstrup nel 2012, imprenditrice, madre di sei figli, e ovviamente filantropa. Creata con un preciso obiettivo, far nascere una comunità di donne di diverse nazionalità e professioni, che hanno voglia di impegnarsi per cambiare le cose e aiutare chi ha bisogno. Il tour solidale, l’evento più importante dell’organizzazione, quest’anno è giunto alla decima edizione.

Il tour

Partito il 10 giugno da Barcellona, arriva l’11 a Milano e il 12 si conclude a Firenze: verso le 16 di domenica 12 giugno è prevista la ‘presa in carico’ della scorta della polizia in Viale Alessandro Guidoni, e l’arrivo sarà alle 17 al St. Regis, Piazza Ognissanti.

Parola d’ordine: quando la solidarietà femminile si fa concreta, è in grado di cambiare il mondo, o almeno la vita di donne e bambini in diverse parti del mondo, assicurando un futuro più sostenibile al pianeta. Come? Raccogliendo fondi per progetti solidali significativi. In particolare Cash & Rocket ha già raccolto, dal 2012, oltre 6 milioni di euro, tutti da destinare a progetti di beneficenza.

Jemma e Jodie Kidd con la loro Ferrari 296 GTB ibrida

Intanto questo nuovo tour è partito dalla Spagna, dove si sono accesi i motori delle 40 auto rigorosamente ibride ed elettriche, a vantaggio del pianeta. La decima edizione di Cash & Rocket Tour, che riunisce ben 80 donne da provenienti da tutto il mondo, copre la distanza di ben 1336 km. L’importante non è correre, ma arrivare al traguardo, che è quello di apportare un cambiamento tangibile alle vite di mamme e bambini in situazione di estrema povertà. Un occhio al volante e l’altro all’orizzonte della solidarietà: quest’anno la raccolta fondi viene fatta a favore dell’organizzazione Sumbandila, che offre borse di studio ai bambini nella regione del Limpopo, in Sud Africa, per permettergli di accedere all’università; per il programma della Croce Rossa che si rivolge ai bimbi provenienti da contesti svantaggiati e sostiene istruzione, attività extrascolastiche e un’alimentazione sana e bilanciata; e andrà a sostenere l’inglese Helen Bamber Foundation, l’organizzazione promossa dall’attrice Emma Thompson che offre supporto e assistenza ai rifugiati vittime di violenza di genere, tratta di esseri umani o che sono stati messi ai lavori forzati.

Il magnifico parterre in rosa

È lunga la lista delle partecipanti al Cash&Rocket Tour che sostengono questa edizione o hanno partecipato alle precedenti. Ne fanno parte tanti nomi e volti noti, del cinema, della moda, dello sport come dell’arte e degli affari, tra cui la cantante Michelle Williams, le attrici Patricia Arquette, Emma Thompson, Amy Jackson e Jackie Cruz, modelle e imprenditrici, Jodie e Jemma Kidd, Arizona Muse, Nieves Álvarez e Ashley Graham, l’editrice Katie Grant. E ancora, icone della moda tra cui Franca Sozzani e Maria Grazia Chiuri, le olimpioniche Perri Shakes-Drayton e Mathilda Karlsson (la prima cavallerizza olimpica dello Sri Lanka), influencer e imprenditrici digitali Gala González, Erica Pelosini, Pernille Teisbaek, Charlotte Groenveld, Zara Martin, Charlotte Stockdale e Rachel Zeilic, e molte altre.

Le influencer Rachel Zeilic e Gala González con la loro Audi Q3 sponsorizzata da Vredestein

A Barcellona le 40 vetture partecipanti in esposizione, tutte rosse, hanno attratto l’attenzione dei passanti, mentre nel Porto Vecchio, l’iconica statua La Parella (La Coppia, ndr) dello scultore cileno Lautaro Diaz Silva si godeva lo spettacolo dall’alto. E non è mancata una cena di gala con un’asta benefica di pezzi ed esperienze uniche, che si è tenuta al Casa Batlló, capolavoro di Gaudí a Barcellona. Gli equipaggi in queste ore stanno viaggiando attraversando la Provenza, facendo tappa non a caso allo Château La Coste, tenuta di oltre 200 ettari, dove si intrecciano bellezza e buon vivere, opere d’arte contemporanea, cultura enologica e architettura. Poi il gruppo tutto in rosa degli equipaggi del Cash&Rocket proseguirà verso l’Italia, e dopo aver fatto tappa a Milano arriverà alla sua tappa finale, Firenze, ovviamente dopo aver effettuato un ‘pit stop’ d’eccezione, a Maranello allo storico stabilimento Ferrari, e poi al ristorante Cavallino di Massimo Bottura.

Un viaggio lungo le bellezze del territorio, dove a ingranare le marce saranno le squadre partecipanti, impegnate e spronate nel gareggiare e ‘sorpassare’ le altre nella raccolta fondi attraverso la propria rete di contatti, allo scopo di massimizzare le donazioni per le associazioni benefiche selezionate. Ognuna sulla propria auto, con l’obiettivo comune di un traguardo a vantaggio di tutte. Ben consapevoli che, come diceva Adolfo Perez Esquivel: “La grande ricchezza dell’umanità, risiede nella solidarietà”.

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Carlotta Bertotti, la macchia sfoggiata: “Io ribelle come Mulan”

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia

Cash & Rocket, quando la solidarietà femminile corre su strada per cambiare il mondo; il tour solidale che riunisce 80 donne di tutto il mondo è partito da Barcellona, passa da Milano e si conclude a Firenze. Equipaggi tutti al femminile corrono su 40 auto ibride ed elettriche per raccogliere fondi a favore di Sumbandila, Croce Rossa e Helen Bamber Foundation. Tra le partecipanti la bellissima Ashley Graham, e poi Michelle Williams e le attrici Patricia Arquette ed Emma Thompson, modelle, imprenditrici, olimpioniche e influencer

L'iniziativa

Quando le donne si uniscono sono capaci di fare la differenza. Lo sapeva bene Oscar Wilde che disse: “Date alle donne occasioni adeguate, e loro saranno capaci di tutto”. Ne è la riprova Cash & Rocket, l’organizzazione fondata da Julie Brangstrup nel 2012, imprenditrice, madre di sei figli, e ovviamente filantropa. Creata con un preciso obiettivo, far nascere una comunità di donne di diverse nazionalità e professioni, che hanno voglia di impegnarsi per cambiare le cose e aiutare chi ha bisogno. Il tour solidale, l’evento più importante dell’organizzazione, quest’anno è giunto alla decima edizione.

Il tour

Partito il 10 giugno da Barcellona, arriva l’11 a Milano e il 12 si conclude a Firenze: verso le 16 di domenica 12 giugno è prevista la 'presa in carico' della scorta della polizia in Viale Alessandro Guidoni, e l'arrivo sarà alle 17 al St. Regis, Piazza Ognissanti.

Parola d’ordine: quando la solidarietà femminile si fa concreta, è in grado di cambiare il mondo, o almeno la vita di donne e bambini in diverse parti del mondo, assicurando un futuro più sostenibile al pianeta. Come? Raccogliendo fondi per progetti solidali significativi. In particolare Cash & Rocket ha già raccolto, dal 2012, oltre 6 milioni di euro, tutti da destinare a progetti di beneficenza.

Jemma e Jodie Kidd con la loro Ferrari 296 GTB ibrida

Intanto questo nuovo tour è partito dalla Spagna, dove si sono accesi i motori delle 40 auto rigorosamente ibride ed elettriche, a vantaggio del pianeta. La decima edizione di Cash & Rocket Tour, che riunisce ben 80 donne da provenienti da tutto il mondo, copre la distanza di ben 1336 km. L’importante non è correre, ma arrivare al traguardo, che è quello di apportare un cambiamento tangibile alle vite di mamme e bambini in situazione di estrema povertà. Un occhio al volante e l’altro all’orizzonte della solidarietà: quest’anno la raccolta fondi viene fatta a favore dell’organizzazione Sumbandila, che offre borse di studio ai bambini nella regione del Limpopo, in Sud Africa, per permettergli di accedere all’università; per il programma della Croce Rossa che si rivolge ai bimbi provenienti da contesti svantaggiati e sostiene istruzione, attività extrascolastiche e un’alimentazione sana e bilanciata; e andrà a sostenere l’inglese Helen Bamber Foundation, l’organizzazione promossa dall’attrice Emma Thompson che offre supporto e assistenza ai rifugiati vittime di violenza di genere, tratta di esseri umani o che sono stati messi ai lavori forzati.

Il magnifico parterre in rosa

È lunga la lista delle partecipanti al Cash&Rocket Tour che sostengono questa edizione o hanno partecipato alle precedenti. Ne fanno parte tanti nomi e volti noti, del cinema, della moda, dello sport come dell’arte e degli affari, tra cui la cantante Michelle Williams, le attrici Patricia Arquette, Emma Thompson, Amy Jackson e Jackie Cruz, modelle e imprenditrici, Jodie e Jemma Kidd, Arizona Muse, Nieves Álvarez e Ashley Graham, l’editrice Katie Grant. E ancora, icone della moda tra cui Franca Sozzani e Maria Grazia Chiuri, le olimpioniche Perri Shakes-Drayton e Mathilda Karlsson (la prima cavallerizza olimpica dello Sri Lanka), influencer e imprenditrici digitali Gala González, Erica Pelosini, Pernille Teisbaek, Charlotte Groenveld, Zara Martin, Charlotte Stockdale e Rachel Zeilic, e molte altre.

Le influencer Rachel Zeilic e Gala González con la loro Audi Q3 sponsorizzata da Vredestein

A Barcellona le 40 vetture partecipanti in esposizione, tutte rosse, hanno attratto l’attenzione dei passanti, mentre nel Porto Vecchio, l’iconica statua La Parella (La Coppia, ndr) dello scultore cileno Lautaro Diaz Silva si godeva lo spettacolo dall’alto. E non è mancata una cena di gala con un’asta benefica di pezzi ed esperienze uniche, che si è tenuta al Casa Batlló, capolavoro di Gaudí a Barcellona. Gli equipaggi in queste ore stanno viaggiando attraversando la Provenza, facendo tappa non a caso allo Château La Coste, tenuta di oltre 200 ettari, dove si intrecciano bellezza e buon vivere, opere d’arte contemporanea, cultura enologica e architettura. Poi il gruppo tutto in rosa degli equipaggi del Cash&Rocket proseguirà verso l’Italia, e dopo aver fatto tappa a Milano arriverà alla sua tappa finale, Firenze, ovviamente dopo aver effettuato un ‘pit stop’ d’eccezione, a Maranello allo storico stabilimento Ferrari, e poi al ristorante Cavallino di Massimo Bottura.

Un viaggio lungo le bellezze del territorio, dove a ingranare le marce saranno le squadre partecipanti, impegnate e spronate nel gareggiare e ‘sorpassare’ le altre nella raccolta fondi attraverso la propria rete di contatti, allo scopo di massimizzare le donazioni per le associazioni benefiche selezionate. Ognuna sulla propria auto, con l’obiettivo comune di un traguardo a vantaggio di tutte. Ben consapevoli che, come diceva Adolfo Perez Esquivel: “La grande ricchezza dell’umanità, risiede nella solidarietà”.

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