Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » “Sono una donna con la barba”: Annette vuole sensibilizzare sulla sindrome dell’ovaio policistico

“Sono una donna con la barba”: Annette vuole sensibilizzare sulla sindrome dell’ovaio policistico

Lawrence, una donna inglese del Buckinghamshire, ha scoperto di avere questa malattia quando era ancora un'adolescente, dopo essere stata per anni vittima di bullismo

Marianna Grazi
8 Novembre 2022
Annette Lawrence

Annette Lawrence

Share on FacebookShare on Twitter

“Donna barbuta…” No, non vogliamo prendere in giro nessuno, ma utilizzare questa immagine per sensibilizzare su una patologia femminile che provoca vari tipi di problematiche, sia nell’organismo che nell’aspetto esteriore.  Tra le quali anche una peluria particolarmente folta sul corpo. Per parlare di questo tipo di malattia, la sindrome dell’ovaio policistico, basta prendere a modello la storia di un donna inglese del Buckinghamshire (contea dell’Inghilterra sud-orientale, Annette Lawrence.

Adolescente vittima di bullismo

Annette Lawrence fin dall’adolescenza è stata vittima di bullismo a causa degli effetti che la PCOS aveva anche sul suo aspetto esteriore

“Da bambina ero quella che la maggior parte delle persone considererebbe una taglia normale, ma dopo la pubertà ho iniziato a prendere peso e non sapevo perché. A casa mangiavo normalmente; non seguivo una dieta diversa da quella del resto della mia famiglia, ma continuavo a ingrassare – racconta Annette a Newsweek -. Durante l’adolescenza sono stata vittima di bullismo per il mio aspetto. Ero in sovrappeso e avevo un’acne molto accentuata. Dato che ero molto criticata per il mio fisico, la mia vita a scuola era una vera e propria tragedia. Ho chiesto consigli per cambiare la mia dieta, ma niente sembrava funzionare”. Come  la giovane scoprirà in seguito, l’acne e l’aumento di peso era dovuto proprio alla PCOS, una delle più comuni patologie ormonali per le donne in età riproduttiva, caratterizzata da disfunzioni ovulatorie, iperandrogenismo e presenza di ovaie con aspetto policistico.  “Ma alla fine degli anni ’80 nessuno dei miei interlocutori era realmente a conoscenza di questa condizione”, aggiunge Lawrence.

La diagnosi e l’arrivo dei peli sul viso

“La prima volta che ho sentito parlare di PCOS è stato quando mi è stata diagnosticata, nel 1993, all’età di diciannove anni – prosegue la donna -. Non ricordo il motivo della visita dal mio medico di base, ma durante l’appuntamento si girò verso di me e disse: ‘La sottoporrò a esami del sangue e a una TAC, credo che lei abbia una cosa chiamata sindrome dell’ovaio policistico'”. Dopo la conferma dalle analisi, l’unico consiglio che le venne dato fu: “Ecco la pillola contraccettiva, prendila. Torna quando vuoi avere un bambino”. “A mio parere, ancora oggi, c’è una scarsissima conoscenza e comprensione della PCOS da parte di alcuni medici – afferma Annette -. All’epoca non avevo considerato il significato della mia diagnosi. Da adolescente, se una cosa non ti viene spiegata correttamente, è improbabile che tu la metta in discussione. Ottenere maggiori informazioni non era una delle mie priorità”. Ma quando sul suo corpo si è presentata l’ennesima conseguenza non ha potuto più ignorare il problema: la crescita dei peli sul suo corpo è diventata incontrollabile, anche sul volto. Pensate le ripercussioni che può aver avuto questo caso su una ventenne già turbata da anni di vessazioni, offese, bullismo…

Ad Annette Lawrence è stata diagnosticata nel 1993 la sindrome dell’ovaio policistico, quando aveva 19 anni

Le offese e la svolta: scegliere liberamente sul proprio corpo

“All’inizio c’erano solo dei peli strani sul labbro superiore, ma verso la metà dei trent’anni hanno iniziato a crescerne altri sul mento. Usavo un paio di forbici per unghie per tagliarli. Ho provato l’elettrolisi e la depilazione laser, ma quando ho raggiunto i quarant’anni il volume dei peli era aumentato al punto da farmi crescere la barba, così ho dovuto iniziare a radermi” ha rivelato ancora la signora a Newsweek, aggiungendo: “Nel corso degli anni, ho sentito molti giudizi a causa del mio aspetto. Se cammino per strada senza radermi, vedo molte persone che mi fissano e ridono di me. Ma ci sono abituata”.

La svolta decisiva è arrivata però quando ha deciso di aprire un profilo sui social, in particolare su Tiktok. “Ho iniziato a pubblicare video all’inizio di giugno di quest’anno. Durante il mio primo live streaming il numero di troll e bulli è stato impressionante. Non ero preparata a questo, mi ha colto di sorpresa” ha raccontato ancora la Lawrence. Ma gli insulti e le offese pesantissimi apparsi nei commenti durante la diretta hanno fatto scattare la molla perché la donna prendesse una drastica decisione. Ad agosto ha smesso di radersi: “Ero così stufa dei bulli online, che mi dicevano che non dovevo avere la barba, che ho pensato ‘Perché devo radermi, avendo questa sindrome?’. Non è che voglio avere i peli sul viso, ma dovrei avere la possibilità di scegliere“. Il mese scorso, infine, la britannica ha deciso di stupire ancora una volta i suoi followers (haters compresi): ha deciso di radersi di nuovo il volto, ma facendolo in diretta social; l’obiettivo (raggiunto) era raccogliere fondi a favore di una associazione di beneficenza che aiuta le donne e le ragazze nella sua stessa condizione. Con la sua ‘beauty routine’ in diretta ha accumulato oltre duemila dollari.

Potrebbe interessarti anche

Tragedia a Roma: neomamma si addormenta mentre allatta
Attualità

Bimbo morto per soffocamento, l’esperta: “Fondamentale una rete di supporto attorno a chi accudisce”

23 Gennaio 2023
Daniela Lourdes Falanga, nata Raffaele,  il figlio primogenito di un importante boss camorrista del clan Falanga
Lifestyle

La forza di Daniela Lourdes, da figlio del boss a donna trans: “Vi racconto il parto di me stessa”

24 Gennaio 2023
La 28enne Giorgia Deidda Giorgia è una poetessa
Lifestyle

Giorgia Deidda: “Scrivo perché mi sento viva in un corpo morto. Il mondo per me è un campo pieno di mine”

29 Gennaio 2023

Instagram

  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
"Donna barbuta..." No, non vogliamo prendere in giro nessuno, ma utilizzare questa immagine per sensibilizzare su una patologia femminile che provoca vari tipi di problematiche, sia nell'organismo che nell'aspetto esteriore.  Tra le quali anche una peluria particolarmente folta sul corpo. Per parlare di questo tipo di malattia, la sindrome dell'ovaio policistico, basta prendere a modello la storia di un donna inglese del Buckinghamshire (contea dell'Inghilterra sud-orientale, Annette Lawrence.

Adolescente vittima di bullismo

Annette Lawrence fin dall'adolescenza è stata vittima di bullismo a causa degli effetti che la PCOS aveva anche sul suo aspetto esteriore
"Da bambina ero quella che la maggior parte delle persone considererebbe una taglia normale, ma dopo la pubertà ho iniziato a prendere peso e non sapevo perché. A casa mangiavo normalmente; non seguivo una dieta diversa da quella del resto della mia famiglia, ma continuavo a ingrassare - racconta Annette a Newsweek -. Durante l'adolescenza sono stata vittima di bullismo per il mio aspetto. Ero in sovrappeso e avevo un'acne molto accentuata. Dato che ero molto criticata per il mio fisico, la mia vita a scuola era una vera e propria tragedia. Ho chiesto consigli per cambiare la mia dieta, ma niente sembrava funzionare". Come  la giovane scoprirà in seguito, l'acne e l'aumento di peso era dovuto proprio alla PCOS, una delle più comuni patologie ormonali per le donne in età riproduttiva, caratterizzata da disfunzioni ovulatorie, iperandrogenismo e presenza di ovaie con aspetto policistico.  "Ma alla fine degli anni '80 nessuno dei miei interlocutori era realmente a conoscenza di questa condizione", aggiunge Lawrence.

La diagnosi e l'arrivo dei peli sul viso

"La prima volta che ho sentito parlare di PCOS è stato quando mi è stata diagnosticata, nel 1993, all'età di diciannove anni - prosegue la donna -. Non ricordo il motivo della visita dal mio medico di base, ma durante l'appuntamento si girò verso di me e disse: 'La sottoporrò a esami del sangue e a una TAC, credo che lei abbia una cosa chiamata sindrome dell'ovaio policistico'". Dopo la conferma dalle analisi, l'unico consiglio che le venne dato fu: "Ecco la pillola contraccettiva, prendila. Torna quando vuoi avere un bambino". "A mio parere, ancora oggi, c'è una scarsissima conoscenza e comprensione della PCOS da parte di alcuni medici - afferma Annette -. All'epoca non avevo considerato il significato della mia diagnosi. Da adolescente, se una cosa non ti viene spiegata correttamente, è improbabile che tu la metta in discussione. Ottenere maggiori informazioni non era una delle mie priorità". Ma quando sul suo corpo si è presentata l'ennesima conseguenza non ha potuto più ignorare il problema: la crescita dei peli sul suo corpo è diventata incontrollabile, anche sul volto. Pensate le ripercussioni che può aver avuto questo caso su una ventenne già turbata da anni di vessazioni, offese, bullismo...
Ad Annette Lawrence è stata diagnosticata nel 1993 la sindrome dell'ovaio policistico, quando aveva 19 anni

Le offese e la svolta: scegliere liberamente sul proprio corpo

"All’inizio c'erano solo dei peli strani sul labbro superiore, ma verso la metà dei trent'anni hanno iniziato a crescerne altri sul mento. Usavo un paio di forbici per unghie per tagliarli. Ho provato l'elettrolisi e la depilazione laser, ma quando ho raggiunto i quarant'anni il volume dei peli era aumentato al punto da farmi crescere la barba, così ho dovuto iniziare a radermi" ha rivelato ancora la signora a Newsweek, aggiungendo: "Nel corso degli anni, ho sentito molti giudizi a causa del mio aspetto. Se cammino per strada senza radermi, vedo molte persone che mi fissano e ridono di me. Ma ci sono abituata". La svolta decisiva è arrivata però quando ha deciso di aprire un profilo sui social, in particolare su Tiktok. "Ho iniziato a pubblicare video all'inizio di giugno di quest'anno. Durante il mio primo live streaming il numero di troll e bulli è stato impressionante. Non ero preparata a questo, mi ha colto di sorpresa" ha raccontato ancora la Lawrence. Ma gli insulti e le offese pesantissimi apparsi nei commenti durante la diretta hanno fatto scattare la molla perché la donna prendesse una drastica decisione. Ad agosto ha smesso di radersi: "Ero così stufa dei bulli online, che mi dicevano che non dovevo avere la barba, che ho pensato 'Perché devo radermi, avendo questa sindrome?'. Non è che voglio avere i peli sul viso, ma dovrei avere la possibilità di scegliere". Il mese scorso, infine, la britannica ha deciso di stupire ancora una volta i suoi followers (haters compresi): ha deciso di radersi di nuovo il volto, ma facendolo in diretta social; l'obiettivo (raggiunto) era raccogliere fondi a favore di una associazione di beneficenza che aiuta le donne e le ragazze nella sua stessa condizione. Con la sua 'beauty routine' in diretta ha accumulato oltre duemila dollari.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto