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Giornata mondiale endometriosi: 190 milioni di donne invisibili

Malattia invalidante che in Italia colpisce circa il 10-15% delle donne in età fertile. Ma il ritardo diagnostico è ancora ampio e nel frattempo "ci sentiamo ripetere che stiamo esagerando, che è tutto nella nostra testa"

di MARIANNA GRAZI -
28 marzo 2023
Marcia mondiale endometriosi

Marcia mondiale endometriosi

"Oggi, 28 marzo, è la Giornata nazionale dell'Endometriosi, una patologia cronica, benigna, che può causare infertilità e che colpisce circa 3 milioni di donne nel nostro Paese". A dichiararlo è la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, in occasione della ricorrenza mondiale istituita nel 2014 per porre l'attenzione su una malattia, che, in gran parte dei casi, può essere fortemente invalidante per le donne che ne soffrono.

La ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli

L'endometriosi, infatti, colpisce circa 190 milioni di donne nel mondo (tra il 2 e il 10% della popolazione femminile) e in Italia ne soffre il 10-15% della popolazione femminile in età fertile; la patologia interessa anche circa il 30-50% delle donne infertili o con difficoltà a concepire: questa malattia è appunto associata a un maggior rischio di infertilità. "Spesso viene diagnosticata in ritardo e può causare forti e invalidanti dolori, abbassando drasticamente la qualità della vita delle donne - aggiunge Locatelli -. I sintomi, quando diventano invalidanti, hanno un impatto molto negativo sulla vita professionale, sociale, familiare e affettiva. In questa giornata in particolare, ma ogni giorno, è importante sostenere le campagne di sensibilizzazione, accrescere la consapevolezza rispetto alla gravità di questa patologia, promuovere la ricerca e il trattamento specifico".

Il ritardo nella diagnosi e le ripercussioni psicologiche

Il picco dei casi si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in età più precoce. Uno dei problemi principali, però, è il ritardo nella diagnosi, che arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna. Adolescenti e ragazze vengono lasciate in un limbo che dura anni, senza risposte, spesso anzi incomprese nella loro sofferenza, se non addirittura screditate nel dolore che provano. "Gli anni di ritardo diagnostico sono 7-10 in media, gli stessi in cui ci sentiamo ripetere che stiamo esagerando, che è tutto nella nostra testa e che vogliamo solo un po' di attenzioni", aveva scritto qualche giorno fa Giorgia Soleri, attivista, scrittrice e influencer che soffre (anche) di endometriosi. Tra le battaglie della milanese c'è appunto quella per il riconoscimento di queste malattie (tra le quali anche la vulvodinia) fortemente invalidanti, che spesso passano sotto silenzio o peggio chi ne soffre non viene creduta.
 
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Cos'è l'endometriosi

L'endometriosi è caratterizzata dalla presenza e dalla proliferazione di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. Il tessuto è influenzato dagli ormoni femminili estrogeni e va incontro a processi infiammatori acuti e cronici, che possono coinvolgere più organi, non solo pelvici. Inserita tra i LEA (Livelli essenziali di assistenza) nell'elenco delle patologie croniche e invalidanti, l'endometriosi può avere un impatto notevole sulla qualità di vita, sia per l'aspetto sintomatologico (dolori mestruali, dolore pelvico cronico, dolore durante i rapporti sessuali, difficoltà o dolore alla minzione, difficoltà o dolore alla defecazione), sia per il potenziale impatto negativo sulla fertilità. Ciò nonostante la patologia rimane sotto-diagnosticata.

Il bando del ministero da nove milioni

Per questo il Ministero della Salute esorta le donne con mestruazioni dolorose al punto da impedirne le attività quotidiane a rivolgersi al medico o allo specialista, in grado di indirizzare verso gli esami necessari per raggiungere una diagnosi accurata e avviare le cure appropriate. Per valutare la reale diffusione dell'endometriosi e analizzarne i meccanismi alle base, nel 2021 è stato indetto un bando di ricerca (bando Endometriosi) rivolto a tutti i ricercatori del Servizio Sanitario Nazionale ed è stato firmato il decreto 22 marzo 2021, con cui si autorizza la spesa di 3 milioni di euro. Nove progetti di ricerca sono risultati in posizione utile ai fini del finanziamento ministeriale e ad essi sono state erogate le prime tranche anticipate per un totale complessivo di 1 milione di euro.