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"Cittadinanza digitale, una partita da vincere", progetto contro cyberbullismo e insidie della rete

L'iniziativa realizzata dall'azienda Synergie è gratuita e prevede 16 ore di formazione divise in 8 moduli. L'anno scorso coinvolti 500 ragazzi e ragazze

di EDOARDO MARTINI -
26 ottobre 2022
Dipendenza dalla rete

Dipendenza dalla rete

Un percorso di prevenzione e formazione contro il cyberbullismo, l’hate speech e le insidie della rete. È questo l’obiettivo del progetto "Cittadinanza digitale, una partita da vincere", creato da Synergie, tra le principali Agenzie per il lavoro in Italia, insieme alla società di formazione Risorse Italia e il Novara Football Club, con il patrocinio del CONI Piemonte.

Paolo Picchio, il padre di Carolina, vittima nel 2013 di cyberbullismo

Gratuito, accessibile dai 16 anni: questo il progetto di 'Cittadinanza Digitale'

Il progetto è alla seconda edizione, dopo che lo scorso anno ha coinvolto 500 ragazzi delle scuole superiori del territorio. Quest'anno però è arrivata una grande novità: l’ingresso della Fondazione Carolina, creata dalla famiglia della quattordicenne Carolina Picchio, vittima nel 2013 proprio di cyberbullismo e alla quale è dedicata la prima legge in Europa sul cyberbullismo (giugno 2018). Il progetto formativo prevede 16 ore di corsi, divisi in 8 moduli da 2 ore l’uno, con classi formate da un minimo di 15 ad un massimo di 20 studenti. E' gratuito e vi possono partecipare tutti coloro che, compiuti 16 anni, risultino essere disoccupati. Sono quattro i pilastri su cui si struttura la formazione interattiva:
  1. Internet delle cose - ambiente reale vs ambiente virtuale (4h),
  2. Cittadinanza digitale (4h);
  3. Felici di navigare - utilizzo etico e responsabile delle piattaforme (4h);
  4. Il fenomeno del Cyberbullismo - prevenzione e contrasto (8h).
Il responsabile del progetto per Synergie, Louis Arosio ha spiegato: "L’obiettivo è quello di riflettere con i ragazzi sulla possibilità di aprire i propri orizzonti a nuovi punti di vista, di vivere l’ambiente online nella sua potenzialità, evitando il più possibile di fare scelte disfunzionali, nell’ottica di costruire un percorso di cittadinanza digitale consapevole e responsabile". Lo scopo è quello di coinvolgere i giovani e farli riflettere su come, cosa e perché condividono online, prendendo consapevolezza della necessità di integrare la vita in rete con quella offline. Ma anche di riflettere sulla potenza della parola nella costruzione, e nella distruzione, delle relazioni.

L’utilizzo inconsapevole o distorto della Rete crea un rischio di dipendenza dal web per l’82% dei giovani

"L'utilizzo distorto della rete coinvolge 3 ragazzi su 4 in episodi negativi"

Giuseppe Garesio, AD Synergie, ha sottolineato l'importanza del lavoro dell'azienda: "L’importanza etica del ruolo da noi ricoperto e la nostra mission ci hanno da sempre spinto ad assumere una posizione di riferimento su diverse tematiche sociali tra queste, la prevenzione e la lotta al bullismo, in tutte le sue possibili sfumature e declinazioni. Siamo felici di veder crescere il progetto che quest’anno raggiungerà un numero superiore di ragazzi". E non poteva mancare il commento di Ivano Zoppi, Segretario generale Fondazione Carolina: "Fare rete in questo campo è fondamentale perché si tratta di fenomeni complessi che riguardano più ambiti della vita dei ragazzi: dalla scuola, alla famiglia, allo sport, fino alle relazioni sociali. Basti pensare che secondo i dati del nostro comitato scientifico l’utilizzo inconsapevole o distorto della Rete coinvolge 3 ragazzi su 4 in episodi negativi e crea un rischio di dipendenza dal web per l’82% dei giovani. E che le principali cause del fenomeno sono noia, solitudine e assenza di regole".