Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Cuba, i prigionieri politici salgono a 1.057. Le donne trans detenute insieme agli uomini

Cuba, i prigionieri politici salgono a 1.057. Le donne trans detenute insieme agli uomini

La denuncia di Prisoners Defenders International: "La repressione del regime terrorizza e imbavaglia i civili di ogni estrazione sociale"

Domenico Guarino
15 Gennaio 2023
Ogni mese, Cuba continua a molestare, minacciare, convocare e detenere migliaia di persone (Ansa)

Ogni mese, Cuba continua a molestare, minacciare, convocare e detenere migliaia di persone (Ansa)

Share on FacebookShare on Twitter

1.057: è il numero dei prigionieri politici e di coscienza detenuti a Cuba, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2022. Per la precisione 768 incarcerati di coscienza, 258 condannati di coscienza e 31 casi di altri prigionieri politici. “1.057 persone che subiscono condanne giudiziarie o disposizioni che limitano la loro libertà da parte degli uffici del pubblico ministero in flagrante violazione del diritto internazionale e del giusto processo” secondo quanto denuncia l’associazione Prisoners Defenders International.

Tra di loro 36 minori, 31 ragazzi e 5 ragazze, detenuti in carceri chiamati “scuole di formazione integrale”, strutture apparentemente per minori, ma in realtà veri e propri penitenziari. 27 di loro stanno ancora scontando una pena, 9 sono sottoposti a un procedimento penale. Ogni anno sono complessivamente almeno 150 i bambini di età inferiore ai 16 anni che passano attraverso le strutture detentive di Cuba, come ha denunciato il 9 giugno 2022 lo stesso Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia nel suo Rapporto. Il Comitato ha anche sottolineato che ogni anno a Cuba circa 260 ragazzi di 16 e 17 anni vengono privati della libertà nelle carceri convenzionali. Pertanto, complessivamente, sono 410 i minori che vengono imprigionati ogni anno a Cuba. 16 dei minori sono processati o sono già stati condannati per “sedizione”, con una pena media di 5 anni di reclusione, mediamente più alta di quella degli adulti in carcere politico.

I prigionieri politici a Cuba
I prigionieri politici a Cuba

Nel complesso sono 938 i prigionieri politici di tutte le età condannati, con sentenze fino all’ergastolo in 18 casi. Almeno 123 donne (tra cui donne transgender) stanno ancora affrontando processi e condanne per motivi politici e di coscienza. Tutte le donne trans in carcere per motivi di coscienza sono state e sono tuttora incarcerate tra gli uomini, subendo situazioni indescrivibili per la loro condizione sessuale.

Da notare inoltre che il nuovo Codice di famiglia ha eliminato la potestà genitoriale di padri e madri sostituendola con una più generica “responsabilità genitoriale“, un concetto che consente ampi margini di interpretazione, premettendo in ultima istanza la sospensione della “responsabilità genitoriale” per chi “osserva comportamenti viziosi, corrotti o criminali incompatibili”. La conseguenza è che le madri e i padri detenuti e le loro famiglie sono concretamente minacciati di vedersi sottrarre i figli semplicemente per aver esercitato la loro libertà di espressione. E non ha importanza che ci si trovi di fronte ad un caso penale definitivo: basta che le autorità cubane osservino una “condotta viziosa, corrotta o criminale“.

“Ogni mese, Cuba continua a molestare, minacciare, convocare e detenere migliaia di persone e a imprigionare e perseguire penalmente una media di oltre 30 nuovi prigionieri politici al mese. Il popolo vive nella paura e nei conati di vomito” denuncia l’associazione Prisoners Defenders International. Che aggiunge“Cuba è diventata un’enorme prigione per la stragrande maggioranza dei suoi cittadini. Nonostante le miserie di Cuba, l’enorme repressione fa sì che i cubani vivano nel timore reale per la loro sicurezza e limita le loro libertà più fondamentali in misura molto elevata”.

Potrebbe interessarti anche

Gucci aderisce al progetto "Adotta una scuola" di Altagamma
Attualità

Gucci entra nel progetto “Adotta una scuola” di Altagamma e Ministero dell’Istruzione

26 Gennaio 2023
Erin Reid con il kit mestruale portatile
Lifestyle

Un kit mestruale da usare quando non ci sono bagni: il progetto della 25enne Erin Reid

26 Gennaio 2023
Linda Campostrini
Lifestyle

Linda Campostrini, in giro per il mondo per essere felice: “Bisogna uscire dalla comfort zone”

23 Gennaio 2023

Instagram

  • Avete mai pensato a come fare quando siete in una foresta, in montagna o in una spiaggia solitaria, lontane da tutti, completamente immerse nella natura, ma avete il ciclo? 

🟪 A questa eventualità ha risposto una ragazza scozzese, che ha sviluppato un kit mestruale portatile da usare all’aperto quando non esistono i servizi igienici o non c’è accesso alle toilette. Erin Reid, 25 anni, ha concepito l’idea quando ha affrontato il cammino di 96 miglia (154 km) della West Highland Way da Milngavie, vicino a Glasgow, a Fort William. Ispirata dalle sue esperienze racconta: 

🗣“Ho avuto le mestruazioni per tutto il tempo ed è stata una vera seccatura Il mio obiettivo è quello di risolvere il problema e dare alle persone la possibilità di uscire all’aria aperta quando hanno le mestruazioni”. Secondo Erin, le donne che si trovano in luoghi isolati potrebbero correre il rischio di infezioni del tratto urinario, shock tossico o infertilità a causa della scarsa igiene, quando non c’è accesso a bagni, impianti per lavarsi le mani o luoghi per smaltire i prodotti sanitari usati.

La ragazza ha dichiarato che il suo kit è pensato per chi pratica l’escursionismo, il kayak e per il personale militare, ma ha spiegato che, grazie anche al design a forma di fiaschetta, potrebbe interessare persino il pubblico femminile dei festival all’aperto, preoccupati di utilizzare i bagni chimici. Il kit contiene: una coppetta mestruale riutilizzabile, salviette antibatteriche, che consentono di pulire la coppetta in viaggio e un semplice erogatore che può essere utilizzato anche senza avere le mani pulite, quindi in situazioni in cui non è possibile accedere a servizi igienici o all’acqua corrente. 

L’ex studentessa della Napier University, laureata in Design del Prodotto, spera ora di lanciare il prodotto nel 2024: appassionata escursionista e ciclista è ora alla ricerca di finanziamenti per portare sul mercato il suo kit per l’igiene mestruale LU Innovations. Che è stato sviluppato con il sostegno di Converge, società di supporto per le università e gli istituti di ricerca che lavorano su nuovi prototipi.

#lucenews #mestruazioni #kitmestruale #ciclomestruale #designdelprodotto
  • “Ho fatto un film artigianale, maldestramente ispirato a una lettera di Elsa Morante, e dedicato a tutte le ‘cattive ragazze’, che cattive non sono, e che lottano in tutto il mondo: dall’Iran all’Afghanistan, ma anche in Svezia e in Umbria”.

Il corto “Le Pupille” di Alice Rohrwcher ha ricevuto ieri, 24 gennaio, una nomination agli Oscar per il miglior Live Action Short. La cerimonia finale si terrà a Los Angeles il 12 marzo.

La reazione e la gioia delle piccole protagoniste, della troupe e della regista✨

#lucenews #lucelanazione #lepupille #oscar2023
  • C’è anche un film italiano in corsa per gli Oscar. 

È il cortometraggio "Le pupille" diretto da Alice Rohrwacher, regista quarantunenne nata in Toscana, cresciuta nella campagna umbra, regista "artigianale", autodidatta, i cui film hanno già ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Le pupille è prodotto dal regista premio Oscar Alfonso Cuarón, ed è entrato nella cinquina delle pellicole in corsa per l’Oscar del Miglior cortometraggio.

"Dedico questa nomination alle “bambine cattive“, che cattive non sono affatto, e che sono in lotta ovunque nel mondo: in Iran, in Afghanistan, ma anche in Svezia e in Umbria. Mi auguro che, come nel mio cortometraggio, possano rompere la torta e condividerla fra loro". 

Si parla, infatti, nel film, di una torta. E di costrizioni, divieti, imposizioni, rigide regole da sovvertire. Il film prende spunto, dice la regista, da una lettera che nel dicembre 1971 la scrittrice Elsa Morante inviò all’amico giornalista e critico cinematografico Goffredo Fofi.

Nella lettera, la Morante racconta una storia avvenuta in un collegio di preti, negli anni del fascismo. Una decina di ragazzi si preparano al pranzo di Natale, scoprendo che a chiudere il pasto c’è un’enorme zuppa inglese. Ma il priore li invita a "fare un fioretto" a Gesù Bambino, rinunciando alla loro fetta di dolce. Qualcuno si ribellerà: un "bimbo cattivo". La lettera è pubblicata, col titolo di Pranzo di Natale, per le edizioni milanesi Henry Beyle, nel 2014.

Invitata da Cuarón a prendere parte a un progetto di corti per Disney+, Alice Rohrwacher ha scelto questa storia. Ma con un radicale cambiamento: ha trasformato i ragazzi in ragazzine, in "pupille", piccole orfane ospitate dalle suore. L’intransigente priora è interpretata dalla sorella della regista, Alba Rohrwacher. A portare la torta in convento è una eccentrica nobildonna che chiede – in cambio del dono – di pregare per l’uomo che la ha tradita e abbandonata.

È la prima volta, invece, che la regista riceve una nomination agli Oscar, e lo fa con una fiaba anarchica, un Canto di Natale "in rosa", rivoluzionario e al femminile.

L
  • Messaggi osceni, allusioni, avances in ufficio e ricatti sessuali. La forma più classica del sopruso in azienda, unita ai nuovi strumenti tecnologici nelle mani dei molestatori. Il movimento Me Too, nel 2017, squarciò il velo di silenzio sulle molestie sessuali subite dalle donne nel mondo del cinema e poi negli altri luoghi di lavoro. Cinque anni dopo, con in mezzo la pandemia che ha terremotato il mondo del lavoro, le donne continuano a subire abusi, che nella maggior parte dei casi restano nell’ombra.

«Sono pochissime le donne che denunciano – spiega Roberta Vaia, della segreteria milanese della Cisl – e nei casi più gravi preferiscono lasciare il lavoro. Il molestatore andrebbe allontanato dalla vittima ma nei contratti collettivi dei vari settori non è ancora prevista una sanzione disciplinare per chi si rende responsabile di molestie o di mobbing».

Un quadro sconfortante che emerge anche da una rilevazione realizzata dalla Cisl Lombardia, nel corso del 2022, su lavoratrici di diversi settori, attraverso un sondaggio distribuito in fabbriche, negozi e uffici della regione. Sono seimila le donne che hanno partecipato all’indagine, e il 44% ha dichiarato di aver subìto molestie o di «esserne stata testimone» nel corso della sua vita lavorativa.

A livello nazionale, secondo gli ultimi dati Istat, sono 1.404.000 le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Quando una donna subisce un ricatto sessuale, nell’80,9% dei casi non ne parla con nessuno sul posto di lavoro. Quasi nessuna ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine: appena lo 0,7% delle vittime.

✍🏻di Andrea Gianni

#lucenews #istat #donne #molestie #lavoro #diritti
1.057: è il numero dei prigionieri politici e di coscienza detenuti a Cuba, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2022. Per la precisione 768 incarcerati di coscienza, 258 condannati di coscienza e 31 casi di altri prigionieri politici. "1.057 persone che subiscono condanne giudiziarie o disposizioni che limitano la loro libertà da parte degli uffici del pubblico ministero in flagrante violazione del diritto internazionale e del giusto processo” secondo quanto denuncia l’associazione Prisoners Defenders International. Tra di loro 36 minori, 31 ragazzi e 5 ragazze, detenuti in carceri chiamati "scuole di formazione integrale", strutture apparentemente per minori, ma in realtà veri e propri penitenziari. 27 di loro stanno ancora scontando una pena, 9 sono sottoposti a un procedimento penale. Ogni anno sono complessivamente almeno 150 i bambini di età inferiore ai 16 anni che passano attraverso le strutture detentive di Cuba, come ha denunciato il 9 giugno 2022 lo stesso Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia nel suo Rapporto. Il Comitato ha anche sottolineato che ogni anno a Cuba circa 260 ragazzi di 16 e 17 anni vengono privati della libertà nelle carceri convenzionali. Pertanto, complessivamente, sono 410 i minori che vengono imprigionati ogni anno a Cuba. 16 dei minori sono processati o sono già stati condannati per "sedizione", con una pena media di 5 anni di reclusione, mediamente più alta di quella degli adulti in carcere politico.
I prigionieri politici a Cuba
I prigionieri politici a Cuba
Nel complesso sono 938 i prigionieri politici di tutte le età condannati, con sentenze fino all'ergastolo in 18 casi. Almeno 123 donne (tra cui donne transgender) stanno ancora affrontando processi e condanne per motivi politici e di coscienza. Tutte le donne trans in carcere per motivi di coscienza sono state e sono tuttora incarcerate tra gli uomini, subendo situazioni indescrivibili per la loro condizione sessuale. Da notare inoltre che il nuovo Codice di famiglia ha eliminato la potestà genitoriale di padri e madri sostituendola con una più generica "responsabilità genitoriale", un concetto che consente ampi margini di interpretazione, premettendo in ultima istanza la sospensione della "responsabilità genitoriale" per chi "osserva comportamenti viziosi, corrotti o criminali incompatibili". La conseguenza è che le madri e i padri detenuti e le loro famiglie sono concretamente minacciati di vedersi sottrarre i figli semplicemente per aver esercitato la loro libertà di espressione. E non ha importanza che ci si trovi di fronte ad un caso penale definitivo: basta che le autorità cubane osservino una "condotta viziosa, corrotta o criminale". “Ogni mese, Cuba continua a molestare, minacciare, convocare e detenere migliaia di persone e a imprigionare e perseguire penalmente una media di oltre 30 nuovi prigionieri politici al mese. Il popolo vive nella paura e nei conati di vomito” denuncia l’associazione Prisoners Defenders International. Che aggiunge“Cuba è diventata un'enorme prigione per la stragrande maggioranza dei suoi cittadini. Nonostante le miserie di Cuba, l'enorme repressione fa sì che i cubani vivano nel timore reale per la loro sicurezza e limita le loro libertà più fondamentali in misura molto elevata”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto