Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Cheslie Kryst, morta l’ex Miss Usa: a 30 anni si è suicidata lanciandosi da un palazzo a New York

Cheslie Kryst, morta l’ex Miss Usa: a 30 anni si è suicidata lanciandosi da un palazzo a New York

La foto su Instagram e il biglietto lasciato a casa: la morte della modella e avvocatessa è un mistero. La famiglia ricorda: "La sua luce ha ispirato gli altri nel mondo"

Luca Marchetti
31 Gennaio 2022
Share on FacebookShare on Twitter
Cheslie Kryst, 30 anni, ex miss Usa nel 2019

“May this day bring you rest and peace” (Possa questo giorno portarvi riposo e pace). Queste ultime parole e poi il suicidio. Cheslie Kryst, 30 anni, miss America nel 2019, è morta così. Un bigliettino lasciato nel suo appartamento, una foto pubblicata su Instagram e la 30enne, secondo gli accertamenti della polizia, si è uccisa lanciandosi nel vuoto dal grattacielo dove abitava a New York.

Cheslie Kryst, com’è morta l’ex miss Usa

Siamo a New York, è la mattina di domenica 30 gennaio. La polizia si appresta velocemente a raggiungere l’Orion Building, sulla 42esima West a Manhattan, perché arriva la segnalazione di una persona lanciatasi da un palazzo. Alle 7,15 la polizia trova il corpo senza vita di Cheslie Kryst ai piedi del palazzo di lusso dove la 30enne risiedeva, al nono piano. Un testimone racconta alla polizia di aver visto la donna su una terrazza del 29mo piano del palazzo. Poi il lancio nel vuoto. Gli agenti entrano nella casa della donna. Non ci sono segni di effrazioni o altre persone presenti nell’appartamento. Solo un bigliettino lasciato su un tavolo della casa. Nel messaggio, Cheslie Kryst scrive di lasciare tutti i suoi averi alla madre, anche lei ex vincitrice di un concorso nel 2002, il Miss North Dakota. Per la polizia, dopo ulteriori analisi e accertamenti, non ci sono dubbi: si tratta di suicidio.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Cheslie Kryst, JD, MBA (@chesliekryst)

Il biglietto lasciato in casa e la foto su Instagram: perché Cheslie Kryst si è suicidata

Nel bigliettino lasciato in casa, tuttavia, Cheslie Kryst non lascia alcun indizio che faccia capire perché si sia suicidata. Nessuna motivazione, nessuna parola in più oltre a quel “Lascio tutti i miei averi a mia madre”. Poco prima di lanciarsi nel vuoto dal suo palazzo, Cheslie pubblica una foto su Instagram. Una foto di lei, con gli occhi semi-chiusi e la mano sinistra appoggiata sul volto. È qui che scrive le sue ultime parole: “May this day bring you rest and peace”.

Cheslie Kryst, oltre che modella, era giornalista e avvocatessa

Dalle due lauree a miss Usa (e Universo): chi era Cheslie Kryst

Nessuno riesce a comprendere il motivo della sua morte. Cheslie, afro-americana classe 1991, era una presentatrice televisiva, modella e avvocatessa. Doppia laurea, una in marketing e gestione delle risorse umana e una in giurisprudenza, la ragazza era diventata Miss Usa nel 2019 e si era poi classificata tra le prime dieci nel concorso Miss Universo 2019. Nello stesso anno Cheslie era anche diventata corrispondente da New York per Extra, una rivista americana di notizie distribuita dalla Warner Bros. E un anno dopo, nel 2020, ricevette una nomination come ‘Outstanding Entertainment News Program’ alla 47ma edizione del Daytime Emmy Awards, proprio grazie alla sua posizione di corrispondente da New York per Extra. Per lo stesso premio fu nominata un’altra volta l’anno successivo.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da ExtraTV (@extratv)

“La sua luce ha ispirato gli altri nel mondo”: il ricordo della famiglia

“La sua grande luce è stata quella che ha ispirato gli altri in tutto il mondo con la sua bellezza e forza. Ci teneva, amava, rideva e brillava. Cheslie incarnava l’amore e serviva gli altri, sia attraverso il suo lavoro come avvocato che nella lotta per la giustizia sociale, come Miss Usa e come conduttrice di Extra. Ma soprattutto come figlia, sorella, amica, mentore e collega, sappiamo che il suo insegnamento sopravvivrà”, ricorda in una nota pubblicata sui social la famiglia di Cheslie Kryst. Al cordoglio si è unita poi anche la redazione di Extra, che ha ricordato con un messaggio sui social la sua corrispondente: “I nostri cuori sono spezzati. Cheslie non era solo una parte vitale del nostro programma, ma anche una parte della nostra famiglia “Extra”. Le nostre più sentite condoglianze a tutta la famiglia e ai suoi amici”.

Potrebbe interessarti anche

L'attore Pedro Pascal (Instagram)
Spettacolo

Pedro Pascal, chi è il “daddy” della Generazione Z

19 Marzo 2023
FS Italia: sono stati avviati percorsi di training e iniziative dedicati a mamme e papà per migliorare la conciliazione vita-lavoro
Lifestyle

Festa del papà, i padri di oggi più motivati ed energici rispetto alle mamme

19 Marzo 2023
Manifestazione de I Sentinelli, Famiglie Arcobaleno e Cig Arcigay
Attualità

Milano, manifestazione famiglie arcobaleno. Schlein: “Pronta la legge”

18 Marzo 2023

Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Cheslie Kryst, 30 anni, ex miss Usa nel 2019
“May this day bring you rest and peace” (Possa questo giorno portarvi riposo e pace). Queste ultime parole e poi il suicidio. Cheslie Kryst, 30 anni, miss America nel 2019, è morta così. Un bigliettino lasciato nel suo appartamento, una foto pubblicata su Instagram e la 30enne, secondo gli accertamenti della polizia, si è uccisa lanciandosi nel vuoto dal grattacielo dove abitava a New York.

Cheslie Kryst, com'è morta l'ex miss Usa

Siamo a New York, è la mattina di domenica 30 gennaio. La polizia si appresta velocemente a raggiungere l’Orion Building, sulla 42esima West a Manhattan, perché arriva la segnalazione di una persona lanciatasi da un palazzo. Alle 7,15 la polizia trova il corpo senza vita di Cheslie Kryst ai piedi del palazzo di lusso dove la 30enne risiedeva, al nono piano. Un testimone racconta alla polizia di aver visto la donna su una terrazza del 29mo piano del palazzo. Poi il lancio nel vuoto. Gli agenti entrano nella casa della donna. Non ci sono segni di effrazioni o altre persone presenti nell’appartamento. Solo un bigliettino lasciato su un tavolo della casa. Nel messaggio, Cheslie Kryst scrive di lasciare tutti i suoi averi alla madre, anche lei ex vincitrice di un concorso nel 2002, il Miss North Dakota. Per la polizia, dopo ulteriori analisi e accertamenti, non ci sono dubbi: si tratta di suicidio.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Cheslie Kryst, JD, MBA (@chesliekryst)

Il biglietto lasciato in casa e la foto su Instagram: perché Cheslie Kryst si è suicidata

Nel bigliettino lasciato in casa, tuttavia, Cheslie Kryst non lascia alcun indizio che faccia capire perché si sia suicidata. Nessuna motivazione, nessuna parola in più oltre a quel “Lascio tutti i miei averi a mia madre”. Poco prima di lanciarsi nel vuoto dal suo palazzo, Cheslie pubblica una foto su Instagram. Una foto di lei, con gli occhi semi-chiusi e la mano sinistra appoggiata sul volto. È qui che scrive le sue ultime parole: “May this day bring you rest and peace”.
Cheslie Kryst, oltre che modella, era giornalista e avvocatessa

Dalle due lauree a miss Usa (e Universo): chi era Cheslie Kryst

Nessuno riesce a comprendere il motivo della sua morte. Cheslie, afro-americana classe 1991, era una presentatrice televisiva, modella e avvocatessa. Doppia laurea, una in marketing e gestione delle risorse umana e una in giurisprudenza, la ragazza era diventata Miss Usa nel 2019 e si era poi classificata tra le prime dieci nel concorso Miss Universo 2019. Nello stesso anno Cheslie era anche diventata corrispondente da New York per Extra, una rivista americana di notizie distribuita dalla Warner Bros. E un anno dopo, nel 2020, ricevette una nomination come ‘Outstanding Entertainment News Program’ alla 47ma edizione del Daytime Emmy Awards, proprio grazie alla sua posizione di corrispondente da New York per Extra. Per lo stesso premio fu nominata un’altra volta l’anno successivo.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da ExtraTV (@extratv)

"La sua luce ha ispirato gli altri nel mondo": il ricordo della famiglia

“La sua grande luce è stata quella che ha ispirato gli altri in tutto il mondo con la sua bellezza e forza. Ci teneva, amava, rideva e brillava. Cheslie incarnava l’amore e serviva gli altri, sia attraverso il suo lavoro come avvocato che nella lotta per la giustizia sociale, come Miss Usa e come conduttrice di Extra. Ma soprattutto come figlia, sorella, amica, mentore e collega, sappiamo che il suo insegnamento sopravvivrà”, ricorda in una nota pubblicata sui social la famiglia di Cheslie Kryst. Al cordoglio si è unita poi anche la redazione di Extra, che ha ricordato con un messaggio sui social la sua corrispondente: “I nostri cuori sono spezzati. Cheslie non era solo una parte vitale del nostro programma, ma anche una parte della nostra famiglia “Extra”. Le nostre più sentite condoglianze a tutta la famiglia e ai suoi amici”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto