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Finlandia, approvata una nuova legge sui diritti dei trans per il riconoscimento di genere

Abolita la disposizione sulla sterilizzazione e quella che prevede la preventiva approvazione medica e psichiatrica. Per cambiare il genere sui documenti basterà un'autodichiarazione

di MARIANNA GRAZI -
3 febbraio 2023
Sanna Marin Helsinki Pride 2022

Sanna Marin Helsinki Pride 2022

La Finlandia ha approvato una nuova legge progressista sui diritti delle persone transgender, che rende sostanzialmente più facile per queste cambiare il proprio sesso anagrafico. Il Parlamento ha approvato questa nuova misura mercoledì 1 febbraio, a larga maggioranza. Soddisfatta la premier Sanna Marin, che ha definito la nuova legge una priorità per il suo governo. Si tratta, a tutti gli effetti, di una soluzione storica e pionieristica per la tutela e l'autodeterminazione delle persone transgender e per il riconoscimento dei loro diritti. Gli esponenti politici della coalizione di governo della Marin hanno votato a favore della nuova legislazione: sono stati 113 i voti a favore e 69 quelli contrari, non ci sono stati astenuti, mentre 17 deputati non erano presenti in Aula il giorno del voto. Anche se 13 deputati del Partito di Centro si sono opposti alla norma, così come il Partito dei Finlandesi di estrema destra e i religiosi cristiano-democratici, questo voto rappresenta un grande passo in avanti dopo una campagna politica durata un decennio.

La nuova legge sui diritti delle perone trans per il riconoscimento legale del genere

La nuova legge progressista

Con le nuove disposizioni i/le transgender dai 18 anni in su possono adesso cambiare legalmente il proprio sesso attraverso un processo di autodichiarazione, senza più dover passare prima attraverso un complesso processo di approvazione medica e psichiatrica. Gli emendamenti aboliscono anche una disposizione che richiedeva alle persone transgender di fornire un certificato medico che dimostrasse la loro sterilizzazione prima che il governo riconoscesse la nuova identità di genere prescelta. Questa clausola precedente aveva lo scopo di impedire a queste persone di avere figli ed era stata ampiamente condannata dagli attivisti, ponendosi in aperto contrasto con la Convenzione europea dei diritti umani. In base alla nuova legge, il riconoscimento verrà invece garantito in base a una richiesta scritta, che certifichi la percezione che si ha di sé, e dopo un "periodo di riflessione" obbligatorio di un mese.

Le critiche delle opposizioni

"Ci aspettavamo che la legge venisse approvata, ma nelle ultime settimane c'è stata una campagna incredibilmente dura contro di essa, soprattutto con una retorica anti-gender", ha dichiarato Kerttu Tarjamo, segretario generale di Seta, la più antica e rispettata organizzazione finlandese per i diritti LGBTQI+. Alcuni degli argomenti usati dagli oppositori della nuova legge per cercare di fermarla sono le "questioni familiari" che sono state utilizzate in altri Paesi, come la Scozia. "Dicono che questo aprirà le porte agli uomini cis-gender (che si spacciano per trans, ndr) nel molestare le donne negli spogliatoi, hanno discusso delle prigioni e hanno cercato di usare il Regno Unito come esempio", ha detto Tarjamo a Euronews. L'attivista fa riferimento al veto posto dal governo britannico a un disegno di legge di questo genere presentato in Scozia, mentre norme simili sono state approvate finora in Spagna, Danimarca, Irlanda, Belgio, Portogallo, Norvegia e Svizzera. Uno degli aspetti potenzialmente più controversi della legislazione finlandese è stato se estendere o meno le nuove disposizioni sui diritti dei trans ai ragazzi di 16 e 17 anni, considerati minori in quello Stato.

Kerttu Tarjamo, segretaria della più importante associazione per i diritti Lgbtq+ finlandese

"All'ultimo minuto questo aspetto non è stato inserito nel disegno di legge, e questo ci ha deluso, ma sappiamo che c'era un forte sostegno per una più ampia riforma", ha spiegato ancora il segretario generale di Seta. La nuova legge finlandese non ha comunque alcun impatto sulle misure vigenti nel Paese nordico in merito al trattamento medico di conferma per le persone trans - un aspetto che, secondo gli attivisti, è stato ampiamente frainteso anche dai politici che hanno votato le proposte. "Gli oppositori hanno cercato di strumentalizzare la questione, confondendo le nuove leggi sul genere legale con il concetto di trattamento di riassegnazione del genere - ha concluso Kerttu Tarjamo -. Ma ci sono linee guida mediche che regolano questo aspetto, non questa legislazione".