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Divieto quasi totale all'aborto in Oklahoma: chi trasgredisce rischia fino a 10 anni di carcere

di MARIANNA GRAZI -
6 aprile 2022
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Negli Stati Uniti è stato posto un altro mattoncino sul muro che separa le donne dai loro diritti. In Oklahoma, martedì 5 aprile, i legislatori hanno approvato il divieto quasi totale dell'aborto, diventando così l'ultimo stato guidato dai repubblicani a portare avanti una legislazione restrittiva sul tema. Intanto la Corte Suprema valuta un caso che potrebbe rovesciare la storica sentenza Roe v. Wade (1973) che è alla base delle leggi sull'interruzione volontaria di gravidanza.
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I sostenitori dei diritti all'aborto si sono radunati davanti al Campidoglio di Oklahoma City martedì (AP)

Il reato di aborto

La misura, chiamata Senate Bill 612, prevede che, "tranne che per salvare la vita di una donna incinta in emergenza medica", l'aborto sia considerato un reato punibile con un massimo di 10 anni di prigione e una multa di 100.000 dollari. La misura, che l'anno scorso era stata approvata al Senato, è passata alla Camera dell'Oklahoma con 70 voti a favore e 14 contrari. Ora il testo è stato inviato al governatore Kevin Stitt, il cui ufficio ha già fatto sapere che il repubblicano ha promesso a settembre di firmare "ogni provvedimento legislativo a favore della vita" che arrivi alla sua scrivania. Secondo l'ufficio del Senato, a firma avvenuta - come probabilmente accadrà-, la legge entrerà in vigore il prossimo 26 agosto.

Cambio di rotta dello Stato

L'approvazione del Senate Bill 612 è avvenuta dopo che l'Oklahoma era diventato una delle principali destinazioni per le donne del Texas che cercavano di abortire (come avvenuto anche in Colorado): qui la legge federale SB8 ha vietato infatti la procedura dopo appena sei settimane, una fase molto precoce della gravidanza. "Se dovesse entrare in vigore, la S.B. 612 avrebbe effetti devastanti sia per le donne dell'Oklahoma che per quelle del Texas che continuano a cercare assistenza in questo Stato", ha fatto sapere in una dichiarazione una schiera di associazioni per i diritti all'aborto, tra cui l'A.C.L.U. dell'Oklahoma e l'Oklahoma Call for Reproductive Justice. "Quasi la metà delle pazienti che i medici visitano attualmente sono persone provenienti dal Texas - hanno  aggiunto -. Ora, le cittadine dell'Oklahoma potrebbero affrontare un futuro in cui non c'è più un posto, nel loro stato, dove avere questo tipo di assistenza sanitaria di base".
la sentenza roe v. wade potrebbe essere rovesciata

La sentenza Roe v. Wade potrebbe essere rovesciata dalla Corte Suprema per un caso del Mississippi

La Corte Suprema e la sentenza Roe v. Wade

Il deputato repubblicano Jim Olsen, autore del progetto di legge, ha spiegato al New York Times che la nuova norma è stata emanata in previsione di una decisione pendente della Corte Suprema su una legge del Mississippi, che vieta gli aborti dopo 15 settimane di gravidanza. Se i nove giudici sosterranno quella legge verrebbe rovesciata la Roe v. Wade, la decisione del 1973 che ha stabilito il diritto costituzionale all'aborto e che ha proibito agli Stati di vietarlo prima della vitalità del feto, o comunque prima delle 23 settimane. Dalla Florida all'Idaho, i Congressi statali guidati dai repubblicani stanno però agendo come se la Roe fosse già stata annullata, avanzando restrizioni che mirano a rendere la procedura illegale in quante più circostanze possibili. "Ovviamente, sono entusiasta perché abbiamo la possibilità di salvare molte vite di bambini. Parte di questo dipende dalle future sentenze della corte" come quella nel caso del Mississippi, Dobbs contro Jackson Women's Health Organization, ha aggiunto Olsen.

Planned Parenthood promette di impugnare la misura

Clinica abortiva Usa

Una clinica abortiva degli Stati Uniti. In Oklahoma Planned Parenthood ne gestisce due e promette di impugnare la legge che ne limiterà fortemente l'operato

Per Emily Wales, presidente ad interim e capo esecutivo di Planned Parenthood Great Plains, il disegno di legge rientra appieno in una serie di misure anti-aborto che stanno avanzando in Oklahoma, compresa quella che rispecchia la legge del Texas e che di fatto ha autorizzato i cittadini a fare causa alle cliniche e a coloro che violano il divieto. Secondo lei, come dichiara al NY Times, i membri antiabortisti della Camera dei rappresentanti hanno approvato la proposta di legge mentre i sostenitori dei diritti riproduttivi delle donne si trovavano fuori dal Campidoglio, per parlare alla manifestazione "Bans off Oklahoma". L'associazione Planned Parenthood, che gestisce due delle quattro cliniche abortive nello Stato, prevede di impugnare la legge in tribunale. "Questo divieto è in linea con quelli tradizionali che sono stati bloccati in passato", ha aggiunto. "Quindi siamo abbastanza fiduciosi che, finché la Roe rimane la legge del Paese, ci sarà un modo per bloccare tutto questo". Rebecca Tong, co-direttrice esecutiva di Trust Women, che gestisce una clinica a Oklahoma City, dichiara che questa "rimarrà aperta fino a quando potremo ancora essere al servizio della nostra gente. Non ci faremo dissuadere dal fornire assistenza sanitaria compassionevole alle nostre pazienti, molte delle quali sono nostre vicine, colleghe e familiari", ha concluso.