presa di mira per aver indossato le calze a rete sul palco dell'Ariston durante il Festival di Sanremo e che aveva risposto a tono al giornalista Davide Maggio, colpevole di body shaming nei suoi confronti: "Buongiorno a tutti dal Medioevo, il body shaming con linguaggio politically correct non so se è più imbarazzante o noioso, ma non commentiamo questo. Mi rivolgo soprattutto alle ragazze, a quelle giovanissime. Evitate di ascoltare e leggere commenti del genere"
Bellissima, sensuale, potente e generosa, visto che con questo nuovo singolo vuole aiutare i bambini colpiti dalla guerra in Ucraina. Ma no, quello che alcuni vedono sono solo le 'chiappe' al vento, di una 'smandrappona' che cerca di incantare il pubblico di 'pipparoli e sgrillettone' con il suo corpo più che con la sua "modestissima canzone". Parola di testata italiana che, come a suo solito, seguendo i classici cliché maschilisti quando si parla di donne, punta al sensazionalismo più bieco parlando del nuovo brano di Elodie, "Bagno a Mezzanotte" e soprattutto ne commenta il video. Peccato che non siamo più nel 1920, i tempi sono cambiati e le donne, soprattutto, si sono stufate di sottostare a questi giudizi tanto spregevoli quanto poveri di qualsiasi validità. Alla deriva sessista si può e si deve mettere un argine, partendo dal linguaggio che si usa, offline e online, nascosti dietro uno schermo e dietro un nome (del giornale) che ci sembra intoccabile. Ecco perché la risposta di Elodie a Dagospia è perfetta: perché semplicemente non è un contrattacco o una difesa, ma una semplice constatazione: "Mi piace il mio corpo, lo faccio vedere. Scrivere certe cose è vile". Una polemica che richiama un episodio simile, recentemente avvenuto: quello di Emma, che era stata Il video del brano "Bagno a Mezzanotte"
L'ultimo singolo di Elodie si intitola “Bagno a mezzanotte” ed è firmato da Elisa con la produzione di Marz e Zef. Il videoclip, diffuso qualche giorno fa anche sui canali social dell'artista romana, in bianco e nero, è diventato subito virale entrando immediatamente a far parte di quei cult del vogueing, ovvero quello stile di danza contemporanea che, in origine, consisteva nell'imitare con gesti angolari e fluidi le pose plastiche dei modelli che appaiono nelle sfilate, simboleggiate dalle copertine del noto magazine americano di moda Vogue, da cui prende il nome. I riferimenti, nel mondo della musica pop, sono evidenti: come non pensare ai video “Single Ladies” di Beyoncè e “Umbrella” di Rihanna, ma Elodie richiama anche la scena cult del capolavoro del cinema "Basic Instinct", in cui Sharon Stone accavalla le gambe in una posa sensuale indimenticabile. Insomma un vero e proprio inno alla bellezza del corpo femminile, esaltato con una lingerie sensuale e con gesti che ne permettono la massima espressione. Bella, attraente, naturale: la 31enne appare completamente a suo agio e sì, l'attenzione del pubblico viene catturata dalle immagini, ma è proprio quello che cerca. Attirare sguardi e ascolti per il brano, ma non per profitto personale, bens^ per una causa molto importante.Il ricavato della vendita di “Bagno a mezzanotte”, infatti, andrà a favore dei progetti dell'organizzazione umanitaria Save the Children, che si pone come missione salvare i minori garantendo loro un futuro, in questo caso in Ucraina e nei paesi confinanti. Tutti i proventi, come annunciato dalla stessa cantante, permetteranno di distribuire "cibo, acqua pulita, kit igienici, medicine, coperte per l’inverno e supporto psicologico ed economico a migliaia di bambini e bambine in fuga dalla guerra". "Moltissimi di loro, tanti dei quali piccolissimi – ha detto sempre attraverso i social Elodie – stanno perdendo in queste ore le loro case, le proprie famiglie, la propria quotidianità e il futuro. La guerra, con tutto quello che porta con sé, lasceranno un segno indelebile nelle loro vite. Rimanere inermi è impossibile". Un gesto altruista che richiama anche altre azioni simili in passato, quando la cantante, ad esempio, ha contribuito a trovare una casa a otto cagnolini abbandonati in un rifugio per animali in Puglia. Un'esaltazione del corpo femminile, della body positive, dell'amore verso se stessa messo a servizio di una buona causa: cosa si può volere di più? Ma c'è chi, nonostante il gesto ammirevole, ha invece voluto abbassarsi al giudizio sessista di chi non vede altro se non un paio di 'chiappe' che si agitano.Visualizza questo post su Instagram