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Annie Ernaux, chi è la scrittrice francese Nobel per la Letteratura 2022. "Aborto matrice della libertà delle donne"

Autrice de "L'evento", la storia autobiografica del suo aborto clandestino nella Francia dei primi anni Sessanta. "Lotterò fino al mio ultimo respiro per questo diritto fondamentale"

di BARBARA BERTI -
6 ottobre 2022
Annie Ernaux ha vinto il Nobel per la Letteratura

Annie Ernaux ha vinto il Nobel per la Letteratura

“Per il coraggio e l’acume clinico con cui ha svelato le radici, le rimozioni e i limiti collettivi della memoria personale”. Con questa motivazione il premio Nobel per la Letteratura 2022 è andato a Annie Ernaux (82 anni), scrittrice e insegnante francese. "Lotterò fino al mio ultimo respiro affinché le donne possano scegliere se essere madri o meno: la contraccezione e il diritto all'aborto sono un diritto fondamentale, la matrice della libertà delle donne": lo ha detto la neo premiata, esprimendosi nella sede dell'editore Gallimard a Parigi. Con la scelta dell’Accademia di Svezia - un po’ a sorpresa visto che i favoriti erano lo scrittore francese Michel Houellebecq e Salman Rushdie, l’autore dei “Versi satanici”, aggredito lo scorso 12 agosto al festival letterario di Chautauqua, a New York – la Francia conquista il suo 16esimo premio Nobel per la Letteratura. Il precedente Nobel assegnato a un autore francese era quello del 2014 vinto da Patrick Modiano; prima ancora nel 2008 era stato assegnato Jean-Marie Gustave Le Clézio. La Francia è così il paese che ha ottenuti più Nobel letterari nei 121 anni di storia del premio.
Il premio Nobel per la Letteratura 2022 è andato a Annie Ernaux (82 anni), scrittrice e insegnante francese

Il premio Nobel per la Letteratura 2022 è andato a Annie Ernaux (82 anni), scrittrice e insegnante francese

Chi è Annie Ernaux

Annie Ernaux, nata a Lillebonne in Normandia il 1° settembre 1940, è figlia della provincia francese, con i suoi genitori che gestiscono un’attività di famiglia, un locale metà bar, metà bottega. Ragazza studiosa e motivata, ottiene la laurea all’Università di Rouen e ottiene l'abilitazione all'insegnamento iniziando la sua carriera di insegnante di lettere moderne in un liceo, evento che le consente il passaggio sociale all'universo ‘borghese’: un’esperienza che inciderà profondamente sulla sua scrittura e sul suo impegno sociale e politico. Negli anni Sessanta si sposa e si separa dopo pochi anni. Il suo percorso artistico inizia in coincidenza con la sua militanza politica femminista. Nel 1974 pubblica il suo primo romanzo, “Les Armoires vides” (Gallimard), tradotto in italiano con il titolo “Gli armadi vuoti” da Rizzoli nel 1996. Nel 1984, con il quarto romanzo “La place”, in italiano “Il posto”, vince il prestigioso Prix Renaudot. Attraverso le sue opere, Ernaux racconta esperienze personali e avvenimenti accaduti nella sua vita, come ne “L’evento”, libro pubblicato nel 2000, che racconta un suo aborto clandestino nella Francia anni Sessanta quando per tale reato si rischiava la prigione. Dal romanzo è stato tratto l'omonimo film diretto da Audrey Diwan e Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2021.

“L’evento”, un tema più che mai attuale

Il libro “L’evento” di Annie Ernaux racconta la storia di una ragazza (la stessa scrittrice) che cerca disperatamente di abortire in un mondo che non le riconosce questo diritto. “Se non andassi fino in fondo a riferire questa esperienza contribuirei a oscurare la realtà delle donne schierandomi dalla parte della dominazione maschile del mondo” sono le parole della scrittrice. Dopo essere stata insignita del premio, dalla sede parigina dell'editore Gallimard ha parlato, tra l'altro, della situazione politica italiana, con l'avvento al potere del partito di Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia); la scrittrice ha criticato l'estrema destra che "nella storia non è mai stata favorevole alle donne". L'evento", il romanzo sull'aborto clandestino di Annie Ernaux L'evento", il romanzo sull'aborto clandestino di Annie ErnauxSiamo a Rouen in Francia, nell’ottobre 1963: una studentessa di ventitré anni aspetta da più di una settimana che le venga il ciclo. La vita intorno continua e pressa perché anche lei faccia lo stesso: la tesi attende di essere scritta, al cinema danno sempre qualcosa di nuovo e triste, a teatro l’ultima pièce di Sartre chiama a raccolta le amiche, c’è un biglietto, gratis, anche per lei. Peccato che lei non possa andare avanti come tutto il resto perché c’è una realtà nuova che le cresce dentro la pancia. Nel commento del dottore che conclude la sbrigativa visita in cui si proclama il verdetto c’è tutta la ferocia di un mondo che non può e non vuole comprendere: “I figli dell’amore sono sempre belli”. La risposta è un’unica, lapidaria annotazione sul diario della studentessa: “È orribile: sono incinta”. Dal momento della scoperta, Ernaux ‘costringe’ il lettore a passare del tempo con questa ragazza e, col procedere dei giorni e delle pagine, a diventare lei, avvertendo la stessa angosciata concitazione nella ricerca di qualcuno che possa liberarla dalla gravidanza. Nel corso del romanzo emerge tutta la solitudine della ragazza e l’indifferenza dello studente che l’ha messa incinta e, più in generale, della società. Infatti, per la protagonista che non vuole un figlio l’unica possibilità di esercitare il diritto su se stessa è farlo di corsa, di nascosto, soffrendo e rischiando di morire. La scrittrice ha intrecciato attorno all’evento una serie di questioni che costringono a mettere in discussione l’effettività delle presunte libertà ottenute nel mondo moderno. “Che la clandestinità di chi ha vissuto quest’esperienza dell’aborto appartenga al passato non mi sembra un motivo valido per lasciarla sepolta. Tanto più che il paradosso di una legge giusta è quello di obbligare a tacere le vittime di un tempo con la scusa che le cose sono cambiate” sono le parole del premio Nobel.
Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura 2022

Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura 2022

La scrittura come indagine sociale

Arnaux è una delle voci più autorevoli del panorama culturale francese. Studiata e pubblicata in tutto il mondo, la sua opera è stata consacrata dall’editore Gallimard, che ne ha raccolto gli scritti principali in un unico volume nella prestigiosa collana “Quarto”. Nei suoi libri ha reinventato i modi e le possibilità dell’autobiografia, trasformando il racconto della propria vita in acuminato strumento di indagine sociale, politica ed esistenziale. Considerata un classico contemporaneo, è amata da generazioni di lettori e studenti.
La commistione fra letteratura e sociologia costituisce l'originalità di Ernaux

La commistione fra letteratura e sociologia costituisce l'originalità di Ernaux

Tra i suoi romanzi più importanti, pubblicati in Italia dall’editore romano “L'Orma” ci sono “Gli anni” (Premio Strega Europeo 2016), “L’altra figlia”, “Memoria di ragazza”, “Una donna” (vincitore del Premio Gregor von Rezzori 2019), “La vergogna, “L’evento” e “La donna gelata”. Il 9 novembre in Italia sarà pubblicato “Il ragazzo”, uscito quest’anno in Francia. Ernaux, inoltre, presenterà in anteprima italiana il suo primo film, “Les Années Super 8”, realizzato con video di famiglia girati con il marito, lunedì 24 ottobre alle 20 al Cinema Lumière della Cineteca di Bologna.