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Home » Attualità » La Corte Suprema Usa pronta ad abolire il diritto all’aborto stabilito con la “Roe vs Wade”

La Corte Suprema Usa pronta ad abolire il diritto all’aborto stabilito con la “Roe vs Wade”

Politico pubblica in esclusiva una bozza d'opinione che avrebbe fatto trapelare il giudice Alito: nel foglio si legge che i togati nominati dai repubblicani ritengono la storica sentenza del 1973 "completamente sbagliata fin dall'inizio"

Marianna Grazi
3 Maggio 2022
Manifestanti davanti alla sede della Corte Suprema USA

Manifestanti davanti alla sede della Corte Suprema USA dopo la pubblicazione della bozza di opinione dei conservatori

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L’ala conservatrice della Corte Suprema è pronta a rovesciare il diritto all’aborto stabilito quasi 50 anni fa con la sentenza Roe vs Wade. È quanto rivela Politico, che lunedì 2 maggio ha ottenuto e pubblicato in esclusiva una bozza sul parere dei togati che rappresentano la maggioranza della Corte stessa. Il documento appare come un ripudio “totale e fermo” della storica sentenza del 1973, in cui si stabilivano i principi basilari  per le seguenti leggi in tema di diritto riproduttivo femminile.
Questa prospettiva sembrava poter essere presa in considerazione già a dicembre, quando i giudici hanno preso in esame una legge del Mississippi che avrebbe vietato gli aborti dopo le 15 settimane. In seguito l’importante decisione era stata posticipata a quest’estate, ma nel frattempo altre misure che impongono pesanti restrizioni all’aborto sono state approvate o proposte in vari stati a guida repubblicana, tra cui, recentemente, l’Oklahoma.

La bozza d’opinione

Ma la divulgazione da parte di Politico di una bozza di opinione, che afferma essere stata fatta circolare dal giudice Samuel A. Alito Jr., è stata una violazione senza precedenti del moderno protocollo della Corte Suprema. Nel servizio dei reporter Josh Gerstein e Alexander Ward si legge che dopo le discussioni iniziali, Alito insieme ai giudici Clarence Thomas e ai tre i candidati del presidente Donald Trump alla Corte – Neil M. Gorsuch, Brett M. Kavanaugh e Amy Coney Barrett – hanno votato per ribaltare la storica sentenza.

“Riteniamo che la ‘Roe vs Wade’ debba essere annullata“, si legge nella bozza intitolata “Parere della Corte”. “È tempo di dare ascolto alla Costituzione e restituire la questione dell’aborto ai rappresentanti eletti del popolo”, scrivono ancora nel documento. La bozza è stata redatta a febbraio, riferiscono fonti informate a Politico. I quattro giudici nominati dai repubblicani hanno votato con Alito, anche lui nominato da un presidente del Gran Old Party, George W. Bush, nel 2005, per mettere la parola fine su un diritto fondamentale per le donne, quello all’interruzione volontaria di gravidanza, quello a decidere liberamente sul proprio corpo.
Secondo quanto riferito dalle fonti vicine alla Corte Suprema Stephen Breyer, Sonia Sotomayor e Elena Kagan, i tre togati democratici, stanno invece lavorando aduna contro-bozza. Non è chiaro come si schiererà il presidente della Corte suprema John Roberts, nominato sempre da Bush nel 2006 e che è considerato un moderato.

L’ultima parola non è ancora detta, e si dovrà aspettare la decisione sul caso del Mississippi nel corso di questa legislatura, che si concluderà alla fine di giugno o all’inizio di luglio prossimi. Quanto stabilito su quella legge federale sarà dirimente per le sorti delle donne negli Stati Uniti. Le bozze di opinione, da quanto si apprende, vengono invece fatte circolare per cercare di convincere gli altri giudici, oltre a servire come documento base per l’approvazione di una decisione.

Le reazioni

 

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Un post condiviso da The Washington Post (@washingtonpost)

Lunedì sera, in seguito allo scoop di Politico sul fatto che i nove giudici sono pronti a rovesciare il diritto all’aborto, centinaia di persone si sono riunite fuori dalla Corte Suprema per manifestare il proprio dissenso. Una bozza d’opinione, pubblicata da Politico, ha infatti mostrato che la maggioranza dei togati ha votato per rovesciare la Roe vs Wade, sostenendo che la storica sentenza era “completamente sbagliata fin dall’inizio”. La maggior parte della gente fuori dal tribunale ha voluto invece mostrare il proprio sostegno per i diritti all’aborto, sollevando cartelloni e striscioni, oltre che grucce appendiabiti (tipico strumento utilizzato per provocare gli aborti ‘fai-da-te’ casalinghi), mentre gridava: “l’aborto è assistenza sanitaria“. Ma tra la folla erano presenti anche diversi attivisti antiabortisti. “Sono scioccato. Capovolgere la Roe vs Wade”, la storica sentenza che ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti “ci riporta indietro di 50 anni e avrà un impatto smisurato sulle donne più deboli nella società”. Così il magnate di Microsoft Bill Gates commenta la bozza della decisione della Corte Suprema sulle interruzioni di gravidanza. “Sostengo il diritto delle donne a decidere”, aggiunge il filantropo.
Potrebbero passare mesi prima che sia chiaro se l’opinione trapelata servirà come base per la decisione della Corte o se quello di lunedì è stato solo un round iniziale dei negoziati.

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"Ve lo risparmio ragazzi, non è proprio il mio forte" ha risposto l
  • Aumentano, purtroppo, gli episodi di bullismo e cyberbullismo. 

I minori vittime di prepotenze nella vita reale, o che le abbiano subite qualche volta sono il 54%, contro il 44% del 2020. Un incremento significativo, di ben 10 punti, che deve spingerci a riflettere. 

Per quanto riguarda il cyber bullismo, il 31% dei minori ne è stato vittima almeno una volta, contro il 23% del 2020. Il fenomeno sembra interessare più i ragazzi delle ragazze sia nella vita reale (il 57% dei maschi è stato vittima di prepotenze, contro il 50% delle femmine) sia in quella virtuale (32% contro 29%). Nel 42% si tratta di offese verbali, ma sono frequenti anche violenze fisiche (26%) e psicologiche (26%).

Il 52% è pienamente consapevole dei reati che commette se intraprende un’azione di bullismo usando internet o lo smartphone, il 14% lo è abbastanza, ma questo non sembra un deterrente. Un 26%, invece, dichiara di non saperne nulla della gravità del reato. Intervistati, con risposte multiple, sui motivi che spingono ad avere comportamenti di prepotenza o di bullismo nei confronti degli altri, il 54% indica il body shaming. 

Mentre tra i motivi che spingono i bulli ad agire in questo modo, il 50% afferma che così dimostra di essere più forte degli altri, il 47% si diverte a mettere in ridicolo gli altri, per il 37% il bullo si comporta in questo modo perché gli piace che gli altri lo temano.

Ma come si comportano se assistono a episodi di bullismo? Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a queste situazioni, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”, un dato che nel 2020 era il 44%. 

Un calo drastico, che forse potrebbe essere spiegato con una minore empatia sociale dovuta al distanziamento sociale e al lockdown, che ha impedito ai minori di intessere relazioni profonde. Migliora, invece, la percentuale degli insegnanti che, rendendosi conto di quanto accaduto, intervengono prontamente (46% contro il 40% del 2020). Un 7%, però, dichiara che i docenti, sebbene si rendano conto di quanto succede, non fanno nulla per fermare le prepotenze.

I giovanissimi sono sempre più iperconessi, ma sono ancora in grado di legarsi?

#lucenews #giornatacontroilbullismo
  • “Non sono giorni facilissimi, il dolore va e viene: è molto difficile non pensare a qualcosa che ti fa male”. Camihawke, al secolo Camilla Boniardi, una delle influencer più amate del web si mette ancora una volta a nudo raccontando le sue insicurezze e fragilità. In un post su Instagram parla della tricodinia. 

“Se fosse tutto ok, per questa tricodinia rimarrebbe solo lo stress come unica causa e allora dovrò modificare qualcosa nella mia vita. Forse il mio corpo mi sta parlando e devo dargli ascolto."

La tricodinia è una sensazione dolorosa al cuoio capelluto, accompagnata da un bruciore o prurito profondo che, in termini medici, si chiama disestesia. Può essere transitoria o diventare cronica, a volte perfino un gesto quotidiano come pettinarsi o toccarsi i capelli può diventare molto doloroso. Molte persone – due pazienti su tre sono donne – lamentano formicolii avvertiti alla radice, tra i follicoli e il cuoio capelluto. Tra le complicazioni, la tricodinia può portare al diradamento e perfino alla caduta dei capelli. 

#lucenews #lucelanazione #camihawke #tricodinia
  • Dai record alle prime volte all’attualità, la 65esima edizione dei Grammy Awards non delude quanto a sorprese. 

Domenica 5 febbraio, in una serata sfavillante a Los Angeles, la cerimonia dell’Oscare della musica della Recording Academy ha fatto entusiasmare sia per i big presenti sia per i riconoscimenti assegnati. 

Intanto ad essere simbolicamente premiate sono state le donne e i manifestanti contro la dittatura della Repubblica Islamica: “Baraye“, l’inno delle proteste in Iran, ha vinto infatti il primo Grammy per la canzone che ispira cambiamenti sociali nel mondo. Ad annunciarlo dal palco è stata nientemeno che  la first lady americana Jill Biden.

L’autore, il 25enne Shervin Hajipour, era praticamente sconosciuto quando è stato eliminato dalla versione iraniana di American Idol, ma la sua canzone è diventata un simbolo delle proteste degli ultimi mesi in Iran evocando sentimenti di dolore, rabbia, speranza e desiderio di cambiamento. Hajipour vive nel Paese in rivolta ed è stato arrestato dopo che proprio questo brano, a settembre, è diventata virale generando oltre 40 milioni di click sul web in 48 ore.

#lucenews #grammyawards2023 #shervinhajipour #iran
L'ala conservatrice della Corte Suprema è pronta a rovesciare il diritto all'aborto stabilito quasi 50 anni fa con la sentenza Roe vs Wade. È quanto rivela Politico, che lunedì 2 maggio ha ottenuto e pubblicato in esclusiva una bozza sul parere dei togati che rappresentano la maggioranza della Corte stessa. Il documento appare come un ripudio "totale e fermo" della storica sentenza del 1973, in cui si stabilivano i principi basilari  per le seguenti leggi in tema di diritto riproduttivo femminile. Questa prospettiva sembrava poter essere presa in considerazione già a dicembre, quando i giudici hanno preso in esame una legge del Mississippi che avrebbe vietato gli aborti dopo le 15 settimane. In seguito l'importante decisione era stata posticipata a quest'estate, ma nel frattempo altre misure che impongono pesanti restrizioni all'aborto sono state approvate o proposte in vari stati a guida repubblicana, tra cui, recentemente, l'Oklahoma.

La bozza d'opinione

Ma la divulgazione da parte di Politico di una bozza di opinione, che afferma essere stata fatta circolare dal giudice Samuel A. Alito Jr., è stata una violazione senza precedenti del moderno protocollo della Corte Suprema. Nel servizio dei reporter Josh Gerstein e Alexander Ward si legge che dopo le discussioni iniziali, Alito insieme ai giudici Clarence Thomas e ai tre i candidati del presidente Donald Trump alla Corte - Neil M. Gorsuch, Brett M. Kavanaugh e Amy Coney Barrett - hanno votato per ribaltare la storica sentenza. "Riteniamo che la 'Roe vs Wade' debba essere annullata", si legge nella bozza intitolata "Parere della Corte". "È tempo di dare ascolto alla Costituzione e restituire la questione dell'aborto ai rappresentanti eletti del popolo", scrivono ancora nel documento. La bozza è stata redatta a febbraio, riferiscono fonti informate a Politico. I quattro giudici nominati dai repubblicani hanno votato con Alito, anche lui nominato da un presidente del Gran Old Party, George W. Bush, nel 2005, per mettere la parola fine su un diritto fondamentale per le donne, quello all'interruzione volontaria di gravidanza, quello a decidere liberamente sul proprio corpo. Secondo quanto riferito dalle fonti vicine alla Corte Suprema Stephen Breyer, Sonia Sotomayor e Elena Kagan, i tre togati democratici, stanno invece lavorando aduna contro-bozza. Non è chiaro come si schiererà il presidente della Corte suprema John Roberts, nominato sempre da Bush nel 2006 e che è considerato un moderato. L'ultima parola non è ancora detta, e si dovrà aspettare la decisione sul caso del Mississippi nel corso di questa legislatura, che si concluderà alla fine di giugno o all'inizio di luglio prossimi. Quanto stabilito su quella legge federale sarà dirimente per le sorti delle donne negli Stati Uniti. Le bozze di opinione, da quanto si apprende, vengono invece fatte circolare per cercare di convincere gli altri giudici, oltre a servire come documento base per l'approvazione di una decisione.

Le reazioni

 
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Lunedì sera, in seguito allo scoop di Politico sul fatto che i nove giudici sono pronti a rovesciare il diritto all'aborto, centinaia di persone si sono riunite fuori dalla Corte Suprema per manifestare il proprio dissenso. Una bozza d'opinione, pubblicata da Politico, ha infatti mostrato che la maggioranza dei togati ha votato per rovesciare la Roe vs Wade, sostenendo che la storica sentenza era "completamente sbagliata fin dall'inizio". La maggior parte della gente fuori dal tribunale ha voluto invece mostrare il proprio sostegno per i diritti all'aborto, sollevando cartelloni e striscioni, oltre che grucce appendiabiti (tipico strumento utilizzato per provocare gli aborti 'fai-da-te' casalinghi), mentre gridava: "l'aborto è assistenza sanitaria". Ma tra la folla erano presenti anche diversi attivisti antiabortisti. "Sono scioccato. Capovolgere la Roe vs Wade", la storica sentenza che ha legalizzato l'aborto negli Stati Uniti "ci riporta indietro di 50 anni e avrà un impatto smisurato sulle donne più deboli nella società". Così il magnate di Microsoft Bill Gates commenta la bozza della decisione della Corte Suprema sulle interruzioni di gravidanza. "Sostengo il diritto delle donne a decidere", aggiunge il filantropo. Potrebbero passare mesi prima che sia chiaro se l'opinione trapelata servirà come base per la decisione della Corte o se quello di lunedì è stato solo un round iniziale dei negoziati.
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