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Home » Attualità » Francia, Macron annuncia: “Preservativi gratis ai giovani dal primo gennaio”. Chi ne avrà diritto

Francia, Macron annuncia: “Preservativi gratis ai giovani dal primo gennaio”. Chi ne avrà diritto

Il presidente lo ha annunciato durante una sessione del Consiglio Nazionale della Rifondazione: "Si tratta di una piccola rivoluzione nella prevenzione"

Edoardo Martini
9 Dicembre 2022
Dal 1 gennaio in Francia, per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni, i preservativi saranno gratuiti

Dal 1 gennaio in Francia, per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni, i preservativi saranno gratuiti

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Dal 1° gennaio 2023 in Francia saranno distribuiti preservativi gratuiti nelle farmacie ai ragazzi dai 18 ai 25 anni. L’annuncio del nuovo provvedimento in materia di prevenzione arriva dal presidente Emmanuel Macron, durante una sessione del Consiglio Nazionale della Rifondazione (Cnr) dedicata alla salute dei più giovani.

Meno di un ragazzo su due utilizza il preservativo

Il presidente francese Emmanuel Macron annuncia una “piccola rivoluzione nella prevenzione”

Oltralpe, già dal 10 dicembre 2018 i profilattici sono rimborsati dalla Previdenza sociale su prescrizione di un medico o di un’ostetrica, una misura pensata per contrastare la diffusione dell’Aids e le infezioni sessualmente trasmissibili. Ma ora il presidente vuole spingersi oltre: “Nelle farmacie il preservativo sarà gratuito per i 18/25enni. L’inizio è previsto per il primo gennaio. Si tratta di una piccola rivoluzione nella prevenzione“.
Il nuovo provvedimento riguarda la consegna di scatole da 6, 12 o 24 preservativi. Attualmente sono due le marche scelte, “Eden” e “Sortez couverts!”, coperte fino al 60% dal sistema di assicurazione sanitaria, mentre il restante 40% è coperto dall’assicurazione complementare, per coloro che ne dispongono. Lo schema di sostegno alle spese di contraccezione non è comunque una novità per la Francia: a partire dal 2013, infatti, le giovani donne di età compresa tra i 15 e i 18 anni hanno già la possibilità di accedere gratuitamente alla pillola contraccettiva e ai metodi sanitari per ridurre il rischio di malattie sessualmente trasmissibili. Secondo gli ultimi dati, meno di un giovane su due (48%) utilizza regolarmente il preservativo e questo tipo di infezioni sono infatti in aumento; non a caso le autorità sanitarie hanno registrato un balzo del 30% rispetto all’anno scorso. Gli esperti spiegano che, paradossalmente, la diminuzione del timore di contrarre l’Aids, grazie a cure che contengono sempre più la patologia, ha fatto abbassare la soglia di prudenza.

“La salute sessuale dei giovani è un problema reale”

Preservativi gratis ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni nelle farmacie francesi dal 1° gennaio 2023

Il Capo dello Stato ha detto, più in generale, che “la salute sessuale dei giovani è un vero tema da prendere sul serio”. Il presidente ha evocato, tra l’altro, la vaccinazione degli adolescenti contro le infezioni da papilloma virus, legate alla comparsa di tumori. “E’ un enorme lavoro d’informazione, bisogna farlo nelle scuole, bisogna moltiplicare gli sforzi e lo faremo”. E ancora: “Non escludo di andare verso la vaccinazione obbligatoria quando si avranno le giuste raccomandazioni scientifiche”. In Francia le scuole hanno inserito da tempo l’educazione sessuale nei programmi, ma probabilmente i giovani non sono troppo focalizzati sul tema della prevenzione e della contraccezione. “Non diamo il meglio su questo tema. Non siamo abbastanza bravi a farla”, ha commentato Macron. “La realtà è molto, molto lontana dalla teoria. Dobbiamo fare un lavoro molto migliore nella formazione dei nostri insegnanti su questo argomento, dobbiamo aumentare la consapevolezza. Dobbiamo tornare a sensibilizzarli”, ha concluso il leader della nazione che è sposato a un’ex insegnante di liceo.

 

 

 

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  • Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice, ha vissuto in Ungheria, in Germania e negli Stati Uniti, prima di raggiungere Milano e lì restare. Il suo romanzo “La guerra di H”, un romanzo fortemente ispirato a fatti realmente accaduti.

L’autrice indaga in maniera del tutto nuova e appassionante un momento drammatico, decisivo della storia del nostro continente: la Seconda guerra mondiale. A raccontare l’ascesa e la disfatta del Nazismo è stavolta la voce di un bambino tedesco, che riporta con semplicità e veracità le molte sofferenze patite dal suo popolo durante il conflitto scatenato da Hitler, focalizzando l’attenzione del lettore sul drammatico paradigma che accomuna chiunque si trovi a vivere sulla propria pelle una guerra: la sofferenza. Pagine toccanti, le sue, tanto più intense perché impregnate di fatti reali, emozioni provate e sentite dai protagonisti e condivise da quanti, tuttora, si trovano coinvolti in un conflitto armato. La memoria collettiva è uno strumento potente per non commettere gli stessi errori. 

"Imparai poco alla volta – scrive il piccolo Heinrich Stein, protagonista del romanzo – che nel nostro strano Paese la verità aveva più volti con infinite sfumature”.

👉Perché una storia così e perché ora?
“Ho incontrato il protagonista di questa mia storia molto tempo fa, addirittura negli anni ’50, ossia in un’epoca che portava ancora gli strascichi della guerra. Diventammo amici, parlammo di Hitler e della miseria della Germania. Poco per volta, via via che ci incontravamo, lui aggiungeva ricordi, dettagli, confessioni. Per anni ho portato dentro di me la testimonianza di questa storia che si arricchiva sempre più di dettagli. Molte volte avrei voluto scriverla, magari a quattro mani con il mio amico, ma lui non se la sentiva. Io stessa esitavo ad affrontare questa storia che racconta una famiglia tedesca in forte sofferenza in una Germania ferita e umiliata. La gente ha etichettato tutto il popolo tedesco durante il nazismo come crudele per antonomasia. Non si pensa mai a quanto la gente comune abbia sofferto, alla fame e al freddo che anche il popolo tedesco ha patito”.

✍ Caterina Ceccuti

#lucenews #giornodellamemoria #27gennaio
  • È dalla sua camera con vista affacciata sull’Arno che Ornella Vanoni accetta di raccontare un po’ di sé ai lettori di Luce!, in attesa di esibirsi, sabato 28 gennaio sul palco della Tuscany Hall di Firenze, dov’è in programma una nuova tappa della nuova tournée Le Donne e la Musica. Un ritorno atteso per Ornella Vanoni, che in questo tour è accompagnata da un quintetto di sole donne.

Innanzitutto come sta, signora Vanoni?
“Stanca, sono partita due mesi dopo l’intervento al femore che mi sono rotto cadendo per una buca proprio davanti a casa mia. Ma l’incidente non mi ha impedito di intraprendere un progetto inaspettato che, sin da subito, mi è stato molto a cuore. Non ho perso la volontà di andare avanti. Anche se il tempo per prepararlo e provare è stato pochissimo. E poi sono molto dispiaciuta“.

Per cosa?
“La morte dell’orso Juan Carrito, travolto e ucciso da un’auto cercava bacche e miele: la mia carissima amica Dacia (Maraini, ndr) l’altro giorno ha scritto una cosa molto bella dedicata a lui. Dovrò scrollarmi di dosso la malinconia e ricaricarmi in vista del concerto“.

Con lei sul palco ci sarà una jazz band al femminile con Sade Mangiaracina al pianoforte, Eleonora Strino alla chitarra, Federica Michisanti al contrabbasso, Laura Klain alla batteria e Leila Shirvani. Perché questa scelta?
“Perché sono tutte bravissime, professioniste davvero eccezionali. Non è una decisione presa sulla spinta di tematiche legate al genere o alle quote rosa, ma nata grazie a Paolo Fresu, amico e trombettista fantastico del quale sono innamorata da sempre. Tempo fa, durante una chiacchierata, Paolo mi raccontò che al festival jazz di Berchidda erano andate in scena tante musiciste bravissime. E allora ho pensato: ’Se sono così brave perché non fare un gruppo di donne? Certo, non l’ha fatto mai nessuno. Bene, ora lo faccio io“.

Il fatto che siano tutte donne è un valore aggiunto?
“In realtà per me conta il talento, ma sono felice della scelta: è bellissimo sentire suonare queste artiste, vederle sul palco intorno a me mi emoziona“.

L
  • Devanshi Sanghvi è una bambina di otto anni che sarebbe potuta crescere e studiare per gestire l’attività di diamanti multimilionaria appartenente alla sua facoltosissima famiglia, con un patrimonio stimato di 60 milioni di dollari.

Ma la piccola ha scelto di farsi suora, vivendo così una vita spartana, vestita con sari bianchi, a piedi nudi e andando di porta in porta a chiedere l’elemosina. Si è unita ai “diksha” alla presenza di anziani monaci giainisti. La bimba è arrivata alla cerimonia ingioiellata e vestita di sete pregiate. Sulla sua testa poggiava una corona tempestata di diamanti. Dopo la cerimonia, a cui hanno partecipato migliaia di persone, è rimasta in piedi con altre suore, vestita con un sari bianco che le copriva anche la testa rasata. Nelle fotografie, la si vede con in mano una scopa che ora dovrà usare per spazzare via gli insetti dal suo cammino per evitare di calpestarli accidentalmente.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #india #DevanshiSanghvi
  • Settanta giorni trascorsi in un mondo completamente bianco, la capitana dell’esercito britannico Harpreet Chandi, che già lo scorso anno si era distinta per un’impresa tra i ghiacci, è una fisioterapista che lavora in un’unità di riabilitazione regionale nel Buckinghamshire, fornendo supporto a soldati e ufficiali feriti. 

Ha dimostrato che i record sono fatti per essere battuti e, soprattutto, i limiti personali superabili grazie alla forza di volontà e alla preparazione. E ora è diventata una vera leggenda vivente, battendo il record del mondo femminile per la più lunga spedizione polare – sola e senza assistenza – della storia.

Il 9 gennaio scorso, 57esimo giorno del viaggio che era cominciato lo scorso 14 novembre, la 34enne inglese ha raggiunto il centro del Polo Sud dopo aver percorso circa 1100 chilometri. Quando è arrivata a destinazione nel bel mezzo della calotta polare era felice, pura e semplice gioia di aver raggiunto l’agognato traguardo: “Il Polo Sud è davvero un posto incredibile dove stare. Non mi sono fermata molto a lungo perché ho ancora un lungo viaggio da fare. È stato davvero difficile arrivare qui, sciando tra le 13 e le 15 ore al giorno con una media di 5 ore di sonno”.

Di Irene Carlotta Cicora ✍

#lucenews #lucelanazione #polosud #HarpreetChandi #polarpreet
Dal 1° gennaio 2023 in Francia saranno distribuiti preservativi gratuiti nelle farmacie ai ragazzi dai 18 ai 25 anni. L'annuncio del nuovo provvedimento in materia di prevenzione arriva dal presidente Emmanuel Macron, durante una sessione del Consiglio Nazionale della Rifondazione (Cnr) dedicata alla salute dei più giovani.

Meno di un ragazzo su due utilizza il preservativo

Il presidente francese Emmanuel Macron annuncia una "piccola rivoluzione nella prevenzione"
Oltralpe, già dal 10 dicembre 2018 i profilattici sono rimborsati dalla Previdenza sociale su prescrizione di un medico o di un'ostetrica, una misura pensata per contrastare la diffusione dell'Aids e le infezioni sessualmente trasmissibili. Ma ora il presidente vuole spingersi oltre: "Nelle farmacie il preservativo sarà gratuito per i 18/25enni. L'inizio è previsto per il primo gennaio. Si tratta di una piccola rivoluzione nella prevenzione". Il nuovo provvedimento riguarda la consegna di scatole da 6, 12 o 24 preservativi. Attualmente sono due le marche scelte, "Eden" e "Sortez couverts!", coperte fino al 60% dal sistema di assicurazione sanitaria, mentre il restante 40% è coperto dall'assicurazione complementare, per coloro che ne dispongono. Lo schema di sostegno alle spese di contraccezione non è comunque una novità per la Francia: a partire dal 2013, infatti, le giovani donne di età compresa tra i 15 e i 18 anni hanno già la possibilità di accedere gratuitamente alla pillola contraccettiva e ai metodi sanitari per ridurre il rischio di malattie sessualmente trasmissibili. Secondo gli ultimi dati, meno di un giovane su due (48%) utilizza regolarmente il preservativo e questo tipo di infezioni sono infatti in aumento; non a caso le autorità sanitarie hanno registrato un balzo del 30% rispetto all'anno scorso. Gli esperti spiegano che, paradossalmente, la diminuzione del timore di contrarre l'Aids, grazie a cure che contengono sempre più la patologia, ha fatto abbassare la soglia di prudenza.

"La salute sessuale dei giovani è un problema reale"

Preservativi gratis ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni nelle farmacie francesi dal 1° gennaio 2023
Il Capo dello Stato ha detto, più in generale, che "la salute sessuale dei giovani è un vero tema da prendere sul serio". Il presidente ha evocato, tra l'altro, la vaccinazione degli adolescenti contro le infezioni da papilloma virus, legate alla comparsa di tumori. "E' un enorme lavoro d'informazione, bisogna farlo nelle scuole, bisogna moltiplicare gli sforzi e lo faremo". E ancora: "Non escludo di andare verso la vaccinazione obbligatoria quando si avranno le giuste raccomandazioni scientifiche". In Francia le scuole hanno inserito da tempo l'educazione sessuale nei programmi, ma probabilmente i giovani non sono troppo focalizzati sul tema della prevenzione e della contraccezione. "Non diamo il meglio su questo tema. Non siamo abbastanza bravi a farla", ha commentato Macron. "La realtà è molto, molto lontana dalla teoria. Dobbiamo fare un lavoro molto migliore nella formazione dei nostri insegnanti su questo argomento, dobbiamo aumentare la consapevolezza. Dobbiamo tornare a sensibilizzarli", ha concluso il leader della nazione che è sposato a un'ex insegnante di liceo.      
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