Alla fine il corso di Paolo Nori su Dostoevskij si farà. L'Università di Milano-Bicocca ha infatti comunicato che la lezione dello scrittore 58enne "si terrà nei giorni stabiliti e tratterà i contenuti già concordati". Il dietrofront dell'ateneo si è reso necessario in seguito alla polemica creatasi per la decisione della stessa Università di sospendere, data la guerra in corso in Ucraina, il corso sull'autore russo Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Lo stesso scrittore Paolo Nori aveva infatti reso noto con una diretta su Instagram quanto comunicatogli dall'ateneo: "Ho ricevuto questa mail che dice: caro professore, il pro-rettore alla didattica mi ha comunicato la decisione presa con la rettrice di rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo è quello di evitare ogni forma di polemica in quanto momento di forte tensione". "Non solo essere un russo vivente oggi è una colpa in Italia - ha commentato lo stesso Nori, trattenendo a stento le lacrime nel video -, anche essere un russo morto".
Qui Paolo Nori racconta come la Bicocca gli abbia annullato un suo corso su Dostoevskij «per evitare ogni forma di polemica in quanto momento di forte tensione». Una roba tanto stupida e grave da superare le french fries rinominate freedom fries dopo l'11/9. pic.twitter.com/uLjxSkGcIe
— Paolo Mossetti (@paolomossetti) March 1, 2022
Il video su Instagram e la lettera dell'ateneo: "Caro professore..."
Ma ricostruiamo quanto accaduto. Martedì sera lo scrittore Paolo Nori, 58 anni di Parma, docente al Dipartimento di studi umanistici e specializzato in traduzione editoriale della saggistica russa, condivide con una diretta su Instagram quanto gli era accaduto. Il docente, autore di una cinquantina di romanzi, riceve una mail dall'Università di Milano-Bicocca: "Caro professore - legge la lettera su Instagram lo stesso Nori -, questa mattina il pro-rettore alla didattica mi ha comunicato la decisione, presa con la rettrice, di rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo è quello di evitare ogni forma di polemica, soprattutto in te, in quanto momento di forte tensione".Il commento di Nori: "Ridicolo che l'Università proibisca il corso"
Dopo aver letto la comunicazione dell'ateneo, il professore, visibilmente scoraggiato e dispiaciuto per la decisione dell'Università, si lascia andare a un commento, trattenendo a stento le lacrime nella diretta su Instagram: "Ecco io... Censurare un corso... Non solo essere un russo vivente è una colpa oggi in Italia, anche essere un russo morto che quando era vivo nel 1849 è stato condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita". E aggiunge una riflessione: "Quello che sta succedendo in Ucraina è una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci. Quello che sta succedendo di conseguenza in Italia, molte, non tutte, ma queste cose qua sono cose ridicole. Una università italiana che proibisce un corso su Dostoevskij per la situazione. È una cosa che io non credo... che non ci credevo... Quando io ho letto questa mail non ci credevo. È una cosa che non ha... Cioè, secondo me si dovrebbe parlare di più di Dostoevskij in questi giorni".Visualizza questo post su Instagram