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Home » Attualità » Feltri e la malattia di Fedez: “Io ho il cancro. Dammi retta, fai a pugni con la sfiga”

Feltri e la malattia di Fedez: “Io ho il cancro. Dammi retta, fai a pugni con la sfiga”

Con un editoriale su Libero, il giornalista ha voluto inviare il proprio sostegno e incoraggiamento al rapper che pochi giorni fa ha rivelato di essere malato: "Io del mio tumore me ne sbatto. Ti prego, non farti intimidire dal morbo"

Remy Morandi
19 Marzo 2022
Feltri Fedez

Feltri Fedez

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Con un editoriale su Libero, Vittorio Feltri ha voluto inviare il proprio sostegno e incoraggiamento a Fedez, che pochi giorni fa ha rivelato su Instagram che una malattia lo ha colpito. “Caro Fedez, fai a pugni con la sfiga, pensa che io ho il cancro“, ha scritto e rivelato il giornalista dalle colonne di Libero.

Vittorio Feltri intervistato da Fedez durante il programma ‘Muschio Selvaggio’

Che cosa ha scritto Vittorio Feltri a Fedez

Nell’editoriale pubblicato sabato 19 marzo su Libero, Vittorio Feltri ha scritto rivolgendosi direttamente al rapper: “Caro Fedez, ho letto dei tuoi problemi di salute, ne sono dispiaciuto e spero si risolvano presto. Sei un giovane di talento, hai una bella famiglia e comprendo il tuo stato d’animo di fronte alla malattia. Tutti siamo preoccupati dell’integrità del nostro corpo e tentiamo di tenerlo in forma per vivere sereni”.

Il giornalista passa poi a ricordare di quando incontrò Fedez un paio di anni fa. Vittorio Feltri fu infatti ospite di una puntata del programma ‘Muschio Selvaggio‘ che il rapper ha creato insieme a Luis Sal. Dopo quell’episodio il giornalista ha rivelato di seguire il rapper “con simpatia anche se condivido un decimo delle tue esternazioni. Io d’altronde ho molte opinioni ma non ne condivido neanche una, quindi non posso concordare con le tue. Ciò non mi impedisce di avere simpatia per te, per cui sento di confidarmi su un tema che ci accomuna. Quello della salute perduta. Io ho 78 anni – ha aggiunto Feltri -, non ho mai avuto disturbi. Ogni 24 mesi mi sottopongo ad esami di laboratorio, voglio controllare che tutto vada bene. I responsi sono sempre andati bene, polmoni perfetti nonostante fumi da secoli come una ciminiera, fegato in ordine benché trinchi qualche bicchiere, perfino il cervello – e il particolare è sorprendente – funziona a meraviglia. Ma l’ultima verifica con la tac, metodo di contrasto dalla testa ai piedi, mi ha riservato una sorpresa spiacevole. Referto: nodulo al petto, parte sinistra (la sinistra mi è sempre stata sulle palle)”.

“Per me la parola nodulo non significava niente – spiega Feltri -. Non mi sono spaventato. Ma la mia chirurga, una bella ragazza, mi ha detto che bisognava approfondire. Va bene, approfondisci e non rompermi. Svolto l’accertamento con un ago, il medico, Paola Martinoni, emette la sentenza: cancro, bisogna intervenire col bisturi. Lei è una chirurga oltre che essere bona, e il primo di marzo mi trovo in sala operatoria, mezzo biotto, pieno di vergogna. Anestesia totale, quindi il risveglio. Nessun dolore. Mi riportano in camera sveglio ed entra nella stanza un cameriere che mi porge una coppa di champagne offerto dalla équipe medica”.

“Uscito dalla clinica – continua a raccontare il giornalista – mi sono recato al giornale sedendo alla scrivania dove mi trovo pure in questo momento che ti scrivo. E ho lavorato come sempre senza confidare niente a nessuno. Non ne ho sentito il bisogno. Invece ora dico chiaramente a te e a tutti che ho il cancro, perché mai dovrei dichiararlo a bassa voce, in fin dei conti la mia non è una malattia venerea. Caro Fedez uno come te non ha peli sulla lingua e ha il diritto di esprimere i suoi timori e le sue ambasce. Ti prego, non farti intimidire dal morbo col quale hai iniziato una battaglia che potrai vincere con l’aiuto di Sanculo”.

“Non deprimerti – si appresta a concludere Feltri – malanni fanno parte della natura che è nostra nemica, dobbiamo batterla con la volontà, una risorsa personale che non abbisogna della pietà di chi ci guarda con commiserazione per prevalere sulla sventura. Non sono capace di consolarti, caro Fedez, però ti segnalo che io del mio tumore me ne sbatto i coglioni. Brutta frase, ma vera. Finché starò al mondo litigherò con chiunque, perfino col cancro. Dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu”.

Fedez e l’annuncio della malattia: “Ho un problema di salute”

https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/03/fedez_1.mp4

Fedez, che tre anni fa rivelò di avere la demielinizzazione nella testa che può provocare la sclerosi multipla, ha annunciato nelle storie su Instagram di essere malato. “Faccio questo video credo un po’ per esorcizzare, cercare di tirar fuori un po’ di cose nella speranza che possa far bene anche a me. Sono qua per dirvi che purtroppo mi è stato trovato un problema di salute ma per fortuna è stato trovato con grande tempismo. Il che comporta un percorso, un percorso importante che dovrò fare e che mi sento anche di raccontare. In questo momento ho bisogno di stringermi alla mia famiglia, ai miei figli. Ma che mi sento di raccontare in futuro perché quando ho scoperto quello che ho scoperto leggere storie di altre persone mi ha dato conforto”. Così ha detto Fedez nelle storie su Instagram.

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Con un editoriale su Libero, Vittorio Feltri ha voluto inviare il proprio sostegno e incoraggiamento a Fedez, che pochi giorni fa ha rivelato su Instagram che una malattia lo ha colpito. "Caro Fedez, fai a pugni con la sfiga, pensa che io ho il cancro", ha scritto e rivelato il giornalista dalle colonne di Libero.
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Che cosa ha scritto Vittorio Feltri a Fedez

Nell'editoriale pubblicato sabato 19 marzo su Libero, Vittorio Feltri ha scritto rivolgendosi direttamente al rapper: "Caro Fedez, ho letto dei tuoi problemi di salute, ne sono dispiaciuto e spero si risolvano presto. Sei un giovane di talento, hai una bella famiglia e comprendo il tuo stato d’animo di fronte alla malattia. Tutti siamo preoccupati dell’integrità del nostro corpo e tentiamo di tenerlo in forma per vivere sereni". Il giornalista passa poi a ricordare di quando incontrò Fedez un paio di anni fa. Vittorio Feltri fu infatti ospite di una puntata del programma 'Muschio Selvaggio' che il rapper ha creato insieme a Luis Sal. Dopo quell'episodio il giornalista ha rivelato di seguire il rapper "con simpatia anche se condivido un decimo delle tue esternazioni. Io d'altronde ho molte opinioni ma non ne condivido neanche una, quindi non posso concordare con le tue. Ciò non mi impedisce di avere simpatia per te, per cui sento di confidarmi su un tema che ci accomuna. Quello della salute perduta. Io ho 78 anni - ha aggiunto Feltri -, non ho mai avuto disturbi. Ogni 24 mesi mi sottopongo ad esami di laboratorio, voglio controllare che tutto vada bene. I responsi sono sempre andati bene, polmoni perfetti nonostante fumi da secoli come una ciminiera, fegato in ordine benché trinchi qualche bicchiere, perfino il cervello - e il particolare è sorprendente - funziona a meraviglia. Ma l'ultima verifica con la tac, metodo di contrasto dalla testa ai piedi, mi ha riservato una sorpresa spiacevole. Referto: nodulo al petto, parte sinistra (la sinistra mi è sempre stata sulle palle)". "Per me la parola nodulo non significava niente - spiega Feltri -. Non mi sono spaventato. Ma la mia chirurga, una bella ragazza, mi ha detto che bisognava approfondire. Va bene, approfondisci e non rompermi. Svolto l'accertamento con un ago, il medico, Paola Martinoni, emette la sentenza: cancro, bisogna intervenire col bisturi. Lei è una chirurga oltre che essere bona, e il primo di marzo mi trovo in sala operatoria, mezzo biotto, pieno di vergogna. Anestesia totale, quindi il risveglio. Nessun dolore. Mi riportano in camera sveglio ed entra nella stanza un cameriere che mi porge una coppa di champagne offerto dalla équipe medica". "Uscito dalla clinica - continua a raccontare il giornalista - mi sono recato al giornale sedendo alla scrivania dove mi trovo pure in questo momento che ti scrivo. E ho lavorato come sempre senza confidare niente a nessuno. Non ne ho sentito il bisogno. Invece ora dico chiaramente a te e a tutti che ho il cancro, perché mai dovrei dichiararlo a bassa voce, in fin dei conti la mia non è una malattia venerea. Caro Fedez uno come te non ha peli sulla lingua e ha il diritto di esprimere i suoi timori e le sue ambasce. Ti prego, non farti intimidire dal morbo col quale hai iniziato una battaglia che potrai vincere con l'aiuto di Sanculo". "Non deprimerti - si appresta a concludere Feltri - malanni fanno parte della natura che è nostra nemica, dobbiamo batterla con la volontà, una risorsa personale che non abbisogna della pietà di chi ci guarda con commiserazione per prevalere sulla sventura. Non sono capace di consolarti, caro Fedez, però ti segnalo che io del mio tumore me ne sbatto i coglioni. Brutta frase, ma vera. Finché starò al mondo litigherò con chiunque, perfino col cancro. Dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu".

Fedez e l'annuncio della malattia: "Ho un problema di salute"

https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/03/fedez_1.mp4
Fedez, che tre anni fa rivelò di avere la demielinizzazione nella testa che può provocare la sclerosi multipla, ha annunciato nelle storie su Instagram di essere malato. “Faccio questo video credo un po’ per esorcizzare, cercare di tirar fuori un po’ di cose nella speranza che possa far bene anche a me. Sono qua per dirvi che purtroppo mi è stato trovato un problema di salute ma per fortuna è stato trovato con grande tempismo. Il che comporta un percorso, un percorso importante che dovrò fare e che mi sento anche di raccontare. In questo momento ho bisogno di stringermi alla mia famiglia, ai miei figli. Ma che mi sento di raccontare in futuro perché quando ho scoperto quello che ho scoperto leggere storie di altre persone mi ha dato conforto”. Così ha detto Fedez nelle storie su Instagram.
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