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Fioretta Mari racconta gli abusi di registi e produttori: "Molestata più di trenta volte"

La fiorentina, veterana sul set di cinema, televisione e teatro, insegnante di recitazione e già acting coach ad Amici, mette in guardia le giovani: "Non andate mai ai provini da sole"

di MARIANNA GRAZI -
9 gennaio 2023
fioretta-mari

fioretta-mari.

Se il vaso di Pandora sulle molestie e gli abusi nel mondo del cinema è stato aperto, ormai più di cinque anni fa, a Hollywood con il "caso Weinstein" e il movimento #metoo, in questi giorni si torna anche in Italia ad affrontare la questione, sulla scia della polemica scatenata dalla causa di Olivia Hussey e Leonard Whiting contro "Romeo e Giulietta" di Franco Zeffirelli. "Sono stata molestata più di trenta volte: hanno tentato di portarmi a letto nei modi più spaventosi. A volte tutto fila liscio e poi all’improvviso ti saltano addosso e ti trovi ad augurarti di invecchiare perché ti lascino in pace". Con queste parole una veterana dello spettacolo italiano, Fioretta Mari, ha raccontato a Repubblica alcune delle "cose inenarrabili" che nel corso di oltre cinquant'anni di carriera le sono successe. La fiorentina, ex bambina prodigio classe 1942, di esperienza sul set ne ha maturata a valanghe, non solo recitando con i più famosi e celebrati registi e attori italiani e internazionali, ma anche imparando ben presto a fuggire ad avances e aggressioni sessuali che non sono mai mancati dietro le quinte. La sua denuncia, che si pone nel solco delle storie di violenza e dei processi in corso per molestie riportate dal quotidiano, si unisce a quella del collettivo Amleta sul Mee Too in Italia. Mari, che insegna recitazione nella scuola di Simona Izzo e al Lee Strasberg Institute di New York, interprete di rilievo italiana al cinema e in teatro, è acting coach del talent show "Amici di Maria De Filippi". Ed è proprio alle generazioni più giovani che vuole rivolgersi per metterle in guardia su quello che potrebbero trovarsi ad affrontare.

La denuncia di Fioretta Mari

Fioretta Mari, Carlo Ludovici e Lucio Rama nel 1973

"Ho avuto paura quando un noto regista con cui lavoravo, che oggi non c’è più, mi ha seguita in bagno e ha chiuso la porta a chiave mentre in casa c’era un evento di famiglia - ricorda l'attrice -. Non avevo via d’uscita e non potevo urlare perché oltre la parete c’erano i bambini. Se lo avessi pregato di non toccarmi sarebbe diventato ancora più cattivo, perché è così che ragionano i predatori. Allora gli ho detto una cosa violentissima e si è spaventato. L’indomani mi ha estromessa dalla fiction con una scusa surreale. Avevo il contratto per 11 episodi e ne feci uno - aggiunge -. Ma mi pagarono per intero". Uno dei tanti, troppi tentativi di abuso vissuti sulla propria pelle che l'artista fiorentina non vuole più nascondere. Come quella volta in cui un importantissimo organizzatore di eventi, nonché marito di una sua carissima amica, l'ha assalita nella sua villa in Sicilia: "Stavamo per fare il bagno quando mi chiese se volevo vedere una foto dentro casa. Gli dissi di sì - racconta -. Mi ha aggredita con la mia amica che nuotava a pochi metri. Gli ho chiesto se non si vergognasse". All'epoca decise di non denunciare, per tutelare se stessa: "avrebbe significato non lavorare più", spiega. Invece tra gli individui che ora ha deciso di segnalare alle autorità ce n’è uno solo vivo: "Ma non ha senso oggi distruggere figure che hanno fatto la storia di Rai e Mediaset". Non pronuncia i loro nomi, ma ripercorre implacabile altri due episodi di molestie: "In una trasmissione avevo il personaggio di una toscana con il mio temperamento. Arrivo nell’ufficio del regista ed era da solo. Mentre parliamo si alza, viene alle mie spalle e inizia a toccarmi. Io penso 'Oddio eccoci'... Sono andata via - spiega -. Ho avuto la parte? No. La stessa cosa a Siracusa: avevo il contratto per due stagioni, ne feci solo una perché rifiutai il produttore, sempre molto famoso, quando mi è saltato addosso".

I casi positivi e l'invito alle giovani attrici

Mari denuncia di essere stata molestata "più di trenta volte" e invita le giovani attrici a "non restare mai da sole ai provini"

I nomi che fa, durante l'intervista, sono invece quelli di chi, invece, le mani le ha sempre tenute al proprio posto, veri e propri signori. "Posso parlare benissimo di Manfredi, Albertazzi, Lionello, Solenghi. Baudo è l'uomo più per bene che abbia conosciuto, come Tognazzi: il primo giorno di prove de L'Avaro mi disse 'mi piace la donna con un bel di dietro, per cui tu mi piaci'. Risposi che ero sposata, 'sarai la mia migliore amica' tagliò". E se "gli anni con Maria De Filippi sono stati i più belli", nonostante ammetta che deve tanto al teatro, la preghiera che vuole rivolgere alle giovani attrici è significativa: "Non restare mai da sole con questi uomini e di andare ai provini sempre con amiche o amici".