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A Ostia per andare in discoteca le ragazze devono essere "poco vestite"

di REMY MORANDI -
4 maggio 2022
ragazze respinte discoteca ostia

ragazze respinte discoteca ostia

Ma nel 2022 ci si potrà vestire come si vuole? Nel litorale romano evidentemente no. Secondo quanto riportato da Il Messaggero che cita la denuncia di una madre sui social, tre ragazze sono state allontanate dal buttafuori dello Shilling, una discoteca di Ostia, in quanto "troppo vestite" (qui avevamo parlato di dress code sessista). Non sono esattamente le parole che avrebbe utilizzato lo stesso addetto alla sicurezza. Ma quello che le tre giovani ventenni - che volevano semplicemente passare il pomeriggio e la sera del 1 maggio godendosi un po' di relax al mare - si sono sentite dire non è meno disarmante. Al Messaggero Eleonora, studentessa di Ostia al terzo anno di giurisprudenza, ha raccontato che il buttafuori ha sbarrato loro la strada dicendo: "In questo locale non entrate, non avete i requisiti fisici".

In una discoteca di Ostia tre ragazze sono state respinte all'ingresso perché non avevano i "requisiti fisici"

"Avremmo dovuto mostrare di più il seno"

Le tre ragazze, non capendo cosa volesse dire quel "requisiti fisici", hanno chiesto spiegazioni al buttafuori. Ma niente, l'addetto alla sicurezza della discoteca di Ostia non ne voleva sapere di farle entrare. "Siamo state allontanate - ha proseguito Eleonora nel suo racconto al quotidiano romano - e invitate ad andare altrove, ma non mi sono data per vinta e, dopo aver trascorso il pomeriggio in un altro locale, sono ritornata dal bodyguard per guardarlo negli occhi e dirgli quello che pensavo". E così la giovane di 22 anni ha continuato a chiedere spiegazioni. Non poteva tollerare quello sgarbo e non riusciva a capire - o forse lo capiva ma aveva bisogno che quegli uomini riuscissero a dirglielo in faccia - che cosa volesse dire quel "requisiti fisici". "Avremmo dovuto mostrare di più il seno - ha raccontato Eleonora al Messaggero -. Abbiamo chiesto se per entrare bisognasse essere più scollate e lì sia l'addetto alla sicurezza che il gestore, intervenuto in difesa del buttafuori, hanno annuito, anche sorridendo". L'episodio è stato tanto increscioso quanto umiliante per le tre giovani ventenni, che sono state costrette a trascorrere altrove quel pomeriggio del primo maggio. Nonostante ciò, ha raccontato ancora Eleonora al giornalista Mirko Polisano, "non abbiamo comunque passato la notte insonne a rimuginare su quanto ci era accaduto". Ma ciò che era successo non poteva non essere denunciato. E così le tre ragazze si sono rivolte anche a una pattuglia della polizia, ma gli agenti, non potendo intervenire "ci hanno invitato a formalizzare la denuncia nei giorni a seguire. Così sono ritornata a parlare con il gestore pretendendo le sue scuse che alla fine sono arrivate ma tra una serie di battute poco felici, e soprattutto, dopo una lunga discussione. Per noi la questione è finita così, ma è giusto che che non ci siano altre giovani che possano incappare in questa discriminazione all'entrata senza motivo", ha concluso Eleonora al Messaggero.

Una delle tre ragazze è tornata a chiedere spiegazioni alla discoteca di Ostia e ha capito che il motivo per cui erano state respinte era perché erano troppo coperte

Le scuse del gestore: "Gesto di maleducazione dello steward"

Dopo le scuse rivolte a Eleonora, il gestore dello Shilling ha commentato l'accaduto, rilasciando una dichiarazione al quotidiano romano: "La selezione non giustifica il fatto, ed è solo per evitare che entrino persone facinorose. In questo caso - ha aggiunto il gestore - mi sembra sia stato più un gesto di maleducazione da parte dello steward. Se quelle cose che ha detto corrispondono al vero fanno vergognare e indignare anche me. Non ero presente, ma sono costernato del comportamento dello steward".

Quando nel 2017 fu respinta in discoteca a Milano una ragazza diabetica

Non è la prima volta che le ragazze vengono respinte in discoteca. Ma raramente accade per il loro dress-code . Nel 2017 fece scalpore la notizia di una ragazza diabetica di 25 anni respinta da una discoteca a Milano, dove era andata per festeggiare la sua laurea. La giovane fu bloccata all'ingresso perché nella borsa aveva un brick di thé e qualche bustina di zucchero. "Sono diabetica del tipo 1, quello più difficile da gestire, ho bisogno di portarmi dietro degli zuccheri in caso di ipoglicemia", spiegò la ragazza. La ragazza mostrò ai buttafuori il tesserino che certificava la sua malattia, ma i buttafuori continuarono a non farla entrare. "Dicevano che le consumazioni si fanno all'interno del locale e che magari dentro al brick avevo messo della Vodka". A quel punto la ragazza in lacrime ha chiesto cosa dovesse fare per poter festeggiare la laurea. La risposta che le dettero i buttafuori del locale? "Andartene a casa".