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Home » Attualità » É morto Gino Strada, con Emergency curò milioni di feriti di guerra e mine antiuomo

É morto Gino Strada, con Emergency curò milioni di feriti di guerra e mine antiuomo

Assieme alla moglie Teresa Sarti da metà anni Novanta con la sua associazione ha guarito vittime di conflitti, mine antiuomo e della povertà e introdotto in vari paesi la cultura della sanità solidale di elevata qualità

Federico Martini
13 Agosto 2021
ROMA 05 10 2008

TRASMISSIONE RAI DOMENICA IN 

NELLA FOTO GINO STRADA 
© PASQUINO - AG.  ALDO LIVERANI SAS
Repertorio - morto Gino Strada, Fondatore di Emergency aveva 73 anni

ROMA 05 10 2008 TRASMISSIONE RAI DOMENICA IN NELLA FOTO GINO STRADA © PASQUINO - AG. ALDO LIVERANI SAS Repertorio - morto Gino Strada, Fondatore di Emergency aveva 73 anni

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É morto Gino (nome ufficiale Luigi) Strada, medico, attivista e filantropo, fondatore, assieme alla moglie Teresa Sarti, di Emergency, ong impegnata nella solidarietà sanitaria alle popolazioni più povere del  mondo. Aveva 73 anni, era nato a Sesto San Giovanni (Milano).

Durante le contestazioni del Sessantotto, fu attivista del Movimento studentesco, dopo la laurea conseguita nel 1978 si specializzò in chirurgia d’urgenza. Si trasferì negli Stati Uniti per completare la foremazione, occupandosi di chirurgia dei trapianti di cuore e cuore-polmone a Stanford e di Pittsburgh.

Dopo anni i specializzazione ulteriore in Inghilterra e Sud Africa (qui lavorò al Groote Schuur Hospital di Città del Capo, dove Barnard effettuò il primo trapianto di cuore su un uomo) Gino Strada si dedicò all’assistenza  dei feriti di guerra lavorando fino al 1994 con la Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Pakistan, Etiopia, Thailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia. Maturata esperienza tecnica come medico sui luoghi dei conflitti fondò con la moglie e alcuni amici  Emergency onlus finalizzata  a fornire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime di guerre, mine antiuomo e povertà.

Il debutto di Emergency fu in Ruanda durante il sanguinoso conflitto a metà anni Novanta con il confinnate stato del Burundi, conflutto fra etnie tutsi e hutu, che perpetuava a fine del ventesimo secolo l’eterno contrasto fra agricoltura e pastorizia  per il predominio sui terreni. Strada è poi in prima linea in Cambogia, dove resta per alcuni anni, prima di esser nel 1998 in Afghanistan dove in sette anni di permanenza Emergency e Gino Strada apriranno un centro sanitario e chirurgico per vittime di guerra nella Valle del Panshir, operando migliaia di vittime di guerra e di feriti da mine antiuomo. Strada diffuse in Afghanistan la cultura della sanità di guerra, contribuendo all’apertura di vari progetti.

Strada si sposta in un altro fronte di fuoco dei conflitti: il Sudan dove apre il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito del continente africano. Nel 2014 in Sierra Leone Emergency è impegnata nella lotta all’emergenza Ebola.

In totale a Emergency di Gino Strada sono attribuiti interventi e cure sui più di 11 milioni di persone.

Espressioni di cordoglio giungono dal mondo politico, sanitario e del volontariato.

 

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"Ve lo risparmio ragazzi, non è proprio il mio forte" ha risposto l
  • Aumentano, purtroppo, gli episodi di bullismo e cyberbullismo. 

I minori vittime di prepotenze nella vita reale, o che le abbiano subite qualche volta sono il 54%, contro il 44% del 2020. Un incremento significativo, di ben 10 punti, che deve spingerci a riflettere. 

Per quanto riguarda il cyber bullismo, il 31% dei minori ne è stato vittima almeno una volta, contro il 23% del 2020. Il fenomeno sembra interessare più i ragazzi delle ragazze sia nella vita reale (il 57% dei maschi è stato vittima di prepotenze, contro il 50% delle femmine) sia in quella virtuale (32% contro 29%). Nel 42% si tratta di offese verbali, ma sono frequenti anche violenze fisiche (26%) e psicologiche (26%).

Il 52% è pienamente consapevole dei reati che commette se intraprende un’azione di bullismo usando internet o lo smartphone, il 14% lo è abbastanza, ma questo non sembra un deterrente. Un 26%, invece, dichiara di non saperne nulla della gravità del reato. Intervistati, con risposte multiple, sui motivi che spingono ad avere comportamenti di prepotenza o di bullismo nei confronti degli altri, il 54% indica il body shaming. 

Mentre tra i motivi che spingono i bulli ad agire in questo modo, il 50% afferma che così dimostra di essere più forte degli altri, il 47% si diverte a mettere in ridicolo gli altri, per il 37% il bullo si comporta in questo modo perché gli piace che gli altri lo temano.

Ma come si comportano se assistono a episodi di bullismo? Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a queste situazioni, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”, un dato che nel 2020 era il 44%. 

Un calo drastico, che forse potrebbe essere spiegato con una minore empatia sociale dovuta al distanziamento sociale e al lockdown, che ha impedito ai minori di intessere relazioni profonde. Migliora, invece, la percentuale degli insegnanti che, rendendosi conto di quanto accaduto, intervengono prontamente (46% contro il 40% del 2020). Un 7%, però, dichiara che i docenti, sebbene si rendano conto di quanto succede, non fanno nulla per fermare le prepotenze.

I giovanissimi sono sempre più iperconessi, ma sono ancora in grado di legarsi?

#lucenews #giornatacontroilbullismo
  • “Non sono giorni facilissimi, il dolore va e viene: è molto difficile non pensare a qualcosa che ti fa male”. Camihawke, al secolo Camilla Boniardi, una delle influencer più amate del web si mette ancora una volta a nudo raccontando le sue insicurezze e fragilità. In un post su Instagram parla della tricodinia. 

“Se fosse tutto ok, per questa tricodinia rimarrebbe solo lo stress come unica causa e allora dovrò modificare qualcosa nella mia vita. Forse il mio corpo mi sta parlando e devo dargli ascolto."

La tricodinia è una sensazione dolorosa al cuoio capelluto, accompagnata da un bruciore o prurito profondo che, in termini medici, si chiama disestesia. Può essere transitoria o diventare cronica, a volte perfino un gesto quotidiano come pettinarsi o toccarsi i capelli può diventare molto doloroso. Molte persone – due pazienti su tre sono donne – lamentano formicolii avvertiti alla radice, tra i follicoli e il cuoio capelluto. Tra le complicazioni, la tricodinia può portare al diradamento e perfino alla caduta dei capelli. 

#lucenews #lucelanazione #camihawke #tricodinia
  • Dai record alle prime volte all’attualità, la 65esima edizione dei Grammy Awards non delude quanto a sorprese. 

Domenica 5 febbraio, in una serata sfavillante a Los Angeles, la cerimonia dell’Oscare della musica della Recording Academy ha fatto entusiasmare sia per i big presenti sia per i riconoscimenti assegnati. 

Intanto ad essere simbolicamente premiate sono state le donne e i manifestanti contro la dittatura della Repubblica Islamica: “Baraye“, l’inno delle proteste in Iran, ha vinto infatti il primo Grammy per la canzone che ispira cambiamenti sociali nel mondo. Ad annunciarlo dal palco è stata nientemeno che  la first lady americana Jill Biden.

L’autore, il 25enne Shervin Hajipour, era praticamente sconosciuto quando è stato eliminato dalla versione iraniana di American Idol, ma la sua canzone è diventata un simbolo delle proteste degli ultimi mesi in Iran evocando sentimenti di dolore, rabbia, speranza e desiderio di cambiamento. Hajipour vive nel Paese in rivolta ed è stato arrestato dopo che proprio questo brano, a settembre, è diventata virale generando oltre 40 milioni di click sul web in 48 ore.

#lucenews #grammyawards2023 #shervinhajipour #iran
É morto Gino (nome ufficiale Luigi) Strada, medico, attivista e filantropo, fondatore, assieme alla moglie Teresa Sarti, di Emergency, ong impegnata nella solidarietà sanitaria alle popolazioni più povere del  mondo. Aveva 73 anni, era nato a Sesto San Giovanni (Milano). Durante le contestazioni del Sessantotto, fu attivista del Movimento studentesco, dopo la laurea conseguita nel 1978 si specializzò in chirurgia d'urgenza. Si trasferì negli Stati Uniti per completare la foremazione, occupandosi di chirurgia dei trapianti di cuore e cuore-polmone a Stanford e di Pittsburgh. Dopo anni i specializzazione ulteriore in Inghilterra e Sud Africa (qui lavorò al Groote Schuur Hospital di Città del Capo, dove Barnard effettuò il primo trapianto di cuore su un uomo) Gino Strada si dedicò all'assistenza  dei feriti di guerra lavorando fino al 1994 con la Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Pakistan, Etiopia, Thailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia. Maturata esperienza tecnica come medico sui luoghi dei conflitti fondò con la moglie e alcuni amici  Emergency onlus finalizzata  a fornire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime di guerre, mine antiuomo e povertà. Il debutto di Emergency fu in Ruanda durante il sanguinoso conflitto a metà anni Novanta con il confinnate stato del Burundi, conflutto fra etnie tutsi e hutu, che perpetuava a fine del ventesimo secolo l'eterno contrasto fra agricoltura e pastorizia  per il predominio sui terreni. Strada è poi in prima linea in Cambogia, dove resta per alcuni anni, prima di esser nel 1998 in Afghanistan dove in sette anni di permanenza Emergency e Gino Strada apriranno un centro sanitario e chirurgico per vittime di guerra nella Valle del Panshir, operando migliaia di vittime di guerra e di feriti da mine antiuomo. Strada diffuse in Afghanistan la cultura della sanità di guerra, contribuendo all’apertura di vari progetti. Strada si sposta in un altro fronte di fuoco dei conflitti: il Sudan dove apre il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito del continente africano. Nel 2014 in Sierra Leone Emergency è impegnata nella lotta all'emergenza Ebola. In totale a Emergency di Gino Strada sono attribuiti interventi e cure sui più di 11 milioni di persone. Espressioni di cordoglio giungono dal mondo politico, sanitario e del volontariato.  
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