Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Da Instagram arriva il filtro per oscurare le pubblicità sulla perdita del peso: la gallery per attivarlo

Da Instagram arriva il filtro per oscurare le pubblicità sulla perdita del peso: la gallery per attivarlo

La divulgatrice di salute e benessere Francesca Mittoni ce lo spiega passaggio dopo passaggio

Sofia Francioni
25 Giugno 2022
Share on FacebookShare on Twitter

Da Instagram arriva una buona notizia! Sarà l’ondata della body positivity e dei tantissimi professionisti impegnati nella divulgazione online, fatto sta che il social network di Mark Zuckerberg ha deciso di fare un doveroso aggiornamento alle sue impostazioni, inserendo tra i filtri oscuranti delle inserzioni anche quello sulla perdita del peso.

Online e non, le pubblicità sulla perdita del peso “sono deleterie per le persone che hanno un difficile rapporto con il loro corpo o l’alimentazione”, spiega Francesca Mittoni (aka @frafitfoodie) che su Instagram racconta quanto salute e benessere valgano più dell’aspetto fisico, sbugiardando l’editing di foto e video e facendo un appassionato lavoro di divulgazione (anche sul thin privilege). Il filtro controllo del peso corporeo “è un piccolo passo in un’app problematica sotto molti punti di vista, ma la ritengo importante per rendere Instagram un luogo più sicuro”.

La gallery per attivare il filtro sul proprio profilo

È proprio lei a dare la buona nuova dall’Internet “Ogni tanto Instagram ci regala degli aggiornamenti effettivamente utili: questo è uno di quei casi. Possiamo scegliere di non vedere le inserzioni che riguardano la perdita di peso (o che riguardano altri argomenti per noi sensibili). Ritengo sia un’ottima cosa per poter fruire dei contenuti dell’app in maniera più sicura ed evitare pericolosi trigger”. E ci mostra come attivare il filtro oscura pubblicità sulla perdita del peso passaggio dopo passaggio, come nella gallery:

La gallery dal profilo instagram di @francescamittoni_ per attivare il filtro in pochi passaggi

“Grilletto della pistola“ in inglese, il trigger in psicologia è uno stimolo, un richiamo involontario che fa rivivere al soggetto il trauma. Come ci chiede la divulgatrice di salute, benessere e body confidence: “Immaginate di soffrire di disturbi alimentari e di vedere un’inserzione che vi dice come dimagrire: come vi sentireste?”

Potrebbe interessarti anche

Un bambino di 10 anni è stato adottato da una famiglia di Cremona nel 2007 e poi abbandonato  dopo appena 5 giorni
Attualità

Adottato e abbandonato dopo 5 giorni: genitori condannati

25 Marzo 2023
Il Wellesley College
Lifestyle

Il college femminile di Hillary Clinton dice no agli uomini trans

23 Marzo 2023
I registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini insieme a Lucy Salani (Instagram)
Attualità

L’addio di Lucy Salani: “Perché, una donna non può chiamarsi Luciano?”

23 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Da Instagram arriva una buona notizia! Sarà l’ondata della body positivity e dei tantissimi professionisti impegnati nella divulgazione online, fatto sta che il social network di Mark Zuckerberg ha deciso di fare un doveroso aggiornamento alle sue impostazioni, inserendo tra i filtri oscuranti delle inserzioni anche quello sulla perdita del peso. Online e non, le pubblicità sulla perdita del peso “sono deleterie per le persone che hanno un difficile rapporto con il loro corpo o l’alimentazione”, spiega Francesca Mittoni (aka @frafitfoodie) che su Instagram racconta quanto salute e benessere valgano più dell’aspetto fisico, sbugiardando l’editing di foto e video e facendo un appassionato lavoro di divulgazione (anche sul thin privilege). Il filtro controllo del peso corporeo "è un piccolo passo in un'app problematica sotto molti punti di vista, ma la ritengo importante per rendere Instagram un luogo più sicuro".

La gallery per attivare il filtro sul proprio profilo

È proprio lei a dare la buona nuova dall'Internet “Ogni tanto Instagram ci regala degli aggiornamenti effettivamente utili: questo è uno di quei casi. Possiamo scegliere di non vedere le inserzioni che riguardano la perdita di peso (o che riguardano altri argomenti per noi sensibili). Ritengo sia un’ottima cosa per poter fruire dei contenuti dell’app in maniera più sicura ed evitare pericolosi trigger”. E ci mostra come attivare il filtro oscura pubblicità sulla perdita del peso passaggio dopo passaggio, come nella gallery:
La gallery dal profilo instagram di @francescamittoni_ per attivare il filtro in pochi passaggi
"Grilletto della pistola" in inglese, il trigger in psicologia è uno stimolo, un richiamo involontario che fa rivivere al soggetto il trauma. Come ci chiede la divulgatrice di salute, benessere e body confidence: "Immaginate di soffrire di disturbi alimentari e di vedere un'inserzione che vi dice come dimagrire: come vi sentireste?"
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto