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Finlandia, entrambi i genitori possono prendere 160 giorni di ferie per stare coi figli

Domenica 4 settembre è entrato in vigore il nuovo congedo parentale che punta ad una maggiore parità di genere nell'accudimento dei bambini

di MARIANNA GRAZI -
5 settembre 2022
congedo parentale finlandia

congedo parentale finlandia

La riforma del sistema di congedo parentale è in vigore dal 4 settembre in Finlandia. Nel Paese più felice al mondo (incoronato per la quinta volta consecutiva), dove a tenere le redini del governo c'è una delle poche Premier donna in Europa, la ben nota alle cronache (suo malgrado non per i meriti politici, che pure ha) Sanna Marin, ad entrambi i genitori saranno concessi fino a 160 giorni di ferie e trasferirne 63 al partner se lo desiderano, o a chi si prende cura del figlio/a. La persona che porta avanti la gravidanza, inoltre, secondo le nuove regole ha diritto a 40 giorni di indennità ulteriori prima dell’inizio del pagamento dell’assegno parentale.

Il nuovo congedo in Finlandia

Sanna Marin (AP)

La premier finlandese Sanna Marin (AP)

Lo riporta la Dpa: secondo il governo, questa formula permetterebbe di conciliare "carriera e vita familiare più facilmente". Si fa infatti sempre più sentita l'esigenza di conciliare vita privata e lavoro, e soprattutto nei Paesi del nord Europa a questa necessità, percepita un po' ovunque anche come reazione alla pandemia di Covid-19 e alle restrizioni, hanno risposto governi e aziende, proponendo soluzioni come la settimana lavorativa più corta e maggiori supporti per giovani e coppie di neo genitori. La riforma mira ad alleviare il carico derivante dalla custodia e crescita dei figli, affinché non pesi solo sul partner donna, ma sia distribuito equamente tra i genitori. L'obiettivo finale è infatti quello di raggiungere una maggiore parità di genere, attraverso il raggiungimento di tre importanti finalità: il rafforzamento della non discriminazione, l’uguaglianza nella vita lavorativa e la riduzione della disparità salariale.

Nuove famiglie, diritti per tutte

Con le nuove misure, entrare in vigore il 4 settembre, si tiene conto anche dei diversi modelli familiari esistenti: non viene fatto alcun riferimento al sesso dei genitori, né al fatto che essi siano biologici o adottivi. "Tutti i genitori che hanno l'affidamento del proprio figlio avranno lo stesso diritto al sostegno parentale", ha affermato la premier Sanna Marin, che è cresciuta in una famiglia omogenitoriale dopo che la madre biologica si è separata dal padre riaccompagnandosi con una donna. Con il marito Markus Räikkönen nel 2018 è diventata mamma della piccola Emma Amalia. In Italia l’ultima riforma entrata in vigore il 13 agosto prevede 10 giorni lavorativi di congedo obbligatorio ai padri, sia biologici che adottivi o affidatari. Insomma nel nostro Paese rispetto allo Stato del nord Europa i passi avanti ci sono ma sono ancora molto timidi e ci si affida ancora maggiormente all'iniziativa di privati, come Baker & Hughes, gruppo Nuovo Pignone, che a luglio ha esteso le ferie retribuite dopo la nascita dei figli anche alle famiglie LGBTQ+.