Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2023
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2023
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Egitto, Grindr avverte gli utenti gay sugli account falsi della polizia

Egitto, Grindr avverte gli utenti gay sugli account falsi della polizia

La popolare app di incontro per la comunità Lgbtq+ sta inviando messaggi agli utenti avvertendoli del pericolo che gli agenti di sicurezza si fingano altre persone per arrestarli

Marianna Grazi
26 Marzo 2023
Grindr, app di incontri per la comunità Lgbtq+, avverte gli utenti sul pericolo che gli agenti di polizia creino account falsi per prenderli di mira

Grindr, app di incontri per la comunità Lgbtq+, avverte gli utenti sul pericolo che gli agenti di polizia creino account falsi per prenderli di mira

Share on FacebookShare on Twitter

Usare i social network per spiare le persone e prenderle di mira. Un problema sempre più comune, basta pensare all’esempio delle donne negli Stati Uniti, ‘controllate’ dai governi federali e dalle forze dell’ordine nelle loro interazioni sulle piattaforme per scoprire chi ricorre all’aborto. Ma i casi sono tanti e a farne le spese sono spesso appartenenti alle minoranze o persone che comunque anche nella vita reale sono in qualche modo discriminate o vittime del sistema. Ma a volte capita che siano proprio gli sviluppatori o i proprietari di questi social a correre in loro soccorso.

L’allarme di Grindr

Grindr, popolare app di social network per la comunità Lgbtq+

Una famosa applicazione di social networking Lgbtq+, Grindr, ha dichiarato di aver lanciato un allarme tra i suoi utenti in Egitto, poiché la polizia si finge membro della comunità per colpire i membri della comunità. A darne notizia è AlJazeera. Gli utenti egiziani vedranno apparire il seguente avviso in arabo e in inglese all’apertura dell’applicazione: “Siamo stati avvisati che la polizia egiziana sta effettuando regolarmente arresti di persone gay, bisessuali e trans attraverso le piattaforme digitali. Stanno usando account falsi e hanno anche preso il controllo degli account di membri reali della comunità che sono già stati arrestati e a cui è stato sequestrato il telefono. Vi invitiamo a prestare la massima attenzione online e offline, anche ad account che in passato potevano sembrare autentici”.
L’Egitto, sebbene tecnicamente non vieti l’omosessualità, spesso persegue i membri della comunità Lgbtq+ con l’accusa di “dissolutezza” o “violazione della pubblica decenza“. Nel 2017 ha arrestato sette persone per aver portato una bandiera arcobaleno a un concerto rock. Gli arresti di omosessuali e di persone non conformi al genere restano comunque frequenti. L’avvertimento su Grindr agli utenti arriva dopo che i gruppi per i diritti e i media hanno riferito di come le autorità della regione, in generale, stiano sempre più ricorrendo alle piattaforme digitali per reprimere la comunità Lgbtq+.

Il rapporto di Human Rights Watch

L’allarme di Human Rights Watch sulla situazione della comunità Lgbtq in alcuni Paesi islamici

A febbraio, Human Rights Watch (HRW) ha pubblicato un rapporto che documenta decine di casi di agenti di sicurezza in Egitto, Giordania, Libano, Iraq e Tunisia che estorcono, molestano, denunciano pubblicamente e arrestano persone Lgbtq+ in base alle loro attività su Facebook e Instagram, nonché sull’app di incontri Grindr. Questo report ha anche denunciato le principali aziende tecnologiche che non investirebbero a sufficienza nella moderazione e nella protezione dei contenuti in lingua araba. “Grindr sta collaborando con i gruppi presenti sul territorio egiziano per assicurarsi che i nostri utenti abbiano informazioni aggiornate su come rimanere al sicuro, e stiamo facendo pressione sulle organizzazioni internazionali e sui governi per chiedere giustizia e sicurezza per la comunità Lgbtq+ egiziana”, ha dichiarato il portavoce della società californiana che ha sviluppato l’app di incontri, Patrick Lenihan. E aggiunge che il loro obiettivo “è quello di dare all’utente il controllo della maggior parte possibile delle informazioni personali che condivide all’interno delle proprietà di Grindr”.

Potrebbe interessarti anche

vannacci-femminicidi-uomini-deboli
Attualità

Generale Vannacci: “Donne vittime del patriarcato? È colpa degli uomini deboli”

4 Dicembre 2023
lupi-svizzera-abbattimento
Scienze e culture

La Svizzera vuole abbattere il 70% dei lupi. Protestano gli animalisti

5 Dicembre 2023
pena-di-morte-30-novembre
Attualità

Pena di morte: arcaica ma ancora attuale: 600 esecuzioni quelle dichiarate nel 2021

30 Novembre 2023

Instagram

Usare i social network per spiare le persone e prenderle di mira. Un problema sempre più comune, basta pensare all'esempio delle donne negli Stati Uniti, 'controllate' dai governi federali e dalle forze dell'ordine nelle loro interazioni sulle piattaforme per scoprire chi ricorre all'aborto. Ma i casi sono tanti e a farne le spese sono spesso appartenenti alle minoranze o persone che comunque anche nella vita reale sono in qualche modo discriminate o vittime del sistema. Ma a volte capita che siano proprio gli sviluppatori o i proprietari di questi social a correre in loro soccorso.

L'allarme di Grindr

Grindr, popolare app di social network per la comunità Lgbtq+
Una famosa applicazione di social networking Lgbtq+, Grindr, ha dichiarato di aver lanciato un allarme tra i suoi utenti in Egitto, poiché la polizia si finge membro della comunità per colpire i membri della comunità. A darne notizia è AlJazeera. Gli utenti egiziani vedranno apparire il seguente avviso in arabo e in inglese all'apertura dell'applicazione: "Siamo stati avvisati che la polizia egiziana sta effettuando regolarmente arresti di persone gay, bisessuali e trans attraverso le piattaforme digitali. Stanno usando account falsi e hanno anche preso il controllo degli account di membri reali della comunità che sono già stati arrestati e a cui è stato sequestrato il telefono. Vi invitiamo a prestare la massima attenzione online e offline, anche ad account che in passato potevano sembrare autentici". L'Egitto, sebbene tecnicamente non vieti l'omosessualità, spesso persegue i membri della comunità Lgbtq+ con l'accusa di "dissolutezza" o "violazione della pubblica decenza". Nel 2017 ha arrestato sette persone per aver portato una bandiera arcobaleno a un concerto rock. Gli arresti di omosessuali e di persone non conformi al genere restano comunque frequenti. L'avvertimento su Grindr agli utenti arriva dopo che i gruppi per i diritti e i media hanno riferito di come le autorità della regione, in generale, stiano sempre più ricorrendo alle piattaforme digitali per reprimere la comunità Lgbtq+.

Il rapporto di Human Rights Watch

L'allarme di Human Rights Watch sulla situazione della comunità Lgbtq in alcuni Paesi islamici
A febbraio, Human Rights Watch (HRW) ha pubblicato un rapporto che documenta decine di casi di agenti di sicurezza in Egitto, Giordania, Libano, Iraq e Tunisia che estorcono, molestano, denunciano pubblicamente e arrestano persone Lgbtq+ in base alle loro attività su Facebook e Instagram, nonché sull'app di incontri Grindr. Questo report ha anche denunciato le principali aziende tecnologiche che non investirebbero a sufficienza nella moderazione e nella protezione dei contenuti in lingua araba. "Grindr sta collaborando con i gruppi presenti sul territorio egiziano per assicurarsi che i nostri utenti abbiano informazioni aggiornate su come rimanere al sicuro, e stiamo facendo pressione sulle organizzazioni internazionali e sui governi per chiedere giustizia e sicurezza per la comunità Lgbtq+ egiziana", ha dichiarato il portavoce della società californiana che ha sviluppato l'app di incontri, Patrick Lenihan. E aggiunge che il loro obiettivo "è quello di dare all'utente il controllo della maggior parte possibile delle informazioni personali che condivide all'interno delle proprietà di Grindr".
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2023

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare