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Difendere le conquiste delle donne per una scelta autonoma e sicura: la Toscana pro aborto

La Commissione Pari Opportunità e alcuni ordini professionali hanno promosso un documento per "portare avanti politiche sociali e sanitarie che accompagnino la donna nel percorso di ivg"

di MARIANNA GRAZI -
9 luglio 2022
aborto toscana

aborto toscana

Anche grazie alla denuncia dell'attrice Gaia Nanni e del successivo trattamento ricevuto, il dibattito sulla questione dell'aborto si è acceso anche in Italia e nella progressista Toscana. Perché anche qui, evidentemente, il problema esiste e non è facile accedere a questa procedura. Lo ha denunciato la 41enne dalla sua pagina Facebook, ricevendo in cambio offese e immondizia, letteralmente. Il caso evidenzia, quindi, che il problema non sia meramente legato al servizio sanitario, in base all'obiezione di coscienza esercitata o meno dal personale ospedaliero, bensì sociale. Legato alla morale cattolica, all'ideologia conservatrice che vede nella vita del nascituro il massimo dell'aspirazione a cui tendere, e chi se ne importa se la donna quel figlio non lo vuole (per le sue legittime ragioni che non è assolutamente obbligata a professare) o rischia la sua, di vita, per portare a termine la gravidanza.

La Toscana difende l'aborto "scelta autonoma e sicura"

Aborto farmacologico libero

Manifestazione pro aborto

"La Toscana non arretra, difende le conquiste delle donne e il diritto ad una scelta autonoma e sicura". Una questione che ha spinto la presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, Francesca Basanieri e tutte le componenti coinvolte, a siglare e promuovere un documento, cui hanno aderito numerosi ordini professionali, per ''farsi carico della responsabilità di chiedere a tutte e tutti di non abbassare la guardia", ma anzi di "tenere alta l'attenzione". Sulla sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti che ha annullato il diritto all'aborto, servono azioni e prese di posizione forti. Il documento della commissione toscana è un primo, ma deciso, impegno anche a "portare avanti politiche sociali e sanitarie che accompagnino la donna nel percorso di interruzione di una gravidanza, lavorare sulla conoscenza e la consapevolezza per prevenire quelle indesiderate, diffondere informazioni sulla procreazione responsabile, in particolare alle più fragili, come le straniere e le minorenni, rendere accessibile sul territorio di tutta la Toscana l'IVG farmacologica, valorizzando i consultori che devono avere un ruolo fondamentale nelle case di comunità e nella nuova sanità toscana" spiega Basanieri.

Il documento della Commissione Pari Opportunità con gli ordini professionali

"L'aborto è un diritto delle donne": dopo lotte decennali per decidere sul proprio corpo le donne sono ancora sotto attacco

"La grande condivisione che c'è stata su questo documento della Commissione - dichiara ancora la presidente Basanieri - dimostra come il tema dei diritti e, in particolare, la difesa dei diritti delle donne sia un tema molto sentito in ogni ambiente". Una prima dichiarazioni di intenti sentita e partecipata non solo dall'ambiente politico dunque, ma anche da coloro che rappresentano il motore produttivo della società: tra i numerosi ordini professionali che hanno aderito al documento c'è quello degli psicologi toscani. “Per una donna decidere sull'aborto è difficile e complesso - commenta la presidente Maria Antonietta Gulino - Anziché essere aperti al dialogo, assistere la persona, consigliarla, spesso ci troviamo di fronte ad attacchi e pregiudizi che hanno una forte incidenza sulla salute fisica e psicologica: siamo nel 2022 e questo non dovrebbe accadere. Questo testo serve a ribadire che si deve difendere, ad ogni costo la libertà di scelta di una donna”. “Voglio ringraziare Francesca Basanieri - aggiunge Gulino -. Lo stesso vale per Sibilla Santoni, coordinatrice di Insieme per le professioni, che riunisce i Cpo degli ordini professionali, che è tra i promotori. Questa scelta è stata presa, da un un lato, dopo la sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti che ha annullato il diritto all’aborto, dall'altro - a livello regionale - in seguito a ciò che è accaduto a Gaia Nanni. È necessario prendere ulteriormente posizione: la società dimostri davvero di essere cresciuta. Non a parole”.