Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Cristo riparte da Eboli: il treno tornerà a Matera dopo mezzo secolo di isolamento e 500 miliardi buttati al vento

Cristo riparte da Eboli: il treno tornerà a Matera dopo mezzo secolo di isolamento e 500 miliardi buttati al vento

Ci sono voluti i fondi del Pnrr e la decisione di una donna, Vera Fiorani ad e direttrice generale di Rete ferroviaria Italiana per sbloccare uno stallo costoso e incancrenito da quasi cinquant'anni

Domenico Guarino
1 Settembre 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Il treno dei desideri. La commissaria straordinaria Vera Fiorani ha firmato l’ordinanza per il cronoprogramma di un’opera che segna una data storica per l’Italia intera e per il Sud in particolare: a partire dal 2026 il treno arriverà (finalmente) a Matera. Con buona pace di Carlo Levi.
Certo, c’è voluto qualche decennio, una tonnellata di progetti, e qualche decina di miliardi gettati al vento, ma questa volta sembra che ci siamo. Il progetto della linea ferroviaria Ferrandina – Matera La Martella è stato inserito tra le opere strategiche dal governo nazionale e, conseguentemente, è stato soggetto al commissariamento. La serietà del progetto è testimoniata anche dal fatto che Fiorani è l’amministratrice delegata e Direttrice generale di Rete ferroviaria Italiana. Una nomina che la dice lunga, insomma. (nella foto Fiorani con l’assessore regionale alle infrastrutture della Basilicata  D0natella Merra).

 

L’insegna del treno Bari-Matera “dimenticata” alla stazione di Bari

Il contributo del Pnrr

La valutazione di impatto ambientale dovrebbe arrivare, secondo il cronoprogramma fissato, entro il dicembre 2021, contemporaneamente alla dell’intesa tra il Commissario Straordinario e la presidenza della Regione Basilicata. Entro aprile dell’anno prossimo dovrà essere completato l’iter burocratico relativo alle prescrizioni. La progettazione esecutiva andrà consegnata entro giugno del 2023, quando si apriranno i cantieri. I lavori dovranno essere completati entro la fine del 2026. L’investimento complessivo è di 365 milioni di euro. Una parte di queste risorse, circa 50 milioni, derivano dal Piano nazionale di riprese e resilienza.

 

La linea costruita dal Fascismo, soppressa negli anni ’70

 

Dicevamo dei progetti che nel corso dei decenni sono falliti per insipienza, farragini burocratiche, sprechi, disinteresse ed anche quel pizzico di fatalismo che nelle ‘questioni’ meridionali mai manca. Nel periodo fascista, Matera venne collegata alla stazione di Ferrandina. La rete era operata da una società privata, la Mediterranea Calabro Lucane e si trattava di binari a scartamento ridotto. Ma grazie a quel collegamento, per quanto precario e accidentato, Matera era comunque collegata con Ferrandina e da lì, si poteva cambiare tratta con le linee delle Ferrovie dello Stato. Sta di fatto che quell’unico collegamento ferroviario tra Matera e la rete ferroviaria italiana non venne mai adeguato. Fino a quando, all’inizio degli anni Settanta, la linea venne definitivamente soppressa. Motivo? L’eccessivo degrado degli impianti e dei rotabili utilizzati.

 

 

La stazione delle nebbie

 

Da quegli anni in poi entriamo in una di quelle nebbie che spesso avvolgono il processo di modernizzazione del Paese, a partire dagli anni ’80.
I lavori per collegare Matera alla rete nazionale iniziano nel 1982. Si punta a realizzare una traccia di 29,25 chilometri. Tutto bene? Nemmeno per sogno! Il primo stop arriva nel 1988. Poi le opere verranno riprese varie volte, per bloccarsi definitivamente venti anni fa. L’ammontare degli investimenti a quel punto era pari alla cifra monstre di 500 miliardi, che non si sa bene dove siano finiti, al punto che la stessa la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo per capire cosa si nascondesse dietro quei soldi.
Nonostante tutte le difficoltà, ad oggi, la sede ferroviaria è interamente costruita, così come le opere civili ed i fabbricati di stazione. Quello che manca sono le opere di palificazione e l’armamento. Ora si tratta dunque di rimettere mano al tragitto, riparare i danni del tempo, e realizzare quello che manca con l’obiettivo di rilanciare la linea ferrata, per farla diventare innanzitutto uno strumento a sostegno il turismo e l’economia della Basilicata e di Matera. Nel frattempo l’uomo è arrivato sulla luna, i computer sono diventati palmari, e con i cellulari puoi vedere la Tv.  Ora il treno arriverà a Matera. E finalmente Carlo Levi potrà riposare in pace.

Potrebbe interessarti anche

Lucio Dalla il prossimo 4 marzo avrebbe compiuto 80 anni
Spettacolo

“Ciao – Rassegna Lucio Dalla”: una serata speciale per celebrare l’artista visionario e sensibile

3 Febbraio 2023
Eva Carieri
Lifestyle

La siciliana Carieri sulle orme della Robin’s contro violenze e discriminazione per diventare Eva

5 Febbraio 2023
L'attrice e modella Pamela Anderson (Ansa)
Spettacolo

Pamela Anderson si racconta senza filtri: dal sex tape con l’ex marito alle violenze subite

5 Febbraio 2023

Instagram

  • "Ho provato a far cantare Chiara Ferragni, ma non sono riuscito a portarla sul palco" ha scherzato Gianni Morandi. 

"Ve lo risparmio ragazzi, non è proprio il mio forte" ha risposto l
  • Aumentano, purtroppo, gli episodi di bullismo e cyberbullismo. 

I minori vittime di prepotenze nella vita reale, o che le abbiano subite qualche volta sono il 54%, contro il 44% del 2020. Un incremento significativo, di ben 10 punti, che deve spingerci a riflettere. 

Per quanto riguarda il cyber bullismo, il 31% dei minori ne è stato vittima almeno una volta, contro il 23% del 2020. Il fenomeno sembra interessare più i ragazzi delle ragazze sia nella vita reale (il 57% dei maschi è stato vittima di prepotenze, contro il 50% delle femmine) sia in quella virtuale (32% contro 29%). Nel 42% si tratta di offese verbali, ma sono frequenti anche violenze fisiche (26%) e psicologiche (26%).

Il 52% è pienamente consapevole dei reati che commette se intraprende un’azione di bullismo usando internet o lo smartphone, il 14% lo è abbastanza, ma questo non sembra un deterrente. Un 26%, invece, dichiara di non saperne nulla della gravità del reato. Intervistati, con risposte multiple, sui motivi che spingono ad avere comportamenti di prepotenza o di bullismo nei confronti degli altri, il 54% indica il body shaming. 

Mentre tra i motivi che spingono i bulli ad agire in questo modo, il 50% afferma che così dimostra di essere più forte degli altri, il 47% si diverte a mettere in ridicolo gli altri, per il 37% il bullo si comporta in questo modo perché gli piace che gli altri lo temano.

Ma come si comportano se assistono a episodi di bullismo? Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a queste situazioni, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”, un dato che nel 2020 era il 44%. 

Un calo drastico, che forse potrebbe essere spiegato con una minore empatia sociale dovuta al distanziamento sociale e al lockdown, che ha impedito ai minori di intessere relazioni profonde. Migliora, invece, la percentuale degli insegnanti che, rendendosi conto di quanto accaduto, intervengono prontamente (46% contro il 40% del 2020). Un 7%, però, dichiara che i docenti, sebbene si rendano conto di quanto succede, non fanno nulla per fermare le prepotenze.

I giovanissimi sono sempre più iperconessi, ma sono ancora in grado di legarsi?

#lucenews #giornatacontroilbullismo
  • “Non sono giorni facilissimi, il dolore va e viene: è molto difficile non pensare a qualcosa che ti fa male”. Camihawke, al secolo Camilla Boniardi, una delle influencer più amate del web si mette ancora una volta a nudo raccontando le sue insicurezze e fragilità. In un post su Instagram parla della tricodinia. 

“Se fosse tutto ok, per questa tricodinia rimarrebbe solo lo stress come unica causa e allora dovrò modificare qualcosa nella mia vita. Forse il mio corpo mi sta parlando e devo dargli ascolto."

La tricodinia è una sensazione dolorosa al cuoio capelluto, accompagnata da un bruciore o prurito profondo che, in termini medici, si chiama disestesia. Può essere transitoria o diventare cronica, a volte perfino un gesto quotidiano come pettinarsi o toccarsi i capelli può diventare molto doloroso. Molte persone – due pazienti su tre sono donne – lamentano formicolii avvertiti alla radice, tra i follicoli e il cuoio capelluto. Tra le complicazioni, la tricodinia può portare al diradamento e perfino alla caduta dei capelli. 

#lucenews #lucelanazione #camihawke #tricodinia
  • Dai record alle prime volte all’attualità, la 65esima edizione dei Grammy Awards non delude quanto a sorprese. 

Domenica 5 febbraio, in una serata sfavillante a Los Angeles, la cerimonia dell’Oscare della musica della Recording Academy ha fatto entusiasmare sia per i big presenti sia per i riconoscimenti assegnati. 

Intanto ad essere simbolicamente premiate sono state le donne e i manifestanti contro la dittatura della Repubblica Islamica: “Baraye“, l’inno delle proteste in Iran, ha vinto infatti il primo Grammy per la canzone che ispira cambiamenti sociali nel mondo. Ad annunciarlo dal palco è stata nientemeno che  la first lady americana Jill Biden.

L’autore, il 25enne Shervin Hajipour, era praticamente sconosciuto quando è stato eliminato dalla versione iraniana di American Idol, ma la sua canzone è diventata un simbolo delle proteste degli ultimi mesi in Iran evocando sentimenti di dolore, rabbia, speranza e desiderio di cambiamento. Hajipour vive nel Paese in rivolta ed è stato arrestato dopo che proprio questo brano, a settembre, è diventata virale generando oltre 40 milioni di click sul web in 48 ore.

#lucenews #grammyawards2023 #shervinhajipour #iran
Il treno dei desideri. La commissaria straordinaria Vera Fiorani ha firmato l’ordinanza per il cronoprogramma di un’opera che segna una data storica per l’Italia intera e per il Sud in particolare: a partire dal 2026 il treno arriverà (finalmente) a Matera. Con buona pace di Carlo Levi. Certo, c’è voluto qualche decennio, una tonnellata di progetti, e qualche decina di miliardi gettati al vento, ma questa volta sembra che ci siamo. Il progetto della linea ferroviaria Ferrandina – Matera La Martella è stato inserito tra le opere strategiche dal governo nazionale e, conseguentemente, è stato soggetto al commissariamento. La serietà del progetto è testimoniata anche dal fatto che Fiorani è l’amministratrice delegata e Direttrice generale di Rete ferroviaria Italiana. Una nomina che la dice lunga, insomma. (nella foto Fiorani con l'assessore regionale alle infrastrutture della Basilicata  D0natella Merra).  
L'insegna del treno Bari-Matera "dimenticata" alla stazione di Bari

Il contributo del Pnrr

La valutazione di impatto ambientale dovrebbe arrivare, secondo il cronoprogramma fissato, entro il dicembre 2021, contemporaneamente alla dell’intesa tra il Commissario Straordinario e la presidenza della Regione Basilicata. Entro aprile dell’anno prossimo dovrà essere completato l’iter burocratico relativo alle prescrizioni. La progettazione esecutiva andrà consegnata entro giugno del 2023, quando si apriranno i cantieri. I lavori dovranno essere completati entro la fine del 2026. L’investimento complessivo è di 365 milioni di euro. Una parte di queste risorse, circa 50 milioni, derivano dal Piano nazionale di riprese e resilienza.  

La linea costruita dal Fascismo, soppressa negli anni '70

  Dicevamo dei progetti che nel corso dei decenni sono falliti per insipienza, farragini burocratiche, sprechi, disinteresse ed anche quel pizzico di fatalismo che nelle ‘questioni’ meridionali mai manca. Nel periodo fascista, Matera venne collegata alla stazione di Ferrandina. La rete era operata da una società privata, la Mediterranea Calabro Lucane e si trattava di binari a scartamento ridotto. Ma grazie a quel collegamento, per quanto precario e accidentato, Matera era comunque collegata con Ferrandina e da lì, si poteva cambiare tratta con le linee delle Ferrovie dello Stato. Sta di fatto che quell’unico collegamento ferroviario tra Matera e la rete ferroviaria italiana non venne mai adeguato. Fino a quando, all’inizio degli anni Settanta, la linea venne definitivamente soppressa. Motivo? L’eccessivo degrado degli impianti e dei rotabili utilizzati.    

La stazione delle nebbie

  Da quegli anni in poi entriamo in una di quelle nebbie che spesso avvolgono il processo di modernizzazione del Paese, a partire dagli anni ’80. I lavori per collegare Matera alla rete nazionale iniziano nel 1982. Si punta a realizzare una traccia di 29,25 chilometri. Tutto bene? Nemmeno per sogno! Il primo stop arriva nel 1988. Poi le opere verranno riprese varie volte, per bloccarsi definitivamente venti anni fa. L’ammontare degli investimenti a quel punto era pari alla cifra monstre di 500 miliardi, che non si sa bene dove siano finiti, al punto che la stessa la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo per capire cosa si nascondesse dietro quei soldi. Nonostante tutte le difficoltà, ad oggi, la sede ferroviaria è interamente costruita, così come le opere civili ed i fabbricati di stazione. Quello che manca sono le opere di palificazione e l’armamento. Ora si tratta dunque di rimettere mano al tragitto, riparare i danni del tempo, e realizzare quello che manca con l’obiettivo di rilanciare la linea ferrata, per farla diventare innanzitutto uno strumento a sostegno il turismo e l’economia della Basilicata e di Matera. Nel frattempo l’uomo è arrivato sulla luna, i computer sono diventati palmari, e con i cellulari puoi vedere la Tv.  Ora il treno arriverà a Matera. E finalmente Carlo Levi potrà riposare in pace.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto