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Home » Attualità » Eleonora, morta di cancro a 13 anni; ora mamma Sabrina riavrà il tema della figlia

Eleonora, morta di cancro a 13 anni; ora mamma Sabrina riavrà il tema della figlia

Dopo anni di lotte la signora Bergonzoni ha ricevuto la lieta notizia della ex scuola della sua bambina e lunedì 6 giugno potrà leggere finalmente le parole lasciate in eredità: “Quando l’ho saputo, ho pianto“

Letizia Cini
6 Giugno 2022
Sabrina Bergonzoni e sua figlia Eleonora (foto tratta dal profilo Facebook)

Sabrina Bergonzoni e sua figlia Eleonora (foto tratta dal profilo Facebook)

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Eleonora è morta e di cancro a 13 anni e sua mamma aveva lanciato un appello, raccolto e raccontato anche da Luce!: “Vi prego datemi il suo tema”. La ragazza, tre mesi prima della scomparsa, aveva svolto da privatista una delle prove di idoneità per accedere alla terza media a Bologna. Le richieste della madre per poterlo avere, inizialmente non avevano ricevuto risposta, poi… la svolta:la storia di mamma Sabrina Bergonzoni ha ricevuto la lieta notizia della ex scuola della tredicenne e lunedì potrà leggere finalmente quel tema.

Sabrina Bergonzoni con la figlia Eleonora
Sabrina Bergonzoni con la figlia Eleonora

“Appena sono stata contattata dalla dirigente ho pianto” ha ammesso Sabrina Bergonzoni sui social dove da anni si batte per tante battaglie in onore della figlia scomparsa, per aiutare chi si trova nelle sue stesse condizioni e chi ci sta passando ora per impedire che anche loro si ritrovino davanti a difficoltà che dal singolo appaiono insormontabili e che spesso sono facilmente superabili con la buona volontà e la comprensione di chi è nelle istituzioni.

La novità positiva

“Lunedì 6 giugno ritirerò il tema di Eleonora, pare si tratti di un tema leggero e dolce. Grazie a tutti coloro che mi hanno contattato, alla vicinanza di tante persone e delle istituzioni, ai giornalisti” ha scritto Sabrina che da anni cercava di avere accesso a quel tema ma solo grazie agli appelli sui giornali è riuscita ad arrivare al risultato. “Tutte le telefonate e le mail non avevano ricevuto risposta, nessuno mi ha indicato la procedura probabilmente perché li ho contattati non seguendo la procedura” ha raccontato la signora Bergonzoni.

Eleonora 13 anni tumore osseo
La 13enne Eleonora è scomparsa a causa di un cancro osseo nell’estate del 2018

Eleonora è scomparsa a causa di un cancro a soli 13 anni, nel 2018. A maggio di quello stesso anno, tre mesi prima della morte, la ragazzina aveva svolto, da privatista a causa delle sue condizioni di salute, un tema come prova di idoneità alla terza media. Un’ultima testimonianza di vita che la donna ora potrà leggere, tenere con sé in memoria della sua bambina.

La sofferenza

Nonostante quel dolore indescrivibile causato dalla perdita della figlia, un dolore che non potrà mai spegnersi, la mamma non si è mai arresa. Il 28 maggio 2018 aveva accompagnato a scuola sua figlia Eleonora, 13enne da anni alle prese con un tumore osseo. Nell’istituto scolastico bolognese, la ragazza con una forza incredibile, imbottita di antidolorifici, affrontò la prova scritta che le avrebbe permesso di poter accedere alla terza media, il settembre successivo. “Speriamo che il suo braccio regga“, scriveva Bergonzoni sulla sua pagina social, in attesa della sua bambina nell’auto fuori dalla scuola. “La stimo e l’amo ogni giorno“, concludeva il post.

Sabrina Bergonzoni e sua figlia Eleonora (foto tratta dal profilo Facebook)
Sabrina Bergonzoni e sua figlia Eleonora (foto tratta dal profilo Facebook)

“Finora i tentativi con la scuola si sono arenati” aveva  denunciato Sabrina Bergonzoni dalla sua pagina Facebook. Aggiungendo: “Coglierò il suggerimento di inoltrare la domanda via pec ovviamente, ma, poiché non sono l’unico genitore a cui è accaduta questa cosa, urge qualche riflessione”. Uno sfogo che segue i numerosi appelli, inascoltati fino ad oggi, che la donna ha rivolto alla scuola per poter ottenere quel foglio dove sono impresse le parole della sua bambina, morta ormai 4 anni fa. Telefonate, mail, ora la PEC in cui, per l’ennesima volta, si trova a chiedere con il cuore in mano: “La mia bambina stava combattendo un brutto tumore ed è mancata nel settembre dello stesso anno. Poiché non ho molte cose scritte da lei desidererei tantissimo poter leggere quello che ha scritto”.

Ma le storia, alle volte, possono avere una svolta positiva e Sabrina Bergonzoni potrà leggere i pensieri di sua figlia Eleonora.

Il post di mamma Sabrina

Il post di mamma Sbrina sul suo profilo Facebook
Il post di mamma Sbrina sul suo profilo Facebook

“Lunedì ritirerò il tema di Eleonora, pare si tratti di un tema leggero e dolce. Appena sono stata contattata dalla dirigente ho pianto. Grazie a tutti coloro che mi hanno contattato, alla vicinanza di tante persone e delle istituzioni, ai giornalisti ( Micaela Romagnoli sei mitica). Non sono riuscita a rispondere a tutti né a leggere tutti gli articoli. Il viaggio era importante quanto la meta. L’ascolto delle famiglie è il tema centrale di questo polverone. Speriamo ci sia un briciolo di attenzione e di umanità in più in futuro e che ci siano sempre meno burocrati. Con calma proverò a leggere tutto ma ora proprio devo staccare un poco la testa. Grazie”

 

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Eleonora è morta e di cancro a 13 anni e sua mamma aveva lanciato un appello, raccolto e raccontato anche da Luce!: “Vi prego datemi il suo tema”. La ragazza, tre mesi prima della scomparsa, aveva svolto da privatista una delle prove di idoneità per accedere alla terza media a Bologna. Le richieste della madre per poterlo avere, inizialmente non avevano ricevuto risposta, poi... la svolta:la storia di mamma Sabrina Bergonzoni ha ricevuto la lieta notizia della ex scuola della tredicenne e lunedì potrà leggere finalmente quel tema.
Sabrina Bergonzoni con la figlia Eleonora
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“Appena sono stata contattata dalla dirigente ho pianto” ha ammesso Sabrina Bergonzoni sui social dove da anni si batte per tante battaglie in onore della figlia scomparsa, per aiutare chi si trova nelle sue stesse condizioni e chi ci sta passando ora per impedire che anche loro si ritrovino davanti a difficoltà che dal singolo appaiono insormontabili e che spesso sono facilmente superabili con la buona volontà e la comprensione di chi è nelle istituzioni.

La novità positiva

“Lunedì 6 giugno ritirerò il tema di Eleonora, pare si tratti di un tema leggero e dolce. Grazie a tutti coloro che mi hanno contattato, alla vicinanza di tante persone e delle istituzioni, ai giornalisti” ha scritto Sabrina che da anni cercava di avere accesso a quel tema ma solo grazie agli appelli sui giornali è riuscita ad arrivare al risultato. “Tutte le telefonate e le mail non avevano ricevuto risposta, nessuno mi ha indicato la procedura probabilmente perché li ho contattati non seguendo la procedura” ha raccontato la signora Bergonzoni.
Eleonora 13 anni tumore osseo
La 13enne Eleonora è scomparsa a causa di un cancro osseo nell'estate del 2018
Eleonora è scomparsa a causa di un cancro a soli 13 anni, nel 2018. A maggio di quello stesso anno, tre mesi prima della morte, la ragazzina aveva svolto, da privatista a causa delle sue condizioni di salute, un tema come prova di idoneità alla terza media. Un’ultima testimonianza di vita che la donna ora potrà leggere, tenere con sé in memoria della sua bambina.

La sofferenza

Nonostante quel dolore indescrivibile causato dalla perdita della figlia, un dolore che non potrà mai spegnersi, la mamma non si è mai arresa. Il 28 maggio 2018 aveva accompagnato a scuola sua figlia Eleonora, 13enne da anni alle prese con un tumore osseo. Nell’istituto scolastico bolognese, la ragazza con una forza incredibile, imbottita di antidolorifici, affrontò la prova scritta che le avrebbe permesso di poter accedere alla terza media, il settembre successivo. “Speriamo che il suo braccio regga“, scriveva Bergonzoni sulla sua pagina social, in attesa della sua bambina nell’auto fuori dalla scuola. “La stimo e l’amo ogni giorno“, concludeva il post.
Sabrina Bergonzoni e sua figlia Eleonora (foto tratta dal profilo Facebook)
Sabrina Bergonzoni e sua figlia Eleonora (foto tratta dal profilo Facebook)
“Finora i tentativi con la scuola si sono arenati” aveva  denunciato Sabrina Bergonzoni dalla sua pagina Facebook. Aggiungendo: “Coglierò il suggerimento di inoltrare la domanda via pec ovviamente, ma, poiché non sono l’unico genitore a cui è accaduta questa cosa, urge qualche riflessione”. Uno sfogo che segue i numerosi appelli, inascoltati fino ad oggi, che la donna ha rivolto alla scuola per poter ottenere quel foglio dove sono impresse le parole della sua bambina, morta ormai 4 anni fa. Telefonate, mail, ora la PEC in cui, per l’ennesima volta, si trova a chiedere con il cuore in mano: “La mia bambina stava combattendo un brutto tumore ed è mancata nel settembre dello stesso anno. Poiché non ho molte cose scritte da lei desidererei tantissimo poter leggere quello che ha scritto”. Ma le storia, alle volte, possono avere una svolta positiva e Sabrina Bergonzoni potrà leggere i pensieri di sua figlia Eleonora.

Il post di mamma Sabrina

Il post di mamma Sbrina sul suo profilo Facebook
Il post di mamma Sbrina sul suo profilo Facebook
"Lunedì ritirerò il tema di Eleonora, pare si tratti di un tema leggero e dolce. Appena sono stata contattata dalla dirigente ho pianto. Grazie a tutti coloro che mi hanno contattato, alla vicinanza di tante persone e delle istituzioni, ai giornalisti ( Micaela Romagnoli sei mitica). Non sono riuscita a rispondere a tutti né a leggere tutti gli articoli. Il viaggio era importante quanto la meta. L’ascolto delle famiglie è il tema centrale di questo polverone. Speriamo ci sia un briciolo di attenzione e di umanità in più in futuro e che ci siano sempre meno burocrati. Con calma proverò a leggere tutto ma ora proprio devo staccare un poco la testa. Grazie"  
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